Anche l’Italia ha il suo trenino rosso, ed è il modo migliore per scoprire una delle zone di montagna più belle di tutte le Alpi
L’altopiano del Renon si trova proprio sopra Bolzano, nel cuore del Trentino Alto Adige, ad un’altitudine di circa 1154 metri. Situato sul lato soleggiato delle Alpi Sarentine ci sono due modi, entrambi divertenti, per raggiungere questo altopiano: La funivia del Renon e il trenino del Renon. E proprio questo trenino a scartamento ridotto, l’unico del suo genere rimasto in Italia, è al centro dell’esperienza di cui stiamo per raccontarvi oggi e che attraversa alcuni dei paesaggi più straordinari che possiate immaginare. A pochi minuti da Bolzano, questo caratteristico trenino rosso si snoda tra la bellezza incontaminata delle Alpi verso il fascino senza tempo della Belle Époque.
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Un trenino rosso che si snoda tra le Alpi
In un tragitto che si estende per 7 km e che dura circa 20 minuti, il trenino del Renon fa la spola tra Soprabolzano e Collalbo. Sebbene sia breve, il viaggio si apre su una vista che spazia dalle vette del Dente dello Sciliar al Catinaccio fino al Corno Nero, uno spettacolo che non capita tutti i giorni di poter vedere da questa prospettiva. Le carrozze del trenino del Renon alternano vagoni d’epoca a mezzi più moderni rendendo così, forse con un pizzico di nostalgia, un omaggio ad un’epoca in cui la scoperta della montagna ha costituito un grande cambio di paradigma nelle abitudini dei vacanzieri alto borghesi.
C’è da dire infatti che l’altopiano del Renon è da sempre una meta incredibile e che in ogni stagione promette meraviglie: in primavera e in estate con distese di prati fioriti e una natura rigogliosa è il luogo ideale per fuggire dalla calura e trovarvi ristoro, in autunno con il foliage i boschi si accendono di tonalità calde e dorate e infine in inverno, con la neve che scende copiosa, lo scenario è quello di una fiaba.
Il trenino del Renon come simbolo della Belle Époque
Il 13 agosto 1907 il trenino del Renon effettua la sua prima corsa. In quel periodo, in piena Belle Époque, la montagna stava diventando la meta prediletta di una nascente classe borghese in cerca di aria pulita e scenari mozzafiato. Questa ferrovia a cremagliera, realizzata ispirandosi alle ferrovie svizzere, permetteva di superare facilmente il dislivello di quasi 1000 metri che separa Bolzano dall’altopiano del Renon e inizialmente la tratta originale prevedeva la partenza dalla rinomata Piazza Walther di Bolzano. In un percorso di 11,8 km, il trenino toccava le località di Maria Assunta, Soprabolzano, Stella e Collalbo trasformando, con questo indiscusso progresso tecnologico, l’altopiano del Renon in una delle mete turistiche più ambite del periodo.
Con l’arrivo e la diffusione delle automobili negli anni ‘60 però, questo trenino diventa quasi inutile e sicuramente obsoleto, tanto che la linea viene sostituita da una molto più moderna funivia per rendere gli spostamenti molto più veloci. Tuttavia il tratto pianeggiante del trenino del Renon, quello che fortunatamente possiamo trovare anche oggi, viene mantenuto proprio perché ormai simbolo di una tradizione che nessuno vuole veramente abbandonare del tutto. Ed ecco come il trenino rosso del Renon diventa una vera e propria icona del territorio, amatissima sia dai turisti che dai locali.
Da Soprabolzano al Lago di Costalovara
Oltre all’emozione di viaggiare su questo caratteristico trenino del Renon, all’arrivo troviamo non solo un ambiente naturale di rara bellezza, ma anche un’ampia serie di cose da vedere e di cui fare esperienza. A Soprabolzano per esempio ci sono le famosissime Piramidi di Terra di Longomoso, numerosi pinnacoli argillosi che rendono il paesaggio quasi surreale. Poco più in là inoltre si snoda la Freud Promenade, 5 bellissimi chilometri di un percorso panoramico che regala scorci incredibili sulle Dolomiti, dedicati proprio al padre della psicanalisi che nel 1911 trascorse la sua lunga estate a Collalbo.
Uno dei luoghi in assoluto più belli da visitare è senza dubbio il lago di Costalovara, dove è possibile non solo passeggiare costeggiando le acque tranquille di questo lago, ma addirittura noleggiare una barca navigando la superficie. Il Museo dell’Apicoltura Maso Plattner che si trova a poca distanza ed è allestito in un tipico e delizioso maso altoatesino, permette di scoprire e addentrarsi nella lunga tradizione locale legata alla produzione del miele.
Tradizioni e mercatini di Natale sull’altopiano del Renon
Ma è proprio in questo periodo, durante le festività natalizie, che il trenino del Renon si trasforma letteralmente in un “Trenatale”, collegando i mercatini di Soprabolzano e Collalbo in un tripudio di musiche e canti tradizionali che invadono le carrozze. Prendendo la cabinovia che collega Bolzano a Soprabolzano in soli 12 minuti, si può raggiungere il Trenino del Renon che parte ogni mezz’ora e imbarcarsi in questa suggestiva avventura.
Il Trenino del Renon ancora oggi attira tantissimi visitatori, proprio in virtù di quello che rappresenta: un omaggio alla bellezza indiscussa delle Alpi e un viaggio nel tempo per rivivere anche solo in parte la raffinatezza della Belle Époque. In ogni stagione questo trenino rosso ci trasporta alla scoperta dell’altopiano del Renon, luogo dal fascino indiscusso capace di regalare ricordi che dureranno per sempre.
[foto copertina @Roberto Garavaglia – Shutterstock.com / solo uso editoriale]