A piedi nudi in paradiso: ecco l’atollo immerso nell’oceano, ma dove ogni vacanza è all’insegna dell’italianità
Normalmente non siamo viaggiatori da villaggio vacanza – non ci piace l’animazione e la confusione, per cui li evitiamo come la peste – ma avendo due figli di 13 e 17 anni siamo dovuti scendere a compromessi per organizzare una vacanza che fosse piacevole per tutti. Abbiamo quindi abbandonato l’idea dell’isola no frills, senza animazione, senza dotazioni sportive e con meno clientela italiana possibile (come avevamo fatto più di 20 anni fa quando eravamo senza figli scegliendo Veligandu) per orientarci su un’isola che avesse anche dei servizi per i ragazzi. La scelta è ricaduta su Alimathà grazie ad una buona offerta tramite una bravissima agente di viaggio di Cartorange, che ci ha fatto risparmiare rispetto al preventivo diretto con Alpitour. Avevo anche provato come al mio solito ad organizzare il viaggio da sola, ma devo dire che per la prima volta ho potuto appurare che non sarebbe stato conveniente economicamente. Mi costava decisamente di più in quanto il volo diretto con Neos ha un prezzo di oltre il doppio se si prova ad acquistarlo da privato rispetto al pacchetto con agenzia.
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La mia principale preoccupazione era che il villaggio Bravo facesse perdere la magia delle Maldive, ma devo dire che mi sono dovuta completamente ricredere ed il voto che do a questa isola e alla vacanza in generale è un bel 9. Cerco di riportare qui una serie di info utili.
Informazioni utili per un viaggio ad Alimathà
Volo
Aeromobili Neos sia andata che ritorno nuovi, ben tenuti, con personale di bordo molto gentile e accogliente. Spazio per le gambe discreto, schermi con discreta dotazione di intrattenimento. Manca un kit per dormire (mascherina e tappi) che altre compagnie forniscono, quindi si raccomanda di portarseli. Abbiamo trovato il cibo di livello decisamente più alto di molte altre compagnie con cui abbiamo volato. All’andata volo puntualissimo, al ritorno invece 1h15’ di ritardo.
Isola e servizi
L’isola è a 1h e 15’ di barca veloce da Malè. Noi abbiamo fatto sia andata che ritorno con mare calmo quindi non abbiamo avuto nessun problema per fortuna. L’isola è molto piccola, si gira in 10’ scarsi, si mantiene quindi quella dimensione intima e non dispersiva tipica delle Maldive. La vegetazione è davvero meravigliosa, con palme altissime che arrivano a lambire le acque oltre ad altre varie piante locali che creano tantissime zone di ombra. Le spiagge sono meravigliosamente grandi, cosa ormai piuttosto rara alle Maldive, di quel colore abbagliante che ti pare finto. Essendo sabbia di origine corallina non si appiccica, ma è in alcuni punti duretta, in altri invece più soffice. In diversi punti per entrare si trovano i fastidiosi coralli, quindi se si vuole stare tranquilli a sguazzare e camminare dentro l’acqua sono necessarie le scarpette. Non ci sono muretti intorno all’isola, quindi il paesaggio non è deturpato, e anche i sacchi di sabbia non sono presenti nella maggior parte dell’isola, tranne un paio di punti lato sunset.
Nel centro dell’isola di Alimathà ci sono diverse dotazioni sportive tutte gratuite: campo da tennis, da calcetto, da padel (ne stanno costruendo un secondo), e da beach volley (ce n’è uno anche in spiaggia), oltre al teatro dove si tengono gli spettacoli serali (noi non li abbiamo visti, ma a chi piace il genere dicevano fossero carini). I campi si possono prenotare in reception, forniscono le racchette da padel che sono però molto basiche, se uno è appassionato meglio portarle. Portare anche le palline se no si pagano 7 euro + tasse. Su un lato dell’isola c’è una piscina a sfioro molto scenografica e una vasca a idromassaggio circolare con vista mare. Ora, si può dibattere dell’opportunità di una piscina alle Maldive, e posso essere d’accordo non sia necessaria, ma devo dire che qui è in una zona accanto alle overwater dove non mi pare abbia tolto nulla al panorama o alla spiaggia. Ulteriore servizio, anche se a pagamento, è il medico sull’isola, cosa da non sottovalutare in caso di problemi. Tra l’altro abbiamo conosciuto il medico che era presente durante la nostra settimana (sono diversi a rotazione durante l’anno), medico di pronto soccorso con specializzazione in anestesia e rianimazione, direi che potevamo stare tranquilli!
Connessione
Le overwater hanno WiFi incluso nel prezzo, per gli altri si può acquistare al costo di 46$, però molti si lamentavano che non fosse ottimale. Per questo è consigliato acquistare una SIM in aeroporto, occorre prendere Dhiraggou che è quella che prende bene ad Alimatha, con 50$ si hanno 100 giga e davvero non ci sono problemi di copertura, noi con quella facevamo hotspot e siamo stati coperti una settimana tutti i 4.
