Viaggiare senza lista delle dieci cose da fare: ecco perchè il segreto del vero viaggiatore non é ridurre il viaggio a cose da fare e da spuntare

Marianna Di Pilla, 15 Gen 2025
viaggiare senza lista delle dieci cose da fare: ecco perchè il segreto del vero viaggiatore non é ridurre il viaggio a cose da fare e da spuntare

Perché ridurre un viaggio a una lista di dieci cose da fare e da spuntare, come fanno tutti? Il vero senso del viaggiare è tornare a casa con ricordi che siano davvero propri e con esperienze uniche che nascono dalla spontaneità che si crea durante un viaggio!

Questo è il messaggio che Caterina Finelli, nomade digitale, condivide nel suo podcast “Viaggio a 1.5x”, disponibile su Loquis, la prima App gratuita di Travel Podcasting. In ogni episodio, Caterina invita gli ascoltatori a unirsi al suo cammino, e racconta come andare – per davvero – dal Brasile a Berlino, con uno zaino sulle spalle e tanta voglia di scoprire, perché l’importante è saper lasciarsi andare e vivere il viaggio, non solo pianificarlo!

Favela e giardini. Rio de Janeiro, Brasile.

turistipercaso

Perché visitare il Jardim Botanico di Rio De Janeiro? Com’è visitare la periferia di una metropoli brasiliana?

Il Jardim Botanico di Rio de Janeiro è uno dei luoghi più affascinanti della città e si può definire come un paradiso per chi è amante della natura. 

In questo giardino, mentre si viene cullati dalla tranquillità, si possono osservare specie vegetali esotiche e locali, come ad esempio le palme imperiali e le rare orchidee. Il parco è stato fondato nel 1808, e rappresenta un luogo perfetto per conoscere l’ecosistema della foresta pluviale atlantica. È una tappa obbligatoria per chi cerca un momento di pace o desidera scattare foto incredibili.

La periferia di Rio de Janeiro, definita anche come favela, costituisce un aspetto complesso e poliedrico della città, che riflette le disuguaglianze sociali, economiche e storiche del Brasile. Le favelas sono quartieri caratterizzati da un alto tasso di povertà e da una costruzione spontanea.

Le prime favelas di Rio de Janeiro risalgono alla fine del XIX secolo, quando, dopo l’abolizione della schiavitù nel 1888, molti ex-schiavi e migranti provenienti dalle zone rurali si trasferirono nella capitale alla ricerca di lavoro e di una vita migliore. Tuttavia, la rapida crescita della popolazione urbana non fu accompagnata da un adeguato piano di urbanizzazione. Le persone finirono per stabilirsi in terre occupate illegalmente, spesso su pendii ripidi e difficili da urbanizzare.

Dal punto di vista sociale, le favelas sono luoghi di grande vivacità culturale, con una forte identità comunitaria. La musica, in particolare il funk carioca, ma anche la samba e altre tradizioni musicali, svolgono un ruolo fondamentale nella vita quotidiana. Tuttavia, le favelas sono anche spesso associate alla criminalità, alla violenza e al traffico di droga, che sono alimentati dalla povertà e dalla mancanza di opportunità economiche.

Nonostante le difficoltà, le favelas sono anche luoghi di resistenza, creatività e solidarietà: hanno iniziato a sviluppare iniziative locali, come scuole di danza, progetti culturali, e attività per i giovani che cercano di distogliersi dalla criminalità. L’aumento della coscienza sociale e il sostegno di organizzazioni non governative (ONG) hanno portato inoltre a miglioramenti in alcune aree, come l’accesso a servizi sanitari, l’educazione e la sicurezza.

Oggi, Rio de Janeiro è una città che cerca di equilibrare la sua immagine di metropoli moderna con la realtà delle sue favelas, un fenomeno che va oltre la semplice condizione di povertà: sono luoghi complessi, con una cultura e una vita sociale unica, segnati sia da enormi difficoltà che da straordinarie capacità di resistenza e innovazione!

L’isola magica di Santa Catalina

ponte florianopolis

Partire senza liste e viversi il viaggio in maniera spontanea, così come viene, significa anche trovarsi da un momento all’altro a Florianopolis, su un’isola!

