A Genova c’è un quartiere che sembra un borgo, e la sua antica storia di pescatori rivive nei colori delle case a picco sul mare

Emanuele Desiglioli, 21 Set 2024
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Siamo a Genova, ma sembra di essere già lungo la Riviera, con le tipiche case colorate e a picco sul mare, un antico borgo di marinai oggi inglobato all’interno della città, ma che ha conservato nel tempo tutte le sue caratteristiche originali: eccoci a Boccadasse, un quartiere iconico del capoluogo ligure con una sua forte identità e una bellezza tale da renderlo “una meta nella meta” per questa splendida città di mare.

Un po’ di storia boccadassina

Il nome di Boccadasse deriverebbe proprio dalla forma dell’insenatura su cui sorge: il nome in genovese infatti, bocca d’âze, significa “bocca d’asino” e indicherebbe proprio la caratteristica sagoma della baia, dove la leggenda narra che intorno all’anno 1000, alcuni marinai spagnoli vi siano approdati per scampare a una tempesta, trovandovi riparo e stabilendovi le prime case.

Che cosa si può vedere?

Il borgo stesso rappresenta un notevole luogo di interesse dove le crêuze fanno respirare una vera e propria aria d’altri tempi in mezzo alle case alte, strette e colorate, ma degne di nota sono anche la Chiesa di Sant’Antonio in Boccadasse, realizzata nel Settecento dai marinai della zona, che si staglia sullo sfondo di Corso Italia e, poco distante, l’abbazia di San Giuliano, fondata nel 1200 dai frati francescani e formata da un convento, un piccolo chiostro e una chiesetta, l’unica superstite in ripa maris. In una simile cornice, non mancano poi le ville e i palazzi del primo Novecento, come villa Canali-Gaslini e il castello Türcke, una costruzione medievaleggiante in stile Liberty, realizzato da Gino Coppedè sul Capo di Santa Chiara da cui si apre la vista sul Golfo Paradiso, fino al Monte di Portofino.

Importanti sono anche i fondali marini del borgo, dove viene preservato un sito di interesse comunitario, per il suo particolare interesse sia naturale che geologico, e su cui si affaccia anche il piccolo borgo di Vernazzola, accanto a Boccadasse.

E si cosa si mangia?

Boccadasse è uno degli angoli più iconici di Genova, dove le strette crêuze si inerpicano fino a raggiungere la cima del Capo di Santa Chiara, da cui si gode di un panorama mozzafiato sul borgo, la scogliera e la spiaggia di Vernazzola. Lungo le strette viuzze non si può resistere alle specialità locali che si incontrano sul percorso, dalla classica focaccia genovese, ai piatti di pesce fresco del Mar Ligure, come i calamari fritti o le acciughe ripiene. Il pesto a Genova, ovviamente, non può mancare e lo potrete gustare con due formati di pasta tipici, le trofie e le trenette, anche in versione street food.

Come arrivare a Boccadasse

Il borgo si trova a ridosso della zona residenziale di Albaro ed è facilmente raggiungibile a piedi, percorrendo lo splendido lungomare di Corso Italia, una Promenade realizzata a inizio Novecento su cui si affacciano gioiellini di architettura Liberty, Art Decò e Razionalista, ma anche in auto e con i mezzi pubblici. Nel primo caso l’uscita autostradale più vicina è quella di Genova Nervi, lungo l’A12 Genova-Livorno, a circa 5 km da Boccadasse, percorrendo poi Corso Europa e giungendo al borgo lungo Via Cavallotti.

Per chi invece preferisce spostarsi in treno, le stazioni ferroviarie più comode sono quelle di Genova Brignole, da cui parte l’autobus di linea urbana 31 che raggiunge Boccadasse in 20 minuti, o la stazione di Genova Sturla da cui è possibile anche spostarsi a piedi con una passeggiata di circa 15 minuti.



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