In stanza, almeno nelle beach, ci sono dietro alla testiera del letto tante prese di tipo italiano, quindi non serve nemmeno portarsi l’adattatore, un servizio davvero ottimo!
Stanze
Questo forse è l’unico punto debole per me della vacanza ad Alimathà, e spiego a seguire il perché. Le stanze sono di tre tipologie. Le overwater (lato tramonto e lato alba), i beach bungalow e le garden. Gli overwater hanno una buona disposizione, dalle foto sembrano belli all’interno, ma non li ho visti di persona. A noi non interessavano sia per il costo eccessivo, sia perché a me piace avere il mio pezzo di spiaggia e lettino, mentre se si è in overwater si deve andare alla spiaggia vicino al pontile dove c’è l’animazione per richiedere un lettino, ed è praticamente dall’altra parte dell’isola. Le garden sono troppo chiuse all’interno, inoltre alcune sono in una schiera a due piani. Le migliori sono a mio avviso i beach bungalow, in particolare quelli lato sunset (infatti hanno sovrapprezzo). La parte più bella e tranquilla va dalla 23 alla 41 circa, ma quelle che hanno proprio la vista più bella secondo me sono dalla 31 alla 35. All’interno le stanze sono semplici ma graziose, con pavimento in parquet, buona spaziosità, bagno grande con ampia doccia e due lavabi. L’aria condizionata è silenziosa, mentre il frigo risulta un po’ rumoroso.
La stanza viene pulita tutte le mattine e poi riordinata la sera durante l’ora di cena. Sul davanti c’è un portico con due sdraio e un tavolino e un appendino di legno dove far asciugare i costumi. La nota a mio avviso negativa è la numerosità delle stanze, sono tante, sono inoltre bifamiliari e attaccate le une alle altre, il che rende difficile la privacy. Vero anche che la gente si disperde nell’isola, e questo fa si che non c’è mai affollamento nelle spiaggette. Noi nella nostra spiaggia di fronte al bungalow al massimo ci siamo trovati in 5-6 persone. Però potendo scegliere avrei gradito dei bungalow singoli invece che bifamiliari e maggiormente distanziati.
Mare e reef
I colori del mare di Alimathà e della laguna di sono a dir poco favolosi, con tutte le sfumature del celeste e dell’acqua marina. Anche quando c’è vento non è un problema perché c’è sempre un lato dell’isola protetto. La barriera circonda tutta l’isola, ma dalla parte del sunset si allontana di molto, quindi la parte in realtà dove fare snorkeling va per lo più dal pontile alla piscina, quindi diciamo metà isola. Difficile fare tutto il tratto in una volta sola perché è piuttosto lungo, quindi noi o facevamo dalla piscina a subito dopo gli overwater, oppure dal pontile al ristorante. Bisogna fare enorme attenzione alle correnti che almeno nel nostro periodo erano a volte molto forti, quindi sempre informarsi di come tira la corrente per scendere in acqua nella direzione giusta a favore di corrente. Obbligatorie le pinne, e eviterei quelle piccolissime che si vedono in giro, meglio delle buone pinne che aiutano davvero a gestire la corrente.
Il reef è per la maggior parte sbiancato, ma devo dire che c’è molta ripresa, quindi si vedono parecchi punti celesti, verdi e qualcosa di rosso. Pesci a bizzeffe, ci si immerge in un vero e proprio acquario. Molto numerosi gli squali, sia pinna nera, che pinna bianca (in minor numero) che squali nutrice (grandissimi, diciamo sui 3-4 metri ma innocui) che si aggirano in particolare dal lato del pontile. Noi abbiamo avuto la fortuna di avvistare la tartaruga due volte (che ne sono 3/4 che vivono sul reef tra il pontile e il ristorante), due volte un barracuda (abbastanza spaventoso direi), diverse volte le aquile di mare (un giorno addirittura un branco di 7!), diverse volte le razze, e due volte la cosa più spettacolare che io abbia mai visto, la manta! Una volta si è incuriosita e ci ha girato intorno a più riprese, venendoci incontro e poi passandoci sotto, e volteggiando intorno a noi con la sua incredibile eleganza!
Nel canale tra Alimathà e Digghiri infatti c’è quello che viene chiamato Manta point dove, da maggio a ottobre, è facile avvistarne anche in branchi (infatti mio marito e mio figlio dopo aver fatto ski jet sono stati gentilmente accompagnati con la barca e ne hanno trovati 5!).
Animazione
L’animazione è molto soft, c’è un programma ben esposto, se si vuole partecipare bene se no nessuno ti viene a importunare, inoltre la parte animata è solo in un punto di spiaggia, quella ampia vicino al pontile, appena ci si allontana da quel punto c’è la pace più assoluta e non ti accorgi davvero di essere in un villaggio. Ogni sera all’anfiteatro c’è la baby dance, a seguire lo spettacolo e poi il dopo spettacolo con feste per lo più in spiaggia. Ci sono sia il miniclub (molto bravi gli animatori) che il teen club dai 13 ai 17 anni. Ci sono tre serate a tema: Serata elegante, party total white e serata maldiviana con pareo. Non è obbligatorio ma è carino partecipare, quindi conviene portarsi cose adeguate da vestire. Molto interessanti anche le due lezioni della biologa marina sulla vita sottomarina, Giulia è una persona preparatissima e anche disponibile a rispondere a qualsiasi domanda e curiosità sul mondo sottomarino.
Escursioni
Ce ne sono diverse tra cui scegliere, due organizzate da Bravo, moltissime dal diving. A mio avviso non vale la pena fare quella all’isola dei pescatori, noi l’avevamo fatta 20 anni fa e non ci era piaciuta, molto commerciale e non c’era in effetti nulla di interessante da vedere. Per quanto riguarda quelle di snorkeling, mi sarebbe piaciuto fare quella al relitto ma era possibile solo stando fuori l’intera giornata, cosa che non avevo voglia di fare. Noi abbiamo fatto quella di 3h a Felidhoo Reef e Aquarium reef, ma devo dire non è stata eccezionale, soprattutto il primo reef niente di imperdibile. Decisamente migliore dovrebbe essere quella allo Yellow Reef che è colorato al 90%, purtroppo l’abbiamo persa perché organizzata solo di lunedì mattina e non lo sapevamo. Abbiamo fatto poi lo snorkeling notturno, si esce sul reef di Alimatha, e la consiglio senza dubbio. È emozionante immergersi di notte con la torcia nelle acque di Alimathà, si vedono pesci molto diversi da quelli diurni, abbiamo visto il pesce leone, il pesce istrice, il pesce palla, l’aragosta e abbiamo anche sperimentato la bioluminescenza spegnendo le torce e muovendo tutti velocemente le mani e le pinne al buio, si sono accese tante piccole scintille come lucciole sottomarine. Inoltre anche l’incontro con gli squali di notte ha un altro fascino!
Sport nautici
Nel villaggio ad Alimathà si possono prendere gratuitamente windsurf, SUP e canoe, ma si deve rimanere nella laguna davanti la spiaggia principale il che è piuttosto limitante a mio avviso. A pagamento i classici della nautica, tra cui moto d’acqua, banana, sci nautico, jetski (con una tavola unica), foil e un altro attrezzo che va in aria di cui non conosco il nome. Prezzi tendenzialmente molto alti, a mio avviso eccessivi! Abbiamo però apprezzato molto Alko, il gestore di questa parte, che avendo dato buca per un contrattempo a mio marito e mio figlio un giorno, dopo aver riprogrammato l’attività quel giorno si è fatto perdonare con un tempo più lungo del previsto e una gita al Manta Point per avvistare le Mante!
Ristorazione e all inclusive
Il ristorante è molto bello, ovviamente con vista sul mare, tante pale di ventilatori per non far soffrire il caldo. Il pavimento è in legno, e l’ho apprezzato rispetto alla sabbia, lo trovo anche più igienico. La cucina è davvero il top in questo resort. Il cuoco è evidentemente italiano, e si mangia davvero benissimo. Siamo ad Alimathà, ma non abbiamo notato alcune differenza rispetto ad un ristorante in Italia e per giunta di alto livello. Scelta sempre molto vasta, angolo della pasta, sempre disponibile pizza bianca, margherita e di un terzo genere a rotazione, grande abbondanza di carne e pesce sia alla griglia che non, verdure sia cotte che crude, un buffet di dolci diversi ogni sera, l’angolo della frutta che ti viene tagliata e sbucciata al momento. I camerieri sono super attenti, veloci e gentilissimi. Anche le colazioni sono fantastiche, con tanta scelta, prevalentemente dolce, ma anche con una parte piccola salata. Inoltre angolo fisso con crepes, waffles e pancake fatti espressi al momento. Il problema qui è davvero riuscire a non ingrassare!
L’all inclusive comprende anche una serie di bevande alcoliche e non la cui lista è ben esposta nei tre bar dell’isola (uno in piscina, uno al beach point sulla spiaggia principale e uno accanto al ristorante), inoltre sempre nei bar c’è una scelta di snack salati e dolci durante il giorno dove fare rifornimento. Non incluso nell’AI il caffè espresso, ma solo quello lungo. In stanza due bottiglie di acqua al giorno, ma se finiscono c’è sempre possibilità di prendere acqua ai pasti, noi ci riempivamo una borraccia di scorta.