Dai coloni francesi alle città globali: la storia del secondo paese più grande al mondo è un vero mix di natura e culture che si incontrano

dai coloni francesi alle città globali: la storia del secondo paese più grande al mondo è un vero mix di natura e culture che si incontrano
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Obiettivo del nostro viaggio in Canada è stato quello di ripercorrere la storia del paese partendo da dove sono approdati i primi coloni francesi, proseguendo lungo il corso del San Lorenzo dove si è sviluppato il paese cosiddetto moderno. Il percorso è opposto rispetto al più gettonato arrivo a Montreal o Toronto, città globalizzate che hanno in buona parte perso i caratteri distintivi delle loro origini che invece si ritrovano nelle comunità più periferiche. Tentare di vivere e capire la complessità multietnica e multi culturale del paese con un’attenzione particolare alla storia antica e recente delle popolazioni native, con un po’ di sano turismo gastronomico.

Consigli organizzativi per un viaggio in Canada

Solo un viaggio on the road ti permette di costruirti un tragitto esperienziale personalizzato sui tuoi interessi, per cui i seguenti consigli sono relativi solo agli spostamenti in auto.

  • Qualità delle strade: attenzione sotto i nostri standard in Nuova Scozia, Brunswick, Prince Edward Island. Il carburante in compenso costa il 30% in meno.
  • Auto a noleggio: può essere una spesa rilevante specie le noleggiate per 20 giorni ed oltre 3000 km come nel caso nostro. Prenotatela direttamente dal sito dell’operatore canadese (noi abbiamo preso Dollars) e non dai siti che confrontano offerte diverse, pagate molto meno. La patente italiana è sufficiente.
  • Traghetti e crociere: ad agosto può essere rischioso acquistare direttamente il biglietto all’imbarco specie se come nel nostro caso il calendario degli spostamenti è molto intenso, meglio prenotare via web.

Tappe

  • Nuova Scozia : Halifax, Cape Breton
  • New Brunswick: Moncton, Cape Hope Well, Shediac, Kouchibouguac National Park, Caraquet
  • Prince Edward Island: Victoria, Charlottetown, Cable East , Prince Edwards Island national park
  • Québec: Gaspè, Bic National Park, Tadoussac, Quebec City, Montreal.
  • Ontario: Thousand Islands National Park, Kingston, Toronto, Niagara on the lake

Il tragitto in breve

La creazione del Canada moderno a seguito della colonizzazione europea è partita dai primi avamposti commerciali costruiti dai francesi a cominciare dal 1650 lungo la baia del San Lorenzo nell’attuale Québec, e lungo le coste degli attuali Nuova Scozia, New Brunswick, Prince Edward Island e solo in seguito lungo il San Lorenzo da Montreal fino a Toronto. Colonizzazione che si è sviluppata collaborando in vari modi con le varie popolazioni native (non c’è mai stato una vera e propria guerra agli “indiani” come negli Stati Uniti). Per vedere l’evoluzione di quella storia nella cultura attuale abbiamo visitato le città, i piccoli porti di mare, le comunità della First Nation (nativi).

Viaggio in Canada: le tappe

Halifax

Mi è piaciuto: Camminare tra le vie del porto, ascoltare Dave in un pub del porto, musica irlandese suonata da un marinaio con un occhio bendato, ben rappresentava le origini dei primi coloni britannici.

Non mi è piaciuto: Citadel Hill i militari in kilt poco più che folclore (come i centurioni al Colosseo, di scozzese solo il nome), la città è stata completamente spazzata via dalla maggiore esplosione non atomica del secolo scorso (un bastimento francese che trasportava un carico di esplosivi durante la Prima guerra mondiale) per cui dell’architettura dell’800 non è rimasto nulla.

Cape Breton

Mi è piaciuto: fare trekking all’interno del Cape Breton Island national Park, le vedute sul mare dalla costa rocciosa lungo il Cabot Trail, la strada che percorre l’isola lungo la costa.

Non mi è piaciuto: comunque troppe automobili lungo il Trail ad Agosto.

