Per il ponte dei morti questo anno abbiamo scelto di ritornare a Lisbona dopo 22 anni e goderci i suoi sali e scendi, intervallandoli con il buon cibo. Abbiamo percorso la città, assaggiato i suoi piatti gustosi, ammirato i luoghi che segnano i 50 anni dalla Rivoluzione dei garofani e scoprendo angoli di una città sempre più amata dai turisti di tutto il mondo.
Diario di viaggio a Lisbona
Giorno 1 – Convento do Carmo, Sao Jorge
Indice dei contenuti
Il primo giorno a Lisbona iniziamo la visita da placa do Rossio, visitando prima il convento do Carmo (7€ sopra i 14 anni) e poi scendendo verso Rua Augustea.
Lungo il tragitto ci fermiamo alla casa di bacalau (vicino all’arrivo dell’ascensore) per mangiare le famose crocchette (5€ l’una) e da Castro per le Pasteis de Nata (1,6€ l’una). Cerchiamo poi di prendere il tram 28 E per fare il giro panoramico, ma la lunga fila ci scoraggia e quindi ci incamminiamo verso il castello di Sao Jorge (15€ sopra i 25 anni, 7,5€ dai 13 ai 25) a piedi. Non volendo affrontare la salita si può prendere il bus 737.
Il castello è stato fondato dagli arabi nell’XI secolo quando la città era conosciuta come Al-uxbuna ed era sotto gli arabi, dopo il dominio romano e quello visigoto. Il castello non è mai stato residenza di reali, ma è sempre stato solamente un castello di difesa per cui aspettatevi di passeggiare sulle mura e poco più. Segnalo che da ottobre a marzo la camera oscura è aperta solamente dalle 10 alle 13.
Scendendo da Alfama ci fermiamo al miradouro de santa Luiza e poi alla cattedrale. È poi giunta l’ora di pranzo e ci dirigiamo da “A bifanas do Alfonso”, ma scopriamo che è chiuso per tutto il weekend. Ripieghiamo su Union, dove le bifanas sono buone (2 per 5,5€) mentre le empanadas non ci hanno fatto impazzire.
Viene poi giù il diluvio universale, per cui rimaniamo bloccati all’interno del locale per un paio di ore (sarà che abbiamo saltato la chiesa di Sant’Antonio perché avevamo fame?).
Finalmente verso le 4.30 PM il tempo si riprende e il nostro tour continua, recuperando la visita alla chiesa di Sant’Antonio, Placa di Commercio e nuovamente Rua Augustea per provare nuove Pasteil de Nata. Ci fermiamo da Manteigaria e ne rimaniamo estasiati, veramente super (1,30€ al pezzo).
Cena da Taberna Tosca, buon cibo ad un prezzo giusto (25€ a testa con una bottiglia di vino. Piatto forte la guancia) con giretto al mercato notturno Timeout market e nuova puntatina al chiosco di Manteigaria con successivo assaggio di Ginja (del liquore alla ciliegia) nel bicchierino di cioccolato (1,5€).
Non so perché, ma a Lisbona .già mi sento a casa.
Shopping: un giretto da Ale Hop lascerà tutti contenti (è un Tiger portoghese) con tante cose carine ed idee per regali simpatici ed economici. Il negozio è presente anche all’aeroporto.
Giorno 2 – Sintra
La giornata di oggi è dedicata a Sintra con la visita del Palacio de Pena e il Palacio de Ribeira. Il posto è tutto architettato per essere una macchina da soldi per i locali. Attenzione al bus che dalla stazione dei treni porta al palazzo: se acquistato online costerà 12€ ad adulto e 9 a bambino, invece in loco verrà 13,5€ senza sconto per i bambini.
Il biglietto include 24 ore di viaggi, ma il pomeriggio non se ne vede traccia, quindi si può valutare di prendere un tuk tuk a 10€ a persona e tornare poi a piedi in discesa.
Consiglio di prendere prima i biglietti dei palazzi perché gli ingressi sono contingentati (soprattutto per il palazzo de Ribeira) e di portarsi dei panini perché ci sono pochi posti per mangiare tra i 2 palazzi.