L’isola di Santa Catarina si trova nel sud del Brasile ed è la seconda isola più grande del paese. La città principale, Florianopolis, è situata sulla parte settentrionale dell’isola, ma l’intera regione è conosciuta per i suoi scenari naturali, tra cui spiagge, foreste tropicali, montagne e laghi. L’isola ha una storia molto interessante, essendo stata popolata inizialmente da gruppi indigeni, successivamente colonizzata dai portoghesi e, nel XIX secolo, da immigrati europei, soprattutto italiani e tedeschi, che hanno lasciato tracce nella cultura e nell’architettura della città. Florianopolis è oggi una delle città più vivibili del Brasile, ed è rinomata per la sua qualità della vita, l’alta sicurezza e l’offerta di attività culturali e ricreative. Il suo centro storico, dove si trovano edifici coloniali ben conservati, come la Cattedrale di Florianópolis e il Mercado Público, è un ottimo posto per assaporare piatti tipici locali, acquistare artigianato e immergersi nell’atmosfera vivace della città.

L’isola di Santa Catalina è famosa per le sue spiagge, come ad esempio Joaquina, nota per le onde perfette per surfare e per le lunghe dune di sabbia; Campeche, ideale per chi cerca tranquillità, ma fa anche da hotspot per escursioni verso l’isola di Campeche, che ospita una riserva naturale con sentieri e siti archeologici; Barra da Lagoa, perfetta per famiglie, per chi cerca una zona più protetta e per coloro che vogliono esplorare il Parco Naturale della Serra do Tabuleiro; infine Lagoinha do Leste, la spiaggia più selvaggia raggiungibile solo tramite un’escursione.

La cultura di Santa Catarina e Florianópolis è un perfetto esempio di fusione tra le tradizioni indigene, portoghesi ed europee. L’isola ha una cucina molto particolare, che mescola i piatti tipici brasiliani con influenze tedesche, italiane e azoriane. Il piatto simbolo è la sequência de camarão (sequenza di gamberi), che include una varietà di piatti a base di gamberi freschi. Altri piatti tipici includono arroz de marisco (riso con frutti di mare) e la torta di ostriche, molto popolare nell’isola di Florianópolis. La cultura dell’isola è molto vivace, con eventi e feste tradizionali che si svolgono durante tutto l’anno. Una delle più importanti è la Festa de Nossa Senhora do Rosário, una celebrazione che unisce religione, musica e danze tradizionali.

Rio de Janeiro e le sue feste di Carnevale

turistipercaso

Le feste a Rio de Janeiro, in particolare quelle legate al Carnaval e ad altri eventi popolari, sono celebrazioni che riflettono l’energia, la vitalità e la cultura uniche della città. Due caratteristiche principali di queste feste sono l’orario in cui iniziano e alcune tradizioni sociali che riguardano il comportamento durante le celebrazioni.

Perché le feste iniziano così presto al mattino?

Le feste a Rio de Janeiro iniziano presto per una combinazione di fattori legati alla tradizione e alla cultura locale: il clima tropicale, in quanto Rio è una città con un clima caldo e umido, quindi la mattina presto è il momento ideale per fare festa, prima che il caldo diventi troppo opprimente; la cultura del “pulo do gato”, cioè l’abitudine di “ballare e festeggiare dall’alba al tramonto”, tradizione che ha radici nella cultura carioca (gli abitanti di Rio); il “tempo de alegria”, cioè un’occasione per abbandonare la routine quotidiana e celebrare la vita, poiché a Rio le feste non sono solo eventi serali, ma spesso continuano durante tutto il giorno.

Cosa succede se si guarda una persona per più di cinque secondi durante le feste a Rio?

La domanda sembra essere legata a una sorta di superstizione o gioco sociale che può verificarsi durante le feste a Rio de Janeiro. In effetti, c’è una tradizione leggera e scherzosa in cui se si guarda qualcuno per più di cinque secondi, questa persona può interpretare lo sguardo come un “invito” a ballare, flirtare o interagire più intimamente.

A Rio de Janeiro, la festa è una parte integrante della vita quotidiana. La città è infatti famosa per la sua energia, per la sua atmosfera di convivialità e per la sua voglia di vivere la vita al massimo!

(articolo a cura di Giulia Carta, team di Loquis)



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio