Nel cuore di questo parco cittadino di 118 ettari l’attrazione più curiosa è una fontana a forma di… carciofo

È una città dalla vita frenetica, sia di giorno che di notte. Un luogo perfetto per i giovani, chi ama la cultura, i gourmet che non rinunciano ad assaggiare la cucina locale ovunque si trovino, e anche per chi cerca una vacanza all’insegna della tranquillità e del verde. Perché a Madrid, tra le tante attrazioni a disposizione del turista, ci sono anche splendidi spazi verdi come il Parque del Retiro, il più famoso di tutta la città, un po’ come parlare di Villa Borghese a Roma o il parco Sempione a Milano. Non parliamo di certo di un giardino condominiale, ma di un enorme polmone verde che con i suoi 118 ettari di pura meraviglia e gli oltre 15.000 alberi al suo interno, costituisce una vera e propria riserva di biodiversità per la capitale spagnola. Ma anche di curiosità, perché proprio qui si trova una delle attrazioni più originali di tutta la capitale spagnola.
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Le origini regali del Parque del Retiro
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Il Parque del Retiro viene progettato e costruito nel XVII secolo, come giardino privato del re Filippo IV, location perfetta per un luogo di rappresentanza dove il monarca era solito intrattenere i suoi ospiti con feste sontuosissime e spettacoli teatrali “en plein air”. Questo Parco, però, non ha sempre goduto di buona fortuna: durante la Guerra d’Indipendenza fu parzialmente distrutto. Questo evento distruttivo però ha in parte contribuito a elevarlo a simbolo della capitale spagnola, come vessillo di resistenza e rinascita, dato che proprio in quell’occasione l’albero più antico del parco, un ahuehuete di ben 400 anni, sopravvisse miracolosamente, diventando riparo dei soldati napoleonici che poterono usare i suoi rami come supporto per un cannone.
Nel 1868 il Parco si apre al mondo, passando da riserva reale a parco cittadino e diventando il fulcro della vita pubblica madrilena. Nel 1887 si realizza uno dei palazzi più importanti del parco: il palazzo di Cristallo. Questo palazzo, insieme a quello di Velázquez, inizialmente nato per ospitare l’esposizione delle Filippine, ancora oggi è scenario di numerose esposizioni e mostre temporanee che arricchiscono ulteriormente il fermento culturale che si respira all’interno del polmone verde di Madrid. Un incredibile esempio di paesaggio culturale urbano, il Parque del Retiro si conferma come fulcro della città di Madrid, creato secondo un modello di urbanistica avanzata.
Carciofi, carciofi ovunque!
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Il Parque del Retiro tuttavia, non mostra soltanto il suo lato resistente e storicamente importante, ma fa sfoggio anche un lato forse inaspettatamente romantico e delicato. Un immenso giardino dove regna un’atmosfera quasi sospesa, dove se vi si passeggia con il cuore aperto, ogni angolo può regalare una sorpresa o avere una storia da raccontare per chi ha la giusta sensibilità per udirla. Dall’imponente e bellissimo Palazzo di Cristallo che ospita numerose specie di piante esotiche fino ad arrivare al Lago Grande, dove consigliamo assolutamente di noleggiare una delle barche a remi a disposizione e vivere il lago da una prospettiva totalmente diversa, il Parque del Retiro promette cose incredibili che credeteci, saranno mantenute.
Una delle cose più curiose che possiamo trovare all’interno del parco, oltre i suoi immensi giardini di rose e diversi monumenti, è infatti la Fuente de la Alcachofa. Sicuramente non tutti sanno che questa fontana, costruita a misura del famosissimo ortaggio, è una delle tre presenti in tutto il mondo dedicata al carciofo e che, incredibile ma vero, le altre due si trovano proprio in Italia.
La Fuente de la Alcachofa venne realizzata nel 1781 come simbolo di fertilità e abbondanza. Il caratteristico carciofo di granito sorretto da tritoni e nereidi, è un esempio a dir poco perfetto di come anche i dettagli forse più insoliti possano riflettere la varietà e la ricchezza dell’antichissima cultura spagnola. Un altro dettaglio curioso è che la gente di Madrid si è talmente affezionata a questa fontana, che è stata realizzata una copia identica e posizionata a Plaza del Emperador Carlos V.
Tutto quello che non ti aspetti di poter fare al Parque del Retiro
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Per chiunque si trovi a Madrid, il Parque del Retiro offre una vasta scelta di attività e cose da fare, il tutto in uno scenario di una bellezza incredibile, talmente incredibile che letteralmente non si può credere di trovarsi nel cuore di una delle maggiori capitali europee. Tra le esperienze più apprezzate c’è senza dubbio il giro in barca sul Lago Grande, area del parco che per altro nei weekend è particolarmente interessante con la presenza di artisti di strada, musicisti e spettacoli del tutto improvvisati che intrattengono numerosi turisti e madrileni.
Se invece cercate un pò di pace o una pausa dal caos cittadino, una visita all’ahuehuete di 400 anni o all’ulivo secolare piantato nel 1396, è perfetta. Trovandosi vicino alla Puerta del Ángel Caído, vi condurrà in una delle aree più tranquille del parco. Se avete intenzione di visitare il Parque del Retiro con la vostra famiglia, sappiate che i bambini se ne innamoreranno. Oltre alle numerose aree giochi disseminate per tutto il parco, c’è il famosissimo Teatro dei Burattini che prevede spettacoli ogni fine settimana. Amanti dello sport e dell’attività fisica? il Parque del Retiro offre comodissimi spazi per correre, pattinare o noleggiare una bicicletta. Ma ancora: tra terrazze, chioschi e punti ristoro posizionati all’interno di tutto il parco, non sentirai davvero la mancanza di nulla.
È chiaro dunque che il Parque del Retiro non è uno dei tanti e anonimi parchi cittadini anzi, quando si varcano i suoi cancelli si ha la sensazione di entrare in un mondo a parte, completamente diverso da quello in cui siamo solitamente immersi. Siamo pronti a scommettere che una volta scoperta questa perla rara, non potrete più tornare a Madrid senza avere la curiosità di visitare quest’oasi metropolitana.