In Italia ce ne sono 15, ma vengono tutti dall’Egitto: questi monumenti da 2000 anni raccontano il legame tra Roma e i Faraoni

Stefano Maria Meconi, 03 Ott 2024
in italia ce ne sono 15, ma vengono tutti dall'egitto: questi monumenti da 2000 anni raccontano il legame tra roma e i faraoni

Il loro nome suggerisce sin da subito la monumentalità di questi grandi elementi che arricchiscono le nostre città. Sì, al plurale, perché se pensavate che fosse solo Roma la depositaria degli obelischi in Italia, questo articolo vi farà ricredere. Il simbolo dell’architettura urbana dell’antico Egitto dei faraoni, complice la conquista operata dall’Impero sul regno del Nilo, è divenuto a sua volta uno dei simboli “diffusi” dell’Urbe, che ha più obelischi nel suo territorio di quanti ne siano rimasti in Egitto. Insomma, una sorta di rovesciamento della storia, che però non riguarda solo la capitale. Curiosi di saperne di più?

La storia degli obelischi, dalle Piramidi al Cupolone

obelisco di urbino

Il più antico obelisco di cui si abbia conoscenza venne eretto ad Eliopoli, una città oggi scomparsa e assorbita dalla megalopoli de Il Cairo, intorno al 2340 a.C. Parliamo dunque di oltre 4000 anni di storia, durante la quale evolsero le modalità costruttive, le decorazioni, ma non la funzione di questi oggetti in pietra alti decine di metri: il culto di Ra, il dio Sole. La sua rappresentazione avveniva soprattutto coprendo il culmine di un metallo riflettente, come l’oro, che doveva riflettere e amplificare i raggi del sole.

La fascinazione che i Romani subirono sin da subito per questi elementi così particolari li spinse a “trafugarli” dalle terre di origine ed innalzarli nel cuore della città eterna, che oggi ne ospita complessivamente nove. O dieci, se si conta quello che campeggia al centro di Piazza San Pietro, nel cuore della Città del Vaticano che, a conti fatti, è territorio straniero. Ma in Italia ce ne sono quindici. Gli altri, infatti, sono conservati in 4 città diverse: 1 a Firenze, 1 a Catania, 1 ad Urbino e ben due a Benevento. 

L’obelisco fiorentino, alto poco più di 6 metri, si trova nei Giardini di Boboli e proverrebbe da Assuan. Collocato inizialmente a Roma, fu trasportato a Firenze dal granduca Leopoldo nel 1788, al trasferimento dei beni dei Medici. Più incerta l’origine dell’obelisco di Catania, al centro della fontana dell’Elefante in Piazza del Duomo: pare infatti che sia solo di “foggia” egiziana, non ha geroglifici ed è sormontato da una iscrizione in memoria di Sant’Agata. Risalente al VI secolo a.C. è invece l’obelisco di Piazza del Rinascimento a Urbino, qui portato nel 1737 dal cardinale Annibale Albani e in onore di Papa Clemente XI, urbinate.

Interessante è infine la presenza, a Benevento, di due obelischi (uno integro, uno mutilo) che deriverebbero dall’impianto del tempio di Iside, costruito nel I secolo d.C. nella città romana oggi situata in Campania. 

Gli obelischi di Roma

obelischi in italia - roma, piazza navona

Agonale, Dogali, del Pantheon, Flaminio, Lateranense, Minerveo, di Villa Celimontana, del Quirinale, Solare e Vaticano. Dieci sono gli obelischi che ricadono geograficamente nel territorio di Roma, nove in Italia e uno nella Città del Vaticano. Come suggeriscono i nomi, fanno bella mostra di sé in alcuni dei luoghi più importanti della città; l’Agonale si trova al centro della Fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona, e svetta per oltre 16 metri sulla creazione di Bernini.

Quello di Dogali, dedicato alla guerra d’Eritrea, è al centro delle Terme di Diocleziano ma in origine si trovava davanti la stazione Termini; i più “bassi” sono quello di Villa Celimontana e di Piazza della Minerva, rispettivamente 2 metri e 70 e 5 metri e mezzo. Tutt’altra misura rispetto all’Obelisco Lateranense, alto più di 32 metri ma la cui croce sommitale arriva a quasi 46 metri. Realizzato nel XV secolo a.C. è il più alto al mondo, il più antico di Roma e anche uno dei meglio conservati, grazie alla felice collocazione voluta da Papa Sisto V nel 1588.

Infine, l’Obelisco Vaticano, monumento politeista nella piazza più sacra del Cristianesimo: 25,3 metri d’altezza, quasi 40 compresi croce e basamento. Trasportato a Roma da Eliopoli, rimase nello stesso posto per 1500 anni, fino al definitivo collocamento del 1586, ma si può dire che al di là di alcuni minimi lavori, sia quello che da più secoli domina su tutta l’Urbe.



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