Chiese bianche e angoli di spiritualità senza tempo: la Gerusalemme dell’Alta Murgia è un invito a scoprire la Puglia di periferia

Maddalena, 06 Dic 2024
chiese bianche e angoli di spiritualità senza tempo: la gerusalemme dell'alta murgia è un invito a scoprire la puglia di periferia

In uno degli angoli forse più nascosti e meno conosciuti della Puglia, proprio nel cuore dell’Alta Murgia, è possibile visitare un piccolo gioiello di pietra bianchissima che possiede un’aura di spiritualità davvero unica. Benvenuti a Ruvo di Puglia, borgo che con il suo centro storico interamente lastricato e le sue chiese romaniche che si stagliano in un contrasto eccezionale contro l’azzurro del cielo, rappresenta forse l’esempio perfetto di sintesi tra fede, arte e natura. Considerata la Gerusalemme dell’Alta Murgia, Ruvo di Puglia è una delle tappe della Via Francigena del Sud, percorsa per secoli e secoli da pellegrini in viaggio verso il santuario di San Michele sul Gargano o proprio verso l’antica Gerusalemme.

Il fascino della pietra bianchissima di Ruvo di Puglia

cattedrale romanica ruvo di puglia

Il centro storico di Ruvo di Puglia colpisce subito per la presenza di numerose chiese, prima fra tutte la Concattedrale di Santa Maria Assunta che rappresenta uno splendido esempio dello stile romanico pugliese e della forte fede insita nelle radici culturali di questo borgo. Il tetto spiovente, le linee essenziali dell’edificio e soprattutto il suo celebre rosone a dodici raggi che sembra quasi un merletto scolpito in pietra, ne fanno senza dubbio l’edificio più iconico e riconosciuto del territorio. Fa effetto pensare che migliaia di pellegrini, contadini e nobili prima di noi, vi hanno cercato protezione e ispirazione.

Ogni dettaglio della Concattedrale di Santa Maria Assunta, dalle sculture dei leoni che decorano il bellissimo portale ai capitelli che presentano motivi grotteschi, ci racconta una lunga storia di fede e tradizione che è andata a costituire l’identità e la vera essenza di Ruvo di Puglia. In alcuni particolari periodi dell’anno, la sua bellezza se possibile viene ulteriormente amplificata: durante il solstizio d’estate per esempio, i raggi del sole filtrano in un modo particolare attraverso il rosone illuminando l’abside in un gioco di luci che vuole proprio simboleggiare il punto di unione tra divino e terreno.

Una storia di misticismo, spiritualità e tradizioni antiche

rosone ruvo di puglia

Per quanto riguarda le origini di Ruvo di Puglia, ci sono tracce che riportano addirittura ai primi insediamenti preistorici, ma è sotto la dominazione greca che questo borgo fiorisce e si afferma come centro importantissimo di scambi culturali e commerciali, arrivando persino a coniare una propria moneta. Durante il Medioevo con la costruzione delle sue bellissime chiese, Ruvo di Puglia si impone come centro spirituale e artistico.

Le tradizioni religiose assumono quindi un ruolo fondamentale nella costruzione del tessuto storico e sociale di Ruvo di Puglia, tanto che per secoli alcuni riti vengono tramandati e conservati attraverso le generazioni e che trovano espressione durante la Settimana Santa. L’intera comunità ad esempio partecipa alla processione degli Otto Santi, un’affascinante marcia notturna illuminata dalla luce di mille candele che celebra le statue sacre realizzate in cartapesta leccese. L’aura quasi mistica di Ruvo di Puglia e l’indissolubile legame tra sacro e folklore popolare, si ritrovano in queste e in tante altre cose, come le celebrazioni pasquali che culminano poi nel rogo della Quarantana, figura simbolica che rappresenta il male e il peccato. 

Il Museo Jatta e le variegate anime di Ruvo di Puglia

particolare della concattedrale

Nell’esplorazione di Ruvo di Puglia, una delle tappe imperdibili è sicuramente il Museo Archeologico Nazionale Jatta, famoso in tutta la regione, ospitato nel maestoso Palazzo Jatta. All’interno possiamo trovare e ammirare più di 2000 reperti che ci raccontano la storia di Ruvo di Puglia e il ruolo di spicco che ha via via assunto nei secoli, come il Vaso di Talos, che testimonia la connessione di Ruvo di Puglia con le grandi civiltà di tutto il Mediterraneo. Il Museo Archeologico Nazionale Jatta è composto da una collezione privata ottocentesca, che offre davvero l’opportunità unica di uno sguardo privilegiato sul passato di questo bellissimo borgo pugliese.

Un’altra cosa per cui Ruvo di Puglia è rinomato e conosciuto in regione, è lo spettacolare panorama di cui si può godere dalla sommità della Torre dell’Orologio, davanti al quale si apre tutto il territorio circostante in un abbraccio di inebriante bellezza che arriva fino alla costa adriatica e l’entroterra murgiano. Ma Ruvo di Puglia nasconde forse il suo segreto più dolce: l’antica gelateria Mokambo, famosissima per il suo ottimo gelato artigianale e che porta avanti una tradizione familiare che risale addirittura al 1840.

Lungo la Via Francigena del sud spicca dunque questa gemma di pietre bianche e dalle sue “mille” chiese: un invito per tutti, che siano pellegrini o visitatori curiosi, a fermarsi e a scoprire i tesori di Ruvo di Puglia. Ancora una volta vediamo come spesso gli angoli più nascosti del nostro Paese, quelli meno conosciuti e lontani dalle rotte main stream, nascondono tesori di indescrivibile bellezza. Proprio per questo Ruvo di Puglia è la meta perfetta per riappropriarsi dei valori della lentezza, dell’autenticità e di tradizioni profondamente radicate fin dall’alba dei tempi.



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