Moncton

Mi è piaciuto: il museo etnografico “Acadian Museum of the University of Moncton” , Le bandiere francesi (Acadiane con una stella) fuori da tutte le case ed edifici pubblici, l’Acadie Rock festival, sentirsi come un po’ a casa tra amici come essere in un paesotto francese in cui tutti ti salutano per strada. Ammirare la Bay of Fundy seduto sulle enormi sedie rosa sopra i bastioni di Fort Beausejour lungo la strada per Moncton.

Non mi è piaciuto: Tidal Bore Moncton: è vero che la marea sale velocemente dalla Fundy Bay con un’unica onda lungo i 40 km del fiume Petiocodiac, ma quando la vedi arrivare non è altro che un ondata marrone esteticamente sgradevole.

Cape Hopewell

hopewell rocks

Mi è piaciuto: The Hopewell Rocks, le strane forme delle scogliere formate dall’erosione della riccia di origine sabbiosa da parte delle altissime maree di questa zona. Essere andato a vederle alle 8.30 della mattina prima che arrivassero orde di persone (è una delle maggiori attrazioni della zona ed il parcheggio del centro informativi è enorme. La vista della baia facendo colazione sulla terrazza del ristorante del centro informativo.

Prince Edward Island

prince edward island

Mi è piaciuto: girare in auto per l’Isola (che uno degli stati della confederazione canadese) scoprendo angoli inaspettati: da Victoria paesino di mare nel quale mangiare la solita aragosta e frutti di mare, al parco di Charlottetown (la capitale), alla riserva naturalistica con dune e spiagge deserte a ferragosto del Prince Edwards Island national park.

Shediac

Mi è piaciuto: mangiare un aragosta enorme per 20€ allo “Shediac Lobster Shop”, vicino al monumento all’aragosta (fondamentale nell’economia della città)  più grande la mondo. Fermatevi a Shediac solo per una tappa mangiare l’aragosta, non c’è niente da vedere.

Cocagne Cap e Baie de Bouctouche

Mi è piaciuto: la sequenza di piccoli paesi con spiagge selvagge, i piccoli fari in legno frequenti lungo la costa, l’ospitalita dei nostri host (Jim and Joe, i migliori, W Yle!) nel loro cottage in legno bordo spiaggia con di fronte l’Atlantico.

Kouchibouguac National Park

Il parco si trova all’interno di Mi’gma’ki, il tradizionale territorio di caccia e raccolta dei Mi’gmaq. Le prime prove archeologiche di popolazioni indigene risalgono a circa 4.000 anni fa.

Mi è piaciuto: acquistare articoli di artigianato locale “indiano” per regalarli ad amiche/colleghe al rientro ( poi completato anche con visite agli Innus e gli Hurones in Quebec), la meravigliosa riserva naturalistica marina (con spiagge e acquitrini) del parco, il trekking risalendo il corso del Kouchibouguac River.

Caraquet e Gaspè

Gaspè è dove il primo esploratore francese è attraccato nel 1524, mentre Caraquet è la capitale culturale dell’Acadia, la regione dove la comunità francese è dominante e molto legata ai tradizionali valori.

Mi è piaciuto – visitare le prime località dove i primi pionieri francesi sono attraccati. Respirare la cultura acadiana partecipando alle celebrazione del Festival Acadien, una sorta di desta ed evento annuale per quella comunità.

Bic National Park e Trois Pistoles

bic

Mi è piaciuto: le distese a perdita d’occhio di rosa selvatica (una specie di rosa canina che gli indigeni utilizzavano quale pianta curativa) sulle sponde de San Lorenzo all’interno del parco del Bic, camminare e vedere lo foche sopra gli scogli,  l’enorme escursione delle maree che genera paesaggi particolati, prendere il traghetto a Trois Pistoles per la traversata di 40 km dall’altra parte del San Lorenzo.

La baia del San Lorenzo (dove il San Lorenzo si incrocia con il fiordo di Saguennay) è uno dei posti migliori al mondo per osservare le balene che vi trovano la tonnellata grill giornaliera di cui si nutrono durante l’estate, prima di migrare verso sud ed andare a riprodursi in mari più calmi.

Noi abbiamo utilizzato un gommone presso la comunità Essipit (Etnia Innus) a qualche km da Tadoussc (troppo turistica ed affollata).

