Un’enclave americana a due passi da Parigi: costosissimo ma organizzato al massimo, è il parco divertimenti più amato d’Europa

Partiamo da una premessa che orienterà tutto il breve resoconto dei quattro giorni passati qui: Disneyland Paris non è la Francia, ma un’enclave americana nei pressi di Parigi. Con tutti gli annessi e connessi che, continuando a leggere, scoprirete.
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Curiosità e informazioni utili su Disneyland Paris
Come arrivare
Da Roma abbiamo preso un volo diretto Easyjet fino a Paris Orly. Da lì si può arrivare a Disneyland in tre modi. In treno + autobus (molto complesso e inadeguato se si viaggia con bambini). In taxi (ho chattato con tre diverse compagnie e il prezzo più basso è stato di 320 € a/r per un’autovettura). In autobus. Noi ci siamo serviti del servizio Magicalshuttle (http://magicalshuttle.it/) che porta dall’aeroporto all’ingresso dei diversi alberghi di Disneyland (abbiamo pagato a/r 214 in nove persone perché c’era un’offerta speciale). Credo sia la soluzione migliore per il prezzo e per la frequenza con cui passano. Taxi e bus impiegano un’ora per collegare aeroporto e Parco.
Periodo di visita
Secondo me i periodi migliori per visitare Disneyland sono quelli di bassa stagione, per vedere ridotto il numero dei visitatori e per questioni climatiche. Secondo me i mesi ideali possono essere da aprile a giugno e tra settembre e ottobre.
Dove alloggiare
Si può alloggiare a Parigi e muoversi in treno, oppure dormire negli alberghi a ridosso del parco divertimenti. La soluzione migliore è la seconda; sicuramente più onerosa, ma ideale per visitare Disneyland. Per ottenere dei prezzi bassi bisogna prenotare in largo anticipo e tenere sotto controllo il sito della Disney perché vengono pubblicate offerte speciali ogni tanto (che durano pochi giorni).
Nel prezzo dell’albergo è compreso l’ingresso al parco (100 euro a testa al giorno) e si ha la possibilità di entrare nel parco un’ora prima degli altri (alle 8:30 invece che alle 9:30). Con questa soluzione si ha la possibilità di avviarsi alle giostre prima che arrivi una folla immensa che si accalcherà sulle attrazioni rendendo necessarie attese lunghissime (si va da 5 a 240 minuti, 4 ore).
A ridosso e nel parco ci sono diversi hotel a seconda delle intenzioni di spesa, ma credo che una tripla non sia possibile ottenerla a meno di 500 € a notte (con colazione inclusa). Noi abbiamo alloggiato al Sequoia Lodge pagando (due adulti e una bambina) circa 1600 euro per quattro giorni e tre notti con la sola colazione inclusa. Altri amici avevano alloggiato al Newport Bay (dista cinquanta metri) ma non mi è piaciuto perché troppo grande e sostanzialmente identico rispetto al Sequoia (cambia il colore della tappezzeria). Mi sento di consigliare il Sequoia che ha una struttura più raccolta rispetto al Newport ed è immerso nel verde (d’altronde è dedicata a Bambi). La cucina è molto buona e c’è anche una piscina (metà esterna e metà interna) con idromassaggio e uno scivolo per bambini (lo scivolo al Newport e la piscina più grande è in un prato sotto il sole).
Disneyland Paris. Il parco divertimenti
Il Parco Divertimenti è diviso in due: Disneyland e gli Studios. All’interno delle due aree ci sono moltissime attrazioni spettacolari e, nel corso della giornata, ci sono molti eventi in giro (orchestre, balletti e personaggi Disney che girano per il parco) e all’interno delle singole strutture. Ogni giorno si ha la possibilità di assistere gratuitamente a due parate giornaliere (11.30 – la migliore – e 19:30) e allo spettacolo di fine giornata (22.40) che consiste in proiezioni/fuochi d’artificio/droni sul castello delle Principesse. Per questi eventi consigliabile trovare posto almeno mezz’ora prima dell’inizio.
Per visitare Disneyland è necessario scaricare l’applicazione. Sull’app si può caricare il biglietto di accesso al parco ed anticipare il check-in alberghiero, si ha una costante visione di tutti gli spettacoli in programma per la giornata (specialmente quelli al chiuso) e dell’attesa media per accedere alle singole attrazioni; per evitare di fare la fila si possono acquistare i diritti di accesso prioritario per le singole attrazioni (o anche per l’intera giornata a circa 100 euro).
Disneyland è costellata di negozi di souvenir (sia nel parco che nell’area antistante) che vendono sostanzialmente gli stessi prodotti e di ristoranti/bar. I prezzi sono altissimi (5€ è il prezzo medio di mezzo litro d’acqua a portar via mentre almeno 50€ si spendono a testa in un qualsiasi ristorante – 38€ era il prezzo di una braciola). Questi prezzi e soprattutto la bassa qualità dei piatti rendono consigliabile prenotare il trattamento di mezza pensione. Infatti, si può fare un’abbondante colazione (nel parco è proibito l’accesso con vetro e alcolici, ma nessuno dice nulla se ci si porta un panino che abitualmente gli ospiti si fanno dopo aver fatto colazione) e cenare con prodotti decisamente migliori e meglio cucinati rispetto a quanto è possibile trovare nel parco. Negli alberghi ci sono distributori di acqua liscia (non frizzante) che è possibile usare per riempire le bottiglie di plastica svuotate durante il giorno. Noi avevamo una mini borsa frigo per mantenere l’acqua fresca e i panini. Non ci sono frigoriferi nelle stanze degli alberghi Disney, tranne che in quelli 5 stelle.
Particolare attenzione ai portatori di handicap. Quasi tutte le attrazioni sono accessibili ai portatori di handicap che hanno diritto di ottenere gratuitamente uno special pass che consente l’accesso prioritario unitamente a 4 accompagnatori (qualsiasi tipo di invalidità riconosciuta non necessariamente motoria). Le attrazioni sono veramente eccezionali e piacciono tantissimo ai bambini (Ratatouille e Pirates of the Caribbean sono le migliori secondo me).
Fermo restando che ognuno ha delle diverse disponibilità economiche su cui non si può sindacare, io credo che, se si vuole portare un bambino a Disneyland, sia meglio alloggiare negli alberghi a ridosso del parco piuttosto che trasferirsi da Parigi. In questa seconda ipotesi, infatti, si deve arrivare con un’ora di viaggio da Parigi insieme a tantissime persone in coda per l’accesso delle ore 9:30 (immaginate centinaia di persone in fila per il controllo di sicurezza in aeroporto). Non è possibile arrivare a un’attrazione prima delle 10. Bisogna comunque pagare 100 euro per entrare e – ma questa opzione deve valutarsi a prescindere dall’alloggio – se non si comprano i pass di accesso alle singole attrazioni si rischia di passare una giornata in fila per visitare tre attrazioni (massacrante per i più piccoli). Ovviamente lo spettacolo serale non è possibile vederlo a meno che non si intenda rientrare a Parigi a notte fonda.
In conclusione, se si vuole andare a Disneyland ha poco senso sottrarre un giorno ad una vacanza parigina mentre è preferibile fare un apposito viaggio di pochi giorni. Disneyland vale veramente la pena per i bambini e, muovendosi con anticipo e qualche accorgimento, si può spendere qualcosa in meno ma (di una somma comunque elevata).

