Se sogni anche tu di diventare un nomade digitale, ti consigliamo tre luoghi dove trasferirti e vivere per un po’

Marianna Di Pilla, 18 Set 2024
se sogni anche tu di diventare un nomade digitale, ti consigliamo tre luoghi dove trasferirti e vivere per un po’

Cosa significa lavorare da remoto conducendo uno stile di vita nomade? Scoprilo nel podcast di Loquis Location Independent, che ti racconta i luoghi del mondo scelti dai digital nomad

Si sente sempre più spesso parlare di una nuova modalità di turismo che trasforma il viaggio in un momento di approfondimento e conoscenza dei luoghi che si esplorano e con cui si inizia ad avere una connessione profonda.

Quando questo accade, il viaggiatore potrebbe scegliere di rimanere più a lungo nel posto che visita, trasformandolo nella sua nuova casa dove abitare (e lavorare).

È proprio questo lo stile di vita scelto dai protagonisti di Location Independent, il podcast di Loquis che ti porterà alla scoperta dei digital nomad. Damiano Crognali ti condurrà alla scoperta di un nuovo modo di fare turismo, eleggendo come casa i luoghi che si visitano, e confrontandosi di continuo con nuove culture e persone.

Potrai scoprire tutto questo attraverso la voce di scrittrici, giornalisti, imprenditori, psicoterapeute e content creator, che vivono e lavorano in giro per il mondo.

Se è questo lo stile di vita che ti si addice, ecco tre località che potranno diventare il posto in cui lavorare per qualche mese, e consigli per provare a sentirti subito a casa.

Siviglia e il flamenco

siviglia

Siviglia è una città vibrante di vita, famosa per la sua architettura moresca, la ricca storia e soprattutto per una delle espressioni culturali più autentiche della Spagna: il flamenco. Nella bellissima cittadina andalusa, il flamenco è profondamente radicato con tutto il suo portato di passione, intensità e bellezza.

Il flamenco è un genere musicale e di danza che nasce proprio in Andalusia, calda regione nel sud della Spagna. La sua storia è intrecciata con quella di diverse culture che hanno influenzato la regione, tra cui quella gitana, araba, ebraica e cristiana. Il flamenco sì è poi evoluto nel tempo, diventando una delle forme artistiche più conosciute e apprezzate a livello internazionale.

Qui la tradizione è ancora viva e vitale, evidente tanto per strada quanto nei tablaos, piccoli locali dedicati al flamenco. Il flamenco a Siviglia non è solo spettacolo ma rappresenta anche un’attività culturale costante nella vita quotidiana dei sivigliani.

Visitare i tablaos consente di percepire l’importanza delle tradizioni e della città e di immergersi nella sua anima. Abbiamo quindi selezionato alcuni tablaos dove andare per sentirsi un abitante di Siviglia in piena regola.

Uno dei più rinomati di Siviglia è di sicuro El Arenal. I suoi spettacoli sono conosciuti per l’energia e la passione che trasmettono, con artisti di grande talento che si esibiscono ogni sera.

El Patio Sevillano, vicino alla Torre del Oro, è un altro storico tablao dove assistere a spettacoli di flamenco in un ambiente elegante e autentico.

La Casa de la Memoria, tablao ricavato all’interno di una casa storica nel quartiere di Santa Cruz, regala invece al pubblico esibizioni di flamenco più intime e tradizionali.

Anche entrare a far parte delle Peñas Flamencas può essere un’ottima idea per fare amicizia a Siviglia e per viverla non come un turista ma come un local. Le peñas flamencas sono associazioni culturali dove gli appassionati di flamenco si riuniscono per ascoltare musica, ballare e discutere di questa forma d’arte.

Lecce da vivere e scoprire

duomo di lecce

Lecce è conosciuta per la sua straordinaria architettura barocca che la rende una delle città più affascinanti del Salento e di tutta la Puglia.

Ti diamo qualche consiglio per entrare in contatto con chi vive la città quotidianamente.

Inizia la giornata con il particolare caffè leccese, preparato versando l’espresso bollente in un bicchiere con ghiaccio e latte di mandorla. È la bevanda perfetta per affrontare il caldo salentino, e per questo è molto amata soprattutto durante i mesi estivi. Meglio ancora se lo gusti in una delle storiche caffetterie della città, come Caffè Alvino in Piazza Sant’Oronzo.

Passeggia senza fretta tra i vicoli del centro storico. Lecce è una città da esplorare a piedi, e il modo migliore per farlo è proprio perdersi tra i suoi stretti vicoli. Lontano dalle principali attrazioni turistiche, avrai modo di scoprire angoli nascosti, cortili segreti e botteghe artigiane.

Mentre cammini, non dimenticare di alzare lo sguardo per ammirare i dettagli dei palazzi barocchi, i balconi in ferro battuto e le facciate delle chiese meno conosciute. Uno dei quartieri che ti consigliamo da esplorare è Rudiae, a pochi passi dal centro, dove puoi trovare un’atmosfera più rilassata e meno turistica.

