Una città in bilico tra tradizione e innovazione: è la capitale da 22 milioni di abitanti dove ogni esperienza è da record
Grazie a un viaggio di lavoro abbiamo avuto la possibilità di visitare Pechino/Beijing, un’esperienza stupenda che ci ha permesso di conoscere una cultura e una città eccezionale, la strabiliante capitale della Cina e una delle più grandi città al mondo.
Indice dei contenuti
Diario di viaggio a Pechino
1° giorno – Summer Temple, Piazza Tienanmen
Piazza Tienanmen
Partenza da Milano via Francoforte, arrivo la mattina seguente a Pechino. Sbrigate le formalità doganali e arrivati in hotel, dopo un po’ di riposo decidiamo di iniziare la nostra visita con il Summer Temple, il più lontano dalla città. Lo raggiungiamo per comodità in taxi con 200 yuen (alloggiamo vicino all’aeroporto). Fermata metropolitana 4 – Beigongmen. Il tempio vale veramente la pena di essere visto, con il suo immenso lago artificiale, i suoi differenti templi interni tutti decorati con colori eccezionali. Prendo coraggio e assaggio una loro salsiccia su stecco come un gelato. Un po’ agrodolce ma buona.
All’uscita dal tempio troviamo un angolo dove è indicata la scritta “did you get lost?”, ci avviciniamo e un gruppo di ragazze e ragazzi volontari ci danno le indicazioni per raggiungere la fermata del metro più vicina; con la metro 4 – scendiamo alla fermata Xidan – in ca 15 minuti a piedi, raggiungiamo Piazza Tienanmen, per una visione d’insieme dall’esterno. Una piazza immensa. Vi consiglio di scaricate la mappa della metro prima di partire, difficile da trovare qui, grazie a quella potrete spostarvi ovunque a prezzi veramente irrisori. Noi abbiamo acquistato ogni volta il singolo biglietto mostrando la cartina che aveva anche il nome della stazione in cinese (importantissimo). Altra cosa importante, tenete sempre il nome del vostro hotel scritto anche in cinese, così come gli eventuali luoghi che volete raggiungere. L’inglese non è così diffuso come si potrebbe pensare.
2° giorno – Silk Street market
Il Silk Market
Prima cosa prenotiamo la visita per la Città Proibita alla reception dell’hotel per il martedì mattina, altrimenti dovremmo presentarci presto per acquistare il biglietto direttamente all’ingresso. Lunedì è giorno di chiusura! Per acquistare il biglietto e per entrare alla città proibita dovrete esibire il passaporto (ingresso 60 yuen). Oggi purtroppo piove e nel pomeriggio riusciamo a raggiungere il Silk Market, il mercato del fake, metro 1 fermata Yonganli, poi seguite i cartelli per il Silk Market (uscita A) in Xiushui Street.
Qui tutto è falso, 8 piani suddivisi in base alla merce in vendita e potete fare veri affari, l’importante è non stancarsi di contrattare. Potete arrivare a pagare fino al 60-70% in meno rispetto al prezzo in etichetta. È un divertimento che se si ha tempo, vale la pena provare. Ricordatevi solo che il venditore quando avrà raggiunto il prezzo minimo che può applicare non scenderà di più e piuttosto non venderà la merce.
3° giorno – Città Proibita di Pechino
Uno dei complessi della Città Proibita di Pechino
Visita alla città imperiale, la raggiungiamo con la metro 2, fermata Qianmen, superiamo tutti i controlli per entrare in Piazza Tienanmen: attenzione ai varchi d’entrata perché alcuni sono riservati ai gruppi, altri ai visitatori individuali. Dall’hotel, che è in aeroporto, all’uscita del metro impieghiamo quasi un’ora, più un altra mezz’ora per raggiungere l’entrata. La gente è veramente tantissima. Sconsiglio di raggiungere la piazza in taxi, perché il traffico in città è congestionato. Per chi ha i biglietti prepagati, entrate fino all’ultimo ingresso, appena prima del controllo passaporti e borse, a sinistra c’è uno sportello con indicato Invoices, accanto c’è l’ufficio che rilascia i ticket già prenotati. Portate il passaporto perchè è con quello che riconoscono la prenotazione.
La visita può durare da un’ora e mezza a quattro ore, dipende da quanto vi fermate ad ogni palazzo, visitabile solo all’estero e con alcune aperture per vedere le decorazioni o parte di arredamento interno. La gente è tantissima ma la visita è emozionante. Usciti dalla città proibita ci lanciamo in un giro con risciò degli hutong intorno alla città proibita. Diciamo un esperienza da fare, contrattando ovviamente il prezzo proposto, noi abbiamo pagato quasi metà del prezzo per persona, ma in tre (100 yuen in tre invece di 180 yuan a persona).
Da qui torniamo all’uscita della città proibita e entriamo a Jing-Shan, saliamo fino alla cima della collina da dove si gode una vista stupenda sulla città proibita e sulla città di Pechino. Usciti dal parco abbiamo ancora la forza di continuare la nostra visita nonostante il caldo e raggiungiamo la stazione metro di Dongsi metro 5 per dirigerci al Heaven Temple, uscita stazione Tiantandongmen (acquistate il biglietto completo per visitare tutti i templi). Il tempio della Preghiera per un Buon Raccolto è spettacolare, di un armonia unica. Anche questo tempio è immenso ma vale la visita, solo per la ricchezza e i colori dei decori. Dopo questo rientriamo in hotel, stanchi ma con negli occhi la magnificenza dei palazzi visitati.
4° giorno – Grande Muraglia
Una volta finito il nostro lavoro sabato pomeriggio riusciamo a organizzare la visita alla Grande Muraglia. Contrattiamo con il tassista per 600 yuen andata e ritorno dall’ingresso di Mutyanyu, una degli ingressi meno caotici. In ogni caso al pomeriggio ci troviamo soli a passeggiare lungo la muraglia. Saliamo con la cabinovia e ci troviamo nella muraglia, la vista è spettacolare e spazia per tutta la valle, mostrando la grandezza dell’opera. Camminiamo per quasi due ore, sotto il sole caldo (ricordatevi di portare acqua con voi, anche se lungo la muraglia si trovano vari punti in cui vendono bibite). Una visita che emoziona.
Purtroppo il nostro hotel era in aeroporto, quindi un po’ scomodo per chi viene a Beijing solo per turismo; meglio trovare un hotel più vicino al centro, magari in un hutong. Per quanto riguarda il cibo, provate l’oca alla pechinese, piatto tipico della città e la hot pot: una pentola con un brodo a scelta in cui cuocerete direttamente al tavolo carne e verdure. Il cibo è comunque molto buono e differente rispetto a quello a cui siamo abituati nei ristoranti cinesi italiani, anche il più difficile potrà trovare qualcosa che possa piacere.
Le carte di credito sono accettate quasi ovunque, eccetto per le entrate alle attrazioni, per i biglietti della metro, per cui conviene cambiare (non cambiate all’aeroporto, se non un minino se necessario, perché il cambio è molto sfavorevole); poi perdetevi ad ammirare questa bella città.