Vicino Varese c’è il ‘borgo dei dinosauri’: affacciato sul lago, da qui nasce la pietra dei più grandi monumenti del Nord Italia

Mariarita, 07 Mar 2025
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Saltrio, un piccolo comune della provincia di Varese, è un luogo che custodisce tesori di grande valore storico, geologico e culturale. Situato al confine con la Svizzera, affacciato sulla Valceresio, il borgo è noto per due elementi distintivi: la storica estrazione della pietra di Saltrio, utilizzata in alcuni dei più importanti monumenti del Nord Italia, e la scoperta del Saltriovenator zanellai, il più antico dinosauro carnivoro ritrovato nel Paese.

Oltre a queste peculiarità, Saltrio offre un contesto naturale suggestivo, caratterizzato da boschi e sentieri escursionistici, un patrimonio architettonico affascinante e una tradizione religiosa che si riflette nelle sue chiese e nelle festività locali.

Il nome “Saltrio” potrebbe derivare dal latino saltus, che significa “bosco” o “terra di pascolo”, suggerendo un forte legame del borgo con la natura circostante. Situato a pochi passi dal Canton Ticino, il paese ha storicamente rappresentato un punto di passaggio tra l’Italia e la Svizzera, e in passato la sua economia si basava principalmente sulla viticoltura e sulla produzione di cereali.

Come raggiungere Saltrio

Saltrio si trova a circa 70 km da Milano e 14 km da Varese, risultando facilmente accessibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Chi viaggia in macchina può percorrere l’autostrada A8 in direzione Varese, proseguendo poi sulla SP3 fino a destinazione. Per chi preferisce il treno, la stazione più vicina è quella di Viggiù-Ponte Tresa, da cui è possibile prendere un autobus o un taxi. Dalla stazione ferroviaria di Varese, invece, partono autobus che collegano direttamente il borgo.

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Un patrimonio architettonico e storico

Passeggiando per il centro di Saltrio si scopre un patrimonio artistico che racconta secoli di storia. La Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, edificata intorno al 1517, rappresenta il fulcro spirituale del paese. La sua facciata è stata rifatta nel 1887, mentre l’interno conserva elementi architettonici e decorativi di pregio. Poco distante, la Chiesa di San Giorgio, situata in posizione panoramica, è un esempio di architettura settecentesca costruita prevalentemente con la pietra locale, sebbene interventi successivi abbiano modificato alcune parti originarie.

Tra gli edifici di maggiore interesse spicca anche Palazzo Marinoni, un’imponente costruzione del XVI secolo che oggi ospita la biblioteca comunale e funge da centro culturale del paese.

La pietra di Saltrio: un’eredità scolpita nella storia

Uno degli elementi che ha reso famoso Saltrio è la sua pietra calcarea, estratta per secoli nelle cave della zona e utilizzata in importanti edifici storici del Nord Italia. La troviamo nella Certosa di Pavia, nella facciata e in alcuni dettagli decorativi; nel Duomo di Milano, dove è stata impiegata per la struttura portante interna; e nella tribuna del Bramante di Santa Maria delle Grazie a Milano, il luogo che ospita il celebre affresco dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Anche il Palazzo Reale di Milano e Palazzo Litta conservano elementi costruiti con la pietra di Saltrio, testimoniando la sua duratura importanza nell’architettura lombarda.

Il Saltriovenator: il dinosauro lombardo

Nel 1996, la zona di Saltrio ha restituito una scoperta eccezionale: i resti fossili di un dinosauro carnivoro, il Saltriovenator zanellai. Si tratta del più antico ceratosauro mai trovato al mondo e del primo dinosauro giurassico scoperto in Italia. I resti, che rappresentano circa il 10% dello scheletro originale, sono oggi conservati al Museo di Storia Naturale di Milano, mentre una riproduzione del dinosauro è visibile presso il Museo Civico di Besano, nelle vicinanze. Questa scoperta ha reso il borgo un punto di riferimento per gli appassionati di paleontologia.

Natura ed escursioni tra i monti di Saltrio

Oltre al suo ricco patrimonio storico, Saltrio è una meta perfetta per gli amanti della natura e delle passeggiate all’aria aperta. I sentieri che si snodano nei dintorni permettono di immergersi in un paesaggio verde e suggestivo, tra boschi e panorami mozzafiato.

Uno dei percorsi più apprezzati è il sentiero che conduce al Monte Orsa, da cui si gode una vista spettacolare sulla Valceresio e sul Lago di Lugano. Un’altra camminata interessante è quella verso il Monte Sant’Elia, adatta anche a escursionisti meno esperti, mentre chi è alla ricerca di un’esperienza più suggestiva può visitare le Grotte di Saltrio, cavità naturali scavate nel tempo dall’erosione delle rocce.

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Eventi e tradizioni locali

Il borgo mantiene vive le sue tradizioni con diverse manifestazioni culturali e religiose. L’evento più sentito è la festa patronale dei Santi Gervaso e Protaso, che si celebra il 19 giugno con celebrazioni religiose, concerti e momenti di convivialità che coinvolgono l’intera comunità. Durante l’anno si tengono anche sagre e feste locali, spesso legate alla gastronomia lombarda e ai prodotti tipici della zona.

 



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