5 giorni in Grecia: mini tour della zona continentale tra templi, siti archeologici e antiche grotte

Una settimana girovagando per la Grecia continentale
Scritto da: Giovanna C.
5 giorni in grecia: mini tour della zona continentale tra templi, siti archeologici e antiche grotte

Come completamento del viaggio fatto nel 2024, torniamo per 5 giorni in Grecia  per un po’ di esplorazioni, storia e ovviamente relax in spiaggia. Atterriamo ad Atene la sera del 13 giugno e ci dirigiamo verso il nostro alloggio ad Artemida per la prima notte a circa 15 minuti dall’aeroporto.

5 giorni in Grecia. Diario di viaggio

Giorno 1 – Maratona

braurone

Il primo giorno iniziamo con la visita al piccolo, ma interessante sito del Braurone, dedicato alla Dea Artemide, circondato da prati e piante fiorite. Degli foriginari edifici rimangono parte del colonnato della stoà, un ponte in pietra che permetteva di scavalcare il torrente Erasino ed una chiesetta dedicata a San Giorgio risalente al XV secolo. C’è anche un piccolo, ma interessante museo, biglietto di ingresso 5€, orario di apertura 8.30-15.30 (piccola parentesi: tutti i siti minori come questo chiudono molto presto anche in estate quando le giornate sono lunghissime).

Ripartiamo in direzione Daveli dove visitiamo la Grotta di Penteli e la sua chiesetta in stile bizantino, nella quale si possono ammirare numerosi ex voto di fedeli arrivati fino a qui per chiedere una grazia. In queste zone veniva cavato il marmo pentelico di colore biancastro e a grana fine col quale fu costruito anche il Partenone. Il sito può essere raggiunto a piedi in circa 10 minuti di facile percorso a partire da un piccolo slargo sterrato dove si può parcheggiare la macchina.

Proseguiamo la giornata arrivando a Maratona dove entriamo quasi in chiusura al sito dove si può ammirare il Soros, in pratica una spoglia collinetta identificata dagli storici come il tumulo funerario dove vennero sepolti gli ateniesi caduti nella battaglia del 490 a.C. contro gli spartani. Anche questo sito chiude alle 15.30.

Ci dirigiamo quindi verso nord arrivando al ponte di Calcide che attraversiamo per tornare dopo un anno a Eubea, l’isola greca più grande dopo Creta, ma molto meno conosciuta della sua sorella maggiore. Nel 2024 avevamo visitato la parte centro-meridionale, stavolta ci dedicheremo alla zona centro-settentrionale. Pernottiamo a Nea Artaki, appena fuori Calcide.

La strada che conduce verso la zona settentrionale di Eubea è tortuosa e attraversa estese pinete, purtroppo in alcune zone bruciate pochi anni fa in seguito di un grande incendio. Un po’ prima di Mantoudi facciamo una deviazione lungo una strada sterrata abbastanza malmessa che ci porta a tre laghetti immersi nella vegetazione. Non serve un 4×4 ma bisogna andare piano, ad un certo punto si attraversa un fiume su un guado in cemento quindi se c’è troppa acqua la cosa diventa impegnativa. I laghetti sono quanto rimane di un’area mineraria dove si estraeva magnesio, sono ancora visibili parte degli edifici ormai abbandonati che servivano per l’attività mineraria. La zona è immersa nel verde e le acque dei laghetti sono di un blu intenso, non sembra neppure di essere in Grecia…

Torniamo sulla strada asfaltata ed arriviamo sulla sponda est di Eubea per fare una sosta alla spiaggia di San Basilio, in realtà si tratta di un piccolo promontorio roccioso che delimita due spiaggette che purtroppo troviamo piuttosto trascurate, ma con un mare davvero cristallino. Da dove si parcheggia la macchina servono circa 10 minuti a piedi lungo un sentierino abbastanza ben visibile per scendere alla spiaggia. Un bagno ristoratore e un po’ di relax ed infine risaliamo alla macchina per arrivare a Loutra Edipsou, che ci ospiterà per due notti.

Caratteristica di questa piccola cittadina è di essere dotata di un centro termale a pagamento, con piscine e hotel, ma anche di (diciamo così) terme libere. Nella zona a sud della cittadina sono state costruite piccole vasche circolari in pietra nelle quali confluisce l’acqua di scarico del centro termale. Immergersi direttamente nelle vasche è quasi impossibile perché le acque sono davvero caldissime, ma dove si miscelano con quelle del mare diventa molto piacevole stare a mollo. Essendo domenica troviamo moltissima gente, sia persone del posto, che turisti di nazionalità diverse.

La cittadina offre tutto quello che serve al turista, hotel o piccoli appartamentini, ristoranti, negozi ecc. comunque ci è parsa una località tranquilla, per lo meno in questo periodo dell’anno.

Giorno 2 – Kavos

kavos

Il giorno successivo percorriamo la strada costiera che porta alla punta estrema di Eubea verso la località di Kavos, dove troviamo pulitissime spiagge di sabbia bianca, mare calmissimo e soprattutto nessun turista. Come sempre in Grecia è possibile occupare ombrelloni e lettini gratuitamente a patto che si consumi qualcosa nel vicino bar/ristorantino, basta anche solo bere una bibita o comprare dell’acqua. Noi ne approfittiamo per l’ennesima greek salad fronte mare….