A rendere famosa la città è anche la pietra leccese, una pietra calcarea morbida e facile da lavorare, e che viene utilizzata per creare le intricate sculture barocche che decorano la città.      

La cucina salentina è un’esplosione di sapori autentici, un incontro tra la tradizione contadina e i prodotti freschi del territorio. Per mangiare come un local, evita i ristoranti turistici e cerca le osterie e le trattorie frequentate dai leccesi dove assaggiare ciceri e tria, sagne ‘ncannulate e rustici leccesi.

Vivere Lecce da local significa anche conoscerne i suoi dintorni. Prenditi una giornata per esplorare le splendide spiagge del Salento, e se preferisci rimanere nell’entroterra visita i piccoli borghi storici intorno a Lecce, come Maglie, Nardò e Galatina, dove puoi scoprire altre meraviglie architettoniche e gustare ottimi piatti del territorio, a base di pesce e non solo.

Per immergerti completamente nella cultura leccese, cerca infine di partecipare a una delle tante feste tradizionali. Prima tra tutte la Festa di Sant’Oronzo, il patrono della città, che si celebra dal 23 al 27 agosto.

Thailandia, tutte le emozioni della Sud Est asiatico

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Scopri la Thailandia oltre i percorsi turistici, immergendoti nella vita quotidiana, nelle tradizioni e nei luoghi conosciuti solo da chi ci vive. Sarà facile innamorarsi di questo paese e sentirsi da subito a casa.

Provare la cucina locale è uno dei modi migliori per conoscere un luogo. Inizia quindi la giornata con una colazione  street. In Thailandia la colazione è spesso un pasto veloce e semplice, consumato per strada o in uno dei numerosi mercati. Il Mercato di Or Tor Kor a Bangkok, ad esempio, è rinomato per la qualità dei suoi prodotti e offre una varietà di colazioni locali. Invece di cercare una colazione occidentale, inizia la tua giornata con un Jok, una sorta di porridge di riso spesso servito con uova in camicia, zenzero fresco e coriandolo. Se preferisci i sapori dolci, invece, prova il patongo, una sorta di ciambella fritta, croccante e soffice, solitamente accompagnata da una tazza di caffè thailandese.

Ricorda che in Thailandia la religione gioca un ruolo fondamentale nella vita quotidiana. Mostra rispetto per il Buddha e per i templi. Quando entri in un tempio (come il Wat Suthat e il Wat Pho, due dei più importanti da visitare nella capitale Bangkok) ricorda di coprire spalle e ginocchia, e di toglierti le scarpe prima di entrare.

Anche i mercati fluviali giocano un ruolo fondamentale: anche se molti di questi sono ormai attrazioni turistiche, puoi ancora trovarne di autentici come quello di Taling Chan vicino a Bangkok. Nonostante la popolarità, mantiene un’atmosfera autentica. Qui puoi acquistare frutta fresca e dolci tradizionali galleggiando sull’acqua, oppure assaporare piatti di pesce appena cucinati sulle barche.

Un altro mercato imperdibile è quello di Amphawa, situato a circa un’ora e mezza da Bangkok, famoso per le sue specialità di pesce e per le romantiche passeggiate lungo il fiume al tramonto.

La cucina thailandese è un viaggio di sapori: la vera esperienza si vive per strada, dove il cibo è economico, fresco e incredibilmente vario. Alcuni piatti da non perdere?

  • Som Tum: Insalata di papaya verde, croccante, piccante e rinfrescante.
  • Pad Kra Pao: Riso con carne (solitamente pollo o maiale) saltata con basilico sacro, aglio e peperoncino, servita con un uovo fritto.
  • Moo Ping: Spiedini di maiale marinato, grigliati su carbone e serviti con riso glutinoso.
  • Khanom Krok: Piccoli dolcetti al cocco, croccanti fuori e morbidi dentro, perfetti per uno spuntino dolce.

Occhio che lo street food in Thailandia è una cosa molto seria.

A Bangkok, il quartiere di Soi 38 è famoso per la sua vasta selezione di cibo di strada, e rappresenta un vero paradiso per gli amanti della cucina thailandese. Cerca inoltre di cenare come fa la gente del posto: tardi e in buona compagnia.

Un soggiorno in Thailandia non è completo senza un massaggio thailandese. I centri benessere di lusso sono molto popolari tra i turisti, è per questo che ti consigliamo di rivolgerti alle piccole spa locali, spesso gestite da famiglie, dove puoi godere di un massaggio tradizionale a prezzi molto ragionevoli.

Non puoi lasciare la Thailandia senza aver imparato qualche parola di thai. Dimostrare rispetto per la cultura locale attraverso la lingua è sempre apprezzato. Anche un semplice “Sawasdee” (ciao) o “Khop Khun” (grazie) può fare una grande differenza nel modo in cui si viene accolti.



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