600 anni di fede raccontati attraverso l’arte dei Madonnari: a Grazie di Curtatone torna l’appuntamento con l’Antichissima Fiera

Stefano Maria Meconi, 18 Lug 2025
600 anni di fede raccontati attraverso l'arte dei madonnari: a grazie di curtatone torna l'appuntamento con l'antichissima fiera

È uno dei Borghi più belli d’Italia, con il suo nome decisamente originale e soprattutto con la presenza di uno dei santuari mariani più belli d’Italia: Grazie di Curtatone, non lontano da Mantova, celebra quest’anno un appuntamento straordinario. È la 600esima edizione dell’Antichissima Fiera delle Grazie, che si tenne per la prima volta nel 1425 per volontà di Gianfrancesco Gonzaga in occasione della Festa dell’Assunta. Ancora oggi, proprio come nel XV secolo, l’appuntamento è tutto intorno al Santuario della Beata Vergine delle Grazie, cuore spirituale del borgo, immersa nel contesto naturalistico del Parco del Mincio e soprattutto ritrovo per la magnifica arte dei Madonnari.

La spiritualità raccontata attraverso i colori dei gessetti

grazie, madonnari

Il seicentenario di questo evento, parte integrante dell’identità del borgo mantovano di Grazie, sarà presentato il 29 luglio in collaborazione con la Comunità del Garda e GardaMusei, in una cornice di straordinario valore storico e culturale: il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera. Un luogo non scelto a caso, che si lega anche alla figura di Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e presidente onorario della giuria del 51° Incontro Nazionale dei Madonnari.

Ad arricchire il 600° anniversario di questa manifestazione, che si terrà dal 14 al 17 agosto 2025, ci sarà il 51° Incontro Nazionale dei Madonnari, il più importante evento internazionale dedicato all’arte madonnara. Ogni anno, da mezzo secolo, il Santuario di Grazie si trasforma in una stupefacente galleria d’arte a cielo aperto grazie al lavoro dei maestri del gessetto, provenienti da tutto il mondo, che lavorano per la realizzazione di opere effimere di ispirazione sacra. Quest’anno l’appuntamento sarà a partire dalle ore 7.00 del 14 agosto fino alle 16.00 del 15 agosto, seguendo il tema scelto che sarà Per Grazia ricevuta. Le Madonne del mondo a Grazie. Un leitmotiv che esprime al meglio l’universalità del culto mariano e che guiderà i visitatori in un itinerario di fede, dialogo e bellezza, attraverso le raffigurazioni della Madonna nei Santuari mariani di diversi continenti.

Il Giubileo degli Artisti all’Antichissima Fiera 

grazie-madonnari-al-lavoro_(4)

Grande attesa anche per il progetto collettivo “Ianua Coeli” (Porta del Cielo), che unirà arte e fede nel segno del Giubileo 2025. Si tratta di un’unica monumentale opera collettiva fuori concorso che verrà realizzata da un selezionato team di maestri madonnari vincitori delle passate edizioni, sotto la direzione artistica del celebre artista statunitense Kurt Wenner, pioniere della street art prospettica e già autore della storica opera collettiva per la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1991. L’opera, omaggio visivo alla Madonna delle Grazie e ispirata alla tradizione delle Porte Sante, è concepita in modo che possa essere attraversata dai fedeli: un passaggio simbolico per tutti i pellegrini, che celebra l’universalità della fede e la bellezza del gesto artistico, diventando a tutti gli effetti una Porta Santa giubilare degli artisti.

Grazie, il borgo-santuario dei fiori di loto

grazie-mincio

Tra le magnifiche architetture rinascimentali di Mantova, le bellezze della vicina Curtatone, il fiume e i laghi, Grazie di Curtatone (o molto più semplicemente, Grazie) è un borgo che, pur rimanendo ai margini del turismo in Lombardia, spalanca un ventaglio di proposte agli occhi attenti del visitatore, compresi i fiori di loto che sembrano voler trasformare quest’angolo della Lombardia in un piccolo pezzo di Giappone.

Il borghetto di Grazie nacque infatti intorno a una chiesa risalente all’XI secolo, quello che oggi è il Santuario della Madonna delle Grazie, nato per la presenza di una icona della Vergine con il Bambino a cui gli abitanti della zona attribuivano miracoli e guarigioni altrimenti inspiegabili, e fatto ampliare dai Gonzaga. Non solo arte e spiritualità, ma anche un luogo dove curiosare tra i particolari ex voto conservati nel Santuario di Grazie: erano proprio i fedeli, che portavano nella chiesa dei manichini di cartapesta raffigurante un pericolo scampato, per ringraziare la Vergine Maria di guarigioni o di essere stati sollevati da problemi di varia natura. Curiosità: appeso al soffitto del santuario c’è anche un coccodrillo imbalsamato, risalente addirittura al Cinquecento, che sembra voler ricordare l’opera di modern art che Maurizio Cattelan ha fatto nel Battistero di Cremona.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche
    In evidenza