A Roma ce ne sono più di 100, ma questo museo non lo conosce quasi nessuno: la mappa più grande della città si trova qui

Mariarita, 02 Apr 2025
a roma ce ne sono più di 100, ma questo museo non lo conosce quasi nessuno: la mappa più grande della città si trova qui

Nel cuore di Roma, a due passi dai percorsi turistici più battuti, si cela un museo straordinario e sorprendentemente poco conosciuto, il Museo Forma Urbis. Situato nell’ex Palestra della Gioventù Italiana del Littorio all’interno del Parco Archeologico del Celio, il museo custodisce un’opera unica al mondo: la più grande mappa mai realizzata dell’antica Roma. Un frammento di storia e di ingegno che merita, ora più che mai, di essere riscoperto.

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Museo forma Urbis: un colosso in frammenti

La Forma Urbis Severiana è una pianta monumentale della Roma antica, realizzata tra il 203 e il 211 d.C. durante il regno dell’imperatore Settimio Severo. Originariamente incisa su 150 lastre di marmo e affissa a una parete del Tempio della Pace (nell’attuale zona dei Fori Imperiali), la mappa misurava circa 18 metri di larghezza per 13 di altezza. Dettagliata fin quasi all’ossessione, riportava la pianta in scala 1:240 di edifici pubblici e privati, strade, templi, insulae, perfino le latrine. Un capolavoro di topografia, urbanistica e documentazione che restituiva il volto della Roma imperiale in tutta la sua complessità.

Oggi ne restano poco più di 1.000 frammenti — circa il 10% dell’originale — raccolti e studiati per secoli da archeologi e studiosi. La loro disposizione e interpretazione ha richiesto decenni di lavoro. Alcuni sono stati identificati e ricollocati con precisione, altri restano ancora enigmi affascinanti.

museo della forma urbis

Il museo e la sua visione

Il Museo della Forma Urbis è stato pensato come un luogo immersivo, dove tecnologia e archeologia dialogano per offrire al visitatore un’esperienza unica. Il cuore dell’esposizione è la ricostruzione tridimensionale della mappa severiana, disposta a pavimento, accompagnata da proiezioni interattive e approfondimenti digitali che permettono di esplorare ogni angolo della città antica.

Accanto alla grande pianta, il museo espone anche i frammenti originali superstiti, disposti su supporti trasparenti che ne evidenziano la delicatezza e la frammentarietà. Ogni lastra è accompagnata da una mappa moderna che ne indica la collocazione originaria: si scopre così che molti quartieri moderni di Roma ricalcano fedelmente l’urbanistica imperiale, mentre altri hanno completamente stravolto l’antico tracciato.

Un museo per gli appassionati di Roma (e non solo)

Il Museo della Forma Urbis è un punto di riferimento fondamentale per chi voglia comprendere la storia urbanistica della città eterna. Ma la sua vocazione non è solo accademica. L’allestimento è accessibile, chiaro, visivamente coinvolgente. Le installazioni multimediali non appesantiscono la visita, ma la arricchiscono: bastano pochi minuti per passare dalla mappa imperiale al confronto con la pianta di Roma di oggi, notando continuità e strappi nel tessuto urbano. Una narrazione che affascina tanto lo studioso quanto il curioso di passaggio.

Inoltre, il museo rappresenta un raro esempio di valorizzazione intelligente del patrimonio archeologico romano: un frammento della città antica diventa racconto, strumento educativo, esperienza culturale. In una Roma affollata da itinerari preconfezionati e monumenti ipervisibili, il Museo della Forma Urbis propone un’alternativa colta ma non elitaria.

In tempi di turismo “mordi e fuggi”, il Museo della Forma Urbis invita a rallentare. A osservare. A riscoprire Roma con lo sguardo di un cartografo imperiale. E in una città che spesso fatica a raccontare la sua immensa stratificazione, questo museo è una piccola rivoluzione culturale.

Informazioni utili

Il Museo Forma Urbis si trova in Viale di Parco del Celio, 20; è aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:00) e il biglietto intero per i non residenti costa 12,00€. I ticket possono essere acquistati anche online.

In un’epoca che vive di mappe digitali, la Forma Urbis ci ricorda che ogni città è fatta anche di memoria, di dettagli incisi nella pietra, di visioni condivise. E che per capire davvero Roma, bisogna prima saperla leggere.



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