Se si scende a piedi lungo il sentiero da Palacio de Pena a Ribeira consiglio le scarpe da trekking perché il sentiero è in ombra e il terreno è umido e scivoloso.
Nel complesso, da vedere assolutamente il pozzo, per il quale ci sarà da fare la fila.
A noi il palazzo di Ribeira è piaciuto di più del palazzo reale per i bei giardini e per la grotta con il labirinto.
Cena da O Beco, il regno del baccalà. Luogo più chic del precedente, il cui piatto forte è il bacalhau spiritual (190€ in 6: 4 antipasti, 6 piatti, 1 vino)
Giorno 3 – Torre di Belem, Monastero de Jeronimos
La nostra ultima mezza giornata a Lisbona è dedicata al quartiere di Belem, dove iniziamo con la visita dall’esterno della Torre di Belem e del monumento delle Scoperte. La Torre di Belem è dedicata a San Vincenzo e risale al XV secolo. Fu costruita in stile Manuelino, ovvero un mix tra tardo gotico e rinascimentale.
Il monumento delle scoperte è invece recente (1960). La sua costruzione avvenne la prima volta nel 1940, ma fu abbattuto nel 1958 perché fatiscente. L’attuale versione è in pietra bianca, la stessa usata per il Monastero de Jeronimos e la Torre di Belem.
Verso le 11 comincia a sentirsi un languorino così andiamo alla pasticceria Pasteis de Belem, la più antica pasticceria di Lisbona, ad assaggiare le nostre amate Pasteis de Nata (confezione da 6 8,6€, con incluso zucchero a velo e cannella).
Possiamo quindi stilare la nostra classifica dopo aver assaggiato questo dolce nelle 3 più rinomate pasticcerie della città; a nostro modesto avviso Manteigaria vince, seguito a stretto giro da Pasteis de Belem: il primo ha una crema più al limone, il secondo ha una crema liscia.
È ora il momento del Monastero de Jeronimos, nostra ultima tappa in quel di Lisbona. Qui bisogna mettersi in fila avendo già il biglietto (9.30-13 o pomeriggio), la fila è enorme (50 minuti) perché è la prima domenica del mese ed è gratuito per i residenti, ma in compenso ci fanno un biglietto famiglia e paghiamo 24€ in 6 anziché 48€ ( ragazzi sotto i 12 gratuito). Considerato che di domenica la chiesa è visitabile solo dalle 2 PM e che quindi il biglietto include solo il chiostro, il prezzo mi sembra giusto per una visita di una trentina di minuti.
Andiamo di corsa a mangiare un panino da Pao Pao Queijo Queijo e scappiamo in aeroporto. Casa ci attende.
Considerazioni sul viaggio a Lisbona
3 giorni, incluso uno a Sintra, sono il tempo giusto da dedicare alla città di Lisbona. L’atmosfera è piacevole e il costo della vita non eccessivo permettono di assaggiare i prodotti locali e prendersi il caffè (tra 0,90€ e 1,30€ l’espresso). Inutile dire che le Pasteis de Nata creano dipendenza, come la ginja che è decisamente un liquore per donne da fine pasto.
La temperatura a fine ottobre/inizio novembre è sui 20 gradi ventilato, per cui un giubbino leggero è spesso gradito. Non abbiamo mai percepito pericolo, anche spostandoci con i mezzi di sera. Noi non abbiamo fatto abbonamenti con i mezzi pubblici, preferendo usarli all’occorrenza pagando con la carta di credito al tornello. Per quanto riguarda i costi dei trasporti, ecco alcune cifre:
- Costo di un biglietto per 60 minuti è di 1,80€, del giornaliero 10€.
- Il treno per Sintra viene 5,30€ a/r
- Una corsa per l’aeroporto in 6 con minivan ci è costata 25€.
Abbiamo preso anche Uber, con prezzi accettabili.
Ci sono delle belle salite con pendenza importante, ma tutto si può fare. Noi abbiamo soggiornato da GoodTime Marquês suites, a circa 100€ a notte per un mini appartamento da 4 e 75€ la doppia. Hanno una grande sala in comune con cucina e sono vicini alla Metro (linea blu e linea gialla). La linea blu mi è sembrata più strategica.
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