I fashionisti non aspettano altro: a settembre c’è l’appuntamento perfetto per scoprire il lato “esclusivo” della città
Settembre è il mese in cui Milano si trasforma nel palcoscenico per eccellenza a favore di chi vuol viversi il lato più esclusivo della città. Tra eventi di alta moda, sfilate e party esclusivi, i fashionisti di tutto il mondo non vedono l’ora di partecipare a uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. La Milano Fashion Week, che si svolgerà dal 17 al 23 settembre 2024, è l’occasione migliore per dare un’occhiata alle nuove tendenze e per farsi un sorso di eleganti, sfrenati e bizzarri sogni di lusso, che solo Milano (e altre 3 location al mondo) possono offrire.
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Fashion Week di Milano: quando ci sarà, chi partecipa, chi manca all’appello
La Milano Fashion Week di settembre 2024 si svolgerà dal 17 al 23: per ovviare al fatto che ci sarà qualche assenza importante (che richiederà agli addetti ai lavori di spostarsi, senza dubbio) e per ovviare pure alla sempre più frenetica vita nella city, durerà un giorno in più rispetto alle edizioni precedenti. L’ultimo giorno sarà digitale, interamente. In totale ci saranno 61 sfilate, di cui 3 online (escluse eventuali smentite). Presentazioni di designer, in showroom e statiche, il meglio del meglio di quest’anno.
Parliamo brevemente di chi c’è e chi non c’è, però. L’evento vedrà la partecipazione di tante solite icone della moda come Fendi, Max Mara, Prada, Gucci, Versace, Bottega Veneta, Ferragamo e Dolce & Gabbana. Però mancheranno nomi di peso, principalmente Giorgio Armani (che ha deciso di sfilare a New York) e Tom Ford (che aspetta un nuovo direttore creativo). Mancano anche altri nomi, come Blumarine e MSGM, ma non mancano nuove proposte come Chiccomao, Federico Cina, e il supporto (by Dolce & Gabbana) alla giovane stilista Susan Fang. Il calendario ha subito (ma potrebbe ulteriormente subire) modifiche importanti. Ad ogni modo, si aprirà col Fashion Hub al Palazzo Giureconsulti, per poi seguire la sfilata di Fendi.
Cosa non manca? Il gossip fresco fresco, ancora caldo. Maria Rosaria Boccia, il caso
Mentre la Milano Fashion Week si prepara a sfoggiare il meglio di sé, le controversie hanno deciso di non farsi attendere minimamente. Un’inattesa controversia ha acceso i riflettori su una influencer di nome Maria Rosaria Boccia, attiva soprattutto sui social, salita sul palco della cronaca per aver dichiarato la sua nomina di consigliera per i Grandi Eventi da Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, ed essersi definita presidente di Fashion Week Milano Moda.
Cose che, in tempo zero, hanno creato subito reazioni a livello prima amministrativo e poi politico. Questo perché la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), che da sempre organizza la Milano Fashion Week, ha preso le distanze da Boccia con una dichiarazione ufficiale. Hanno chiarito subito, dicendo di non