La mattina seguente ci presentiamo verso le 9.15 al piccolo porto di Loutra Edipsou per imbarcarci sul traghetto delle 10 che ci riporterà sul continente, non è possibile prenotare online un posto sul traghetto quindi bisogna arrivare per tempo e mettersi in fila. Il biglietto si compra direttamente all’ufficio del porto, da Loutra Edipsou, il traghetto parte dalle 8 alle 18 ogni due ore mentre in direzione opposta parte negli orari dispari, la tratta fino ad Arkitsa dura circa 45 minuti. Sbarcati a terra e prima di dirigerci verso la nostra tappa successiva, non possiamo non fare una deviazione per tornare al nostro sito termale preferito: le acque calde delle Termopili che si trovano proprio di fronte al mausoleo dedicato a Leonida, eroe spartano ucciso durante la battaglia del 480 a.C. contro l’esercito persiano di Serse. Ci eravamo stati l’anno scorso e ci torniamo con grande piacere, anche in questo caso siamo praticamente da soli.

Trascorriamo la notte nella graziosa cittadina di Arachova ai piedi del monte Parnaso, località che consiglio per chi vuole visitare il sito di Delfi (noi lo abbiamo visitato lo scorso anno). Prima di andare a dormire, idratiamo la pelle con il C15 Glow Booster Serum + BBC di Superyou, un ottimo alleato per una pelle protetta anche in vacanza.

Giorno 3 – Monte Parnaso

monastero di ossios lukas

La mattina del giorno successivo, dopo una lauta colazione offerta dai due simpaticissimi proprietari del nostro b&b, ci dirigiamo verso il vicino monastero bizantino dedicato a San Luca (Monastero di Ossios Loukas), davvero una perla che consiglio di visitare. Il complesso è piuttosto grande, oltre alla antica cripta affrescata dedicata a Santa Barbara, si possono visitare due chiese comunicanti con bellissimi mosaici dorati, in una delle quali riposano le spoglie del santo. Abbiamo il piacere di chiacchierare con un giovane monaco intento nel suo lavoro, che si racconta della sua scelta di vita nata dal desiderio di pace e tranquillità. Nel monastero vivono solo 5 monaci e lui (che arriva dall’Albania) è il più giovane, ci racconta che un paio di anni fa un furioso incendio ha colpito le colline circostanti il monastero, che ha rischiato di essere completamente distrutto dalle fiamme. Arrivato al piazzale di ingresso, dove ancora oggi si trova lo scheletro di un enorme albero completamente bruciato, le fiamme si sono spente ed il complesso religioso è rimasto intatto.

Dopo questa visita davvero particolare, iniziamo il rientro verso sud, non prima però di fare una deviazione per salire lungo la strada che porta verso la cima del monte Parnaso, consacrato nell’antichità al culto del dio Apollo e alle nove Muse. La strada carrabile arriva a 1.750 m e qui partono gli impianti di risaluta della più famosa località sciistica della Grecia, ovviamente in questa stagione è tutto chiuso e deserto ma i cartelloni pubblicitari ci mostrano che esistono molte piste di tutte le difficoltà. La vetta del Parnaso è a 2.457 metri di quota quindi immaginiamo che la stagione sciistica sia limitata ai mesi prettamente invernali.

La tappa successiva è la cittadina di Loutraki, che ci accoglierà per le ultime due notti. Nonostante la vicinanza di una città trafficata come Corinto, l’omonimo golfo ci stupisce per la bellezza dei suoi panorami e delle sue spiagge. Vicino al nostro alloggio si trova la bella laguna di Makrigoas, con acque piatte e trasparenti e un piccolo ristorantino dove potere mangiare praticamente in costume da bagno. La vicina punta dove si trova anche un faro ospita il piccolo sito archeologico di Perachora dedicato alla dea Era, dove è possibile fare il bagno di fronte alle rovine.

Giorno 4 – Corinto e Acrocorinto

corinto

Dedichiamo la giornata successiva alla visita del sito di Corinto antica (biglietti 15€ a testa), che raggiungiamo attraversando il canale scavato interamente in roccia, la cui vista dall’alto è piuttosto impressionante. Le rovine del tempio di Apollo con il suo colonnato si stagliano sullo sfondo dell’Acrocorinto, la collina rocciosa sulla quale si può visitare (gratuitamente) la parte fortificata della città antica, racchiusa da una tripla cinta muraria. La vista dall’alto è fantastica, anche se il caldo torrido e il percorso di visita piuttosto sconnesso (servono scarpe adatte e un po’ di fiato, oltre che acqua da bere e un cappello).

Abbiamo ancora un po’ di tempo e vogliamo toglierci la curiosità di vedere quello che viene chiamato Sousaki volcano (un po’ di geologia ci sta sempre bene…). La piccola area vulcanica si raggiunge facilmente percorrendo la strada che da Corinto porta verso Atene e poi seguendo le indicazioni, l’ultimo tratto di strada è sterrato ma facilmente percorribile. Si parcheggia in uno slargo e si fa una passeggiata tra rocce di colori variopinti, abbiamo letto che questo piccolo vulcano fa parte del grande arco vulcanico dell’Egeo meridionale, che comprende anche i ben più famosi edifici di Santorini, Nisyros e Kos. Si respira odore di zolfo e davvero potremmo essere da qualsiasi parte del mondo.

Giorno 5 – Micene

perachora

L’ultimo giorno, prima di tornare verso Atene per il volo serale, decidiamo di arrivare a Micene per una visita, ci vogliono circa 40 minuti da Corinto. Attraversare la famosissima porta dei Leoni è sempre emozionante, anche per chi lo ha già visitato. Il sito è abbastanza piccolo ed offre anche un interessante museo (biglietto di ingresso 20€). Per concludere il viaggio ci sta un ultimo bagno nella “nostra” spiaggia di Paralia Artemide e via verso l’aeroporto per il volo di ritorno. Come sempre la Grecia affascina, stupisce, emoziona.

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10_spiaggia_vicina_a_corinto

11_perachora

12_sousaki_volcano

13_laguna_di_makrigoas

1_braurone

2_grotta_di_penteli

3_laghetti_minerari

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