Quando la vita quotidiana è roba da museo: in Emilia-Romagna c’è una collezione che racconta la vita di tutti i giorni
Siamo nel cuore pulsante dell’Emilia-Romagna, una regione che ha saputo evolversi e trasformarsi nella molteplicità delle forme della storia. Papalina, monarchica, repubblicana, sempre fortemente connotata politicamente ma aperta a tutte le idee e le culture. Ricca di sapori e di sapere, come quelli che emergono in musei, pinacoteche e collezioni. Ma poi è la vita quotidiana quella che fa bella mostra di sé, agli angoli delle strade e anche in un museo. A Ozzano Taro, nel Parmense, Ettore Guatelli ha raccolto durante tutta la sua vita oltre 60mila oggetti “di tutti i giorni”, e oggi la Fondazione che porta il suo nome ha trasformato quel collezionismo così curato in un museo “della quotidianità”. Un luogo che abbiamo deciso di raccontarvi in modo diverso dal solito.
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Il museo che racconta la vita quotidiana
Il museo è dedicato a Ettore Guatelli, un insegnante e collezionista che ha raccolto oltre 60.000 oggetti provenienti da case di contadini e botteghe artigiane. La collezione è ospitata in un complesso rurale situato di Ozzano Taro, nella provincia di Parma. Guatelli ha dedicato la sua vita a raccogliere, accumulare e allestire la collezione, trasformando ogni stanza e parete in un’esposizione dinamica. Nato nel 1921 e scomparso nel 2000, Guatelli fu un maestro di scuola elementare, ma anche esperto di etnografia e collezionista attento a creare un filo narrativo nella sua vastissima raccolta di oggetti, anche grazie all’amicizia con con il poeta Attilio Bertolucci.
Il grande lavoro di raccolta iniziò negli anni Cinquanta, ma fu dopo la pensione negli anni Settanta che la sua collezione diventò sempre più ampia e interessante, con un lavoro costante di riorganizzazione e arricchimento del lavoro. Tre anni dopo la morte di Ettore Guatelli nel 2000, è stata istituita una fondazione a suo nome che oggi gestisce il museo ed è impegnata nel valorizzare il ricco patrimonio di cultura lasciato dal maestro.
Gli oggetti in mostra non sono solo pezzi d’antiquariato, ma rappresentano una parte fondamentale della cultura e della storia italiana. La collezione spazia da mobili e utensili a oggetti che raccontano storie di vita e lavoro. Ogni pezzo è un tassello nel mosaico della vita quotidiana, rendendo il museo una sorta di enciclopedia materiale.
Peri (Fondazione Guatelli): “Sostenibilità e sviluppo sono i nostri valori”
Per conoscere meglio il progetto che la fondazione porta avanti, valorizzando l’enorme eredità che Ettore Guatelli ha lasciato a chi sarebbe venuto dopo di lui, abbiamo raccolto una dichiarazione di Alfredo Peri, Presidente della Fondazione Museo Ettore Guatelli, che ha voluto dedicare parte del suo tempo a Turisti per Caso.
Per il presidente, “la gestione della complessa eredità del patrimonio guatelliano, rappresenta la sfida alla quale la Fondazione Museo Ettore Guatelli, è stata chiamata a rispondere fin dal momento della sua costituzione, per fare del museo Guatelli un istituto che, fedele ai caratteri e all’identità del suo fondatore, possa porsi quale esperienza originale e qualificata nell’ambito della museologia e museografia nazionale ed europea”.
Dal 2003, anno di nascita della Fondazione, gli obiettivi sono stati focalizzati su valorizzare il Museo a livello nazionale e internazionale, gestire il patrimonio documentario, promuovere e pubblicare studi e ricerche sul lavoro fatto in vita da Guatelli, promuovere la didattica demoetnoantropologica collaborando con Musei, istituzioni e Università e progettare manifestazioni volte ad incrementare la riconoscibilità del Museo stesso.
Sempre per Alfredo Peri, “all’interno di una più ampia e imprescindibile cornice che è quella della sostenibilità, ossia il ricercare un adeguato e condivisibile bilanciamento tra le esigenze di valorizzazione del capitale tangibile e intangibile del Museo e le attese e i diritti delle generazioni future di poter godere dei medesimi benefici. La sostenibilità rientra quindi di fatto nelle finalità espresse della “mission” del Museo sia in termini di manutenzione e durabilità, anche per le generazioni future, del capitale materiale e immateriale del Museo, ma anche di contributo allo sviluppo della comunità di riferimento, alla crescita del capitale umano e al miglioramento della qualità di vita e allo sviluppo economico e sociale del territorio.”
Tutte le informazioni sul Museo Ettore Guatelli
La Fondazione Museo Ettore Guatelli è aperta da settembre a giugno dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00; il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 10.00 alle 13.00 e nuovamente dalle 15.00 alle 18.00. La visita guidata (obbligatoria) ha la durata di un’ora e mezza ed è prenotabile telefonando al numero +39 350.1287867 oppure scrivendo una email a info@museoguatelli.it.
Il Museo si trova a Ozzano Taro, frazione di Collecchio. È possibile arrivare in automobile da Collecchio, Fornovo di Taro (dove c’è l’uscita dell’Autostrada A15) o Parma, che dista 20 km. In treno, la stazione più vicina è quella di Ozzano Taro, poi si prosegue a piedi o con autobus n° 6 in direzione Fornovo.
Le foto contenute in questo articolo sono realizzate da Mauro Davoli e gentilmente concesse dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli. Tutti i diritti riservati.