Mi è piaciuto: vedere tre specie di balene (tra cui un beluga bianco) della decina di specie diverse che assieme ad altri cetacei popolano la baia d’estate, comprenderne il comportamento.

Non mi è piaciuto: quattro gommoni che seguono una balena a 100m per vederne le evoluzioni ne fanno un evento meno wild di quanto mi aspettavo.

Quebec City

quebec

Mi è piaciuto: girare in bicicletta per il magnifico parco sulla sponda sinistra del fiume San Lorenzo,  arrivare in bici fino alle fortificazioni della cittadelle che conservano i reperti storici della battaglia che ha segnato un momento fondamentale nella storia del Canada: la vittoria del Plain of Abrams (ora Battlefield park)  dove gli inglesi sconfissero la Nouvelle France dando inizio al dominio Inglese dei territori del Quebec e poi del resto del Canada.

Camminare tra le antiche vie del porto e del centro storico sotto la pioggia.

Visitare il museo Etnografico con la storia, i drammi (nella foto bambini prelevati per legge nel 900 dalle loro famiglie di origine per essere educati con enormi sofferenze in collegi ecclesiastici per assumere forzatamente costumi di tipo europeo), e l’attuale situazione socio culturale dei popoli della First Nation (le 200 comunità dei nativi amricani che non si sono mai sottomessi a Francesi, Inglesi e che hanno un’autonomia e legislazione specifica nel Canada Moderno).

Montreal

Di una città più che la modernità globalizzata e molto simile dappertutto, mi interessano la storia, l’arte, gli spazi aperti per questo nelle due giornate di Montreal abbiamo visto principalmente la Old Montreal, il grande parco sulla collina che sovrasta la citta (Mont Royal), il Cirque du Soleil (nato a Montreal negli anni 90) ed il Musée des beaux-arts.

Mi è piaciuto: comprare la frutta fresca e la marmellata direttamente dai farmers al mercato del mercato generale Jan Talon,  scendere da Mont Royal vedendo la città dall’alto con il magnifico skyline notturno della città, godere del fantasmagorico spettacolo del Cirque du Soleil al porto vecchio dove è nato, vedere la Musèe des beaux-asts un grattacielo con l’effige enorme di Lonard Coen (uno dei montrealesi più conosciuti al mondo).

Kingston e Thousand Islands National Park

Nel trasferimento da Montreal verso Toronto visita all’incredibile arcipelago d’acqua dolce (sempre sul fiume San Lorenzo) formato da 1800 isole e che per circa 100km funge da confine tra Canada e Stati uniti. Kinston che già si affaccia sul lago Ontario è al suo confine Ovest.

Mi è piaciuto: la crociera di mezza giornata all’interno del parco, l’atmosfera molto british di Kinstone, aver alloggiato vicino alle norme campus “Vittoriano” della Queens University integrato nella città.

Non mi è piaciuto: la maggior parte delle isole del Thousand Islands sono state vendute alla gente più ricca di Canada e Stati uniti e trasformate in lussuose case per le vacanze.

Toronto

La più grande città canadese, una metropoli come tante, è rimasto poco o niente della sua storia e della sua identità, skyline con molti grattacieli, se ti svegli ed esci di casa potresti pensare di essere ad Atlanta o Chicago, poco cambia.

Mi è piaciuto: girare in bicicletta trai i grattacieli (piste ciclabili e noleggio diffuso ben organizzati, è una città a misura di bici); pranzare nel Distillery District (l’unica area che ha preservato l’architettura di fine ottocento).

Niagara Falls

niagara

Non andateci dopo le 9 del mattino, c’è davvero troppa gente.

Mi è piaciuto: alloggiare a un km dalle cascate così da poterci andare a piedi la mattina presto; vedere il salto dell’acqua da sotto le cascate. Il concerto dei Alberta Advantage (uno dei miei gruppi musicali preferiti) all’interno di una delle tenute vitivinicole della zona dove risiedono molti discendenti di emigranti veneti del secolo scorso.

Non mi è piaciuto: la folla immane che si è accumulata alle Niagara Falls dopo le 9 della mattina.

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the frontenac castle in old quebec city in the beautiful autumn season

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