Il borgo del cuore e delle orchidee: sui Monti Lucretili c’è una piccola meraviglia che sembra voler aprire il suo centro come un abbraccio
Immerso nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, Orvinio è un piccolo gioiello medievale situato nel cuore della Regione Lazio, a pochi passi da Roma, ma lontano anni luce dal caos cittadino. Inserito nel circuito dei “Borghi più Belli d’Italia”, Orvinio è una tappa ideale per chi è alla ricerca di una breve fuga tra storia, natura ed enogastronomia.
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Come arrivare a Orvinio e dove si trova
Orvinio si trova in provincia di Rieti, in Sabina, incastonato tra le dolci colline dei Monti Lucretili. Da Roma si impiegano circa 90 minuti di auto, percorrendo la Via Salaria o l’Autostrada A24 con uscita a Vicovaro-Mandela. Da qui si snoda una strada panoramica che attraversa paesaggi di rara bellezza e conduce direttamente al borgo. Orvinio è facilmente raggiungibile anche se si viaggia senza auto: sono infatti disponibili collegamenti in treno e autobus dai principali centri della zona. Dalla stazione di Roma Tiburtina si può salire sul treno regionale in direzione Tivoli o Avezzano, scendere alla fermata di Mandela-Sambuci e proseguire con un bus COTRAL diretto a Orvinio.
Cosa vedere a Orvinio
Nonostante le ridotte dimensioni del borgo, il suo suggestivo centro storico custodisce un ricco patrimonio storico-architettonico che incanta i visitatori.
Fontanile e arco
Una delle prime attrazioni monumentali che si incontrano è la fontana pubblica situata poco prima dell’incrocio tra la via Licinese e via Manenti, costruita nel 1885 durante il riordino dell’acquedotto comunale per convogliare le acque provenienti dalle sorgenti nell’area pascolo Pratarelle. L’ingresso vero e proprio nel borgo antico è segnato oggi da un arco in pietra costruito nel XVIII secolo e sormontato da un orologio.
Castello Malvezzi Campeggi
L’imponente castello medievale è il simbolo di Orvinio. Le sue origini risalgono all’anno Mille ma è stato ampliato durante il dominio degli Orsini nel XVI secolo. Purtroppo adesso il bene è visitabile solo nelle rare occasioni in cui la proprietà decide di aprire le sue porte al pubblico o durante le cerimonie, ma può essere apprezzato dall’esterno in tutta la sua maestosità. Resistono infatti ancora le mura di cinta merlate e il maschio cilindrico.
Chiese ed edifici religiosi
La Chiesa di San Giacomo è un piccolo gioiello che costituisce gran vanto per il comune di Orvinio. Fu edificata nel 1612 e il suo progetto attribuito a Lorenzo Bernini. Si distingue infatti per la sua pianta ottagonale e lo stile barocco. All’interno sono visibili anche alcuni affreschi di Vincenzo Manenti, nato proprio ad Orvinio.
Altre opere del Manenti sono conservate nella Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati, edificio religioso del XVI che custodisce anche la sua tomba e quella del padre Ascanio (anche lui pittore). I Manenti sono un punto di riferimento locale per le correnti del manierismo romano e il classicismo seicentesco. La chiesa si trova nella parte alta del borgo e fa parte delle attrazioni poste lungo il Cammino di San Benedetto, che attraversa Orvinio.
A pochi km dal centro si trovano i resti dell’antica Abbazia di Santa Maria del Piano, luogo di grande suggestione che racconta secoli di storia religiosa e culturale dell’intera Sabina. La leggenda narra che sia stata edificata nell’817 d.C. per volere di Carlo Magno, come voto alla Madonna dopo una vittoria contro i Saraceni. È in stile romanico, con una facciata in pietra bianca e un campanile che supera i 20 metri d’altezza.
Cosa fare a Orvinio, il borgo dei cammini immerso nella natura
Orvinio non è lontana da Rieti, l’ombelico d’Italia
Orvinio è meta ideale per gli amanti delle passeggiate e delle escursioni, grazie alla sua posizione strategica nel Parco dei Monti Lucretili.
I sentieri che si snodano attorno al suo perimetro offrono panorami spettacolari per un’immersione nella natura incontaminata. Uno dei punti di interesse da non perdere è l’Altopiano delle Pratarelle, noto anche come il “Giardino delle Orchidee”. Tra aprile e giugno – grazie al microclima favorevole e al terreno calcareo – si colora con la fioritura di oltre 60 specie di orchidee selvatiche. Un vero paradiso per gli appassionati di botanica.
Il borgo è inoltre attraversato dal celebre Cammino di San Benedetto, che attrae pellegrini e camminatori da tutto il mondo. Meno noto ma non meno suggestivo, invece, il nuovo Cammino della Sibilla, un itinerario di appena 90 chilometri che collega Rieti a Tivoli e si sviluppa in sei tappe principali: Rieti – Rocca Sinibalda, Rocca Sinibalda – Castel di Tora (percorso che costeggia il Lago del Turano), Castel di Tora – Orvinio (via Pozzaglia Sabina), Orvinio – Licenza (tappa che sale oltre i 1.000 metri di quota, ricca di magnifiche viste panoramiche tra i Monti Lucretili), Licenza – San Polo dei Cavalieri (tratto molto impegnativo), San Polo dei Cavalieri – Tivoli (tappa finale del cammino, che si conclude nei pressi dei templi di Vesta e della Sibilla).
Cosa mangiare a Orvinio: un viaggio tra i sapori dei Monti Lucretili e della Sabina
Come in tutti i borghi d’Italia, anche ad Orvinio una delle motivazioni che spingono i turisti alla visita è la variegata gastronomia locale. I piatti tradizionali riflettono i sapori autentici della Sabina e dei Monti Lucretili. Ci sono le celebri sagne all’aglione, pasta fresca fatta a mano condita con un sugo semplice a base di aglio e pomodoro; i cecamariti, frittelle salate preparate con ingredienti locali e spesso accompagnate da salumi e formaggi tipici. E poi l’olio extravergine d’oliva, eccellenza simbolo della Sabina, ideale per accompagnare pane fresco e verdure di stagione.
Le numerose sagre che si tengono in ogni periodo dell’anno sono l’occasione perfetta per l’assaggio di queste prelibatezze.