116 milioni di turisti nel 2024: così l’Arabia Saudita ha vinto la scommessa di aprirsi al mondo

È una vera e propria rivoluzione guidata dal turismo quella che si sta affermando negli ultimi anni in Arabia Saudita, complice anche l’ambizioso piano di riforme Vision 2030 portato avanti dal principe e primo ministro Mohammed bin Salman Al Sa’ud, deus ex machina dell’affermazione globale della monarchia assoluta sunnita. Le sempre maggiori aperture sociali, che da altre parti potrebbero apparire minime oppure ridondanti, a queste latitudini hanno dato una spinta fenomenale al settore turistico, che solo nel 2024 ha visto 116 milioni di visitatori, una cifra che comprende spostamenti interni e arrivi internazionali, quest’ultimi in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Con una spesa turistica che ha superato i 284 miliardi di riyal (circa 64,7 miliardi di euro), il Regno ha intrapreso una trasformazione profonda e oggi offre esperienze autentiche, radicate nella sua millenaria cultura, tra paesaggi mozzafiato, arte tradizionale e una calorosa ospitalità. Lontano dai cliché, l’Arabia Saudita rivela un volto inedito: quello di un Paese che invita a essere scoperto con occhi nuovi. Anche da chi non pensava fosse adatto al suo modo di essere, e viaggiare.
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In famiglia o tra amiche: l’Arabia Saudita è oggi più aperta che mai
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I tradizionali souk che da migliaia di anni sono ben più di una semplice esperienza di scambio e compravendita, ma anche i giardini profumati che compaiono su paesaggi desertici e le montagne che guardano sul golfo persico. L’Arabia Saudita non è solo una delle più grandi aree desertiche al mondo, ma offre una varietà di luoghi che per alcuni saranno una vera e incredibile scoperta, soprattutto per il senso di sicurezza, l’attenzione per l’ospitalità e le numerose attività guidate per i visitatori. Il Ministero degli Affari Esteri italiano, sul suo portale viaggiaresicuri.it, conferma che la “situazione dell’ordine pubblico nel Regno è di regola sotto controllo, anche alla luce dell’efficace monitoraggio delle Forze dell’Ordine locali” (cfr. viaggiaresicuri.it/find-country/country/SAU, consultato il 10.7.2025). Sebbene vada prestata una certa attenzione ai comportamenti, anche alla luce della profonda spiritualità e alla morale islamica, le uniche zone in cui è sconsigliato recarsi sono quelle al confine con lo Yemen, in cui è in corso ormai da anni una sanguinosa guerra civile.
Dunque, l’Arabia Saudita si propone come una destinazione capace di risultare particolarmente interessante e accogliente tanto per i viaggiatori in solitaria quanto per famiglie, gruppi di amici e di donne, che possono sperimentare un ambiente generalmente sicuro, accogliente nei confronti dei visitatori occidentale e sostanzialmente privo di rischi. Una vacanza dove rilassarsi tra i caffè panoramici di Abha, avventurandosi lungo i sentieri delle montagne dell’Hejaz oppure partecipando ai laboratori creativi dell’Aseer. Oppure, seguendo un itinerario omnicomprensivo come quello che stiamo per scoprire.
Un itinerario tra natura, cultura e autenticità: da Taif ad Abha
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L’itinerario ideale alla scoperta dell’Arabia Saudita è lungo quasi 700 chilometri, e si sviluppa dal centro del paese in direzione sud. Si parte da Taif, città d’altura celebre per i suoi giardini di rose e le strade panoramiche che si snodano tra le montagne di Al Hada e Al Shafa. Qui, si assapora la semplicità della cucina locale e si visitano distillatori di acqua di rose. Proseguendo verso sud, si attraversa la regione dell’Aseer per raggiungere il villaggio di Rijal Almaa, patrimonio culturale noto per le sue abitazioni in pietra e i panorami verdi. Tra gli altopiani si scopre l’Al Qatt Al Aseeri, arte decorativa riconosciuta dall’UNESCO, e si partecipano a laboratori creativi e attività outdoor come parapendio ed escursionismo. Il viaggio si conclude ad Abha, città sospesa tra le nuvole, dove tradizione e modernità convivono: dalle installazioni di Art Street ai mercati del Souq del martedì, fino ai caffè a cielo aperto di High City.
Ovviamente non mancano decine di altri luoghi e attrazioni di grande valore: la modernità della capitale Riyadh, celebre per ospitare uno dei mercati dell’oro più belli di tutto il Medio Oriente (Deira Souk) alle rocce e installazioni artistiche di AlUla, al centro di una profonda riconversione turistica che l’ha resa meta prediletta per turisti, content creator e influencer. Il tutto, senza dimenticare Diriyah, Hegra e Tabuk, mentre la visita a Medina e a La Mecca è riservata, in parte o in tutto, ai soli fedeli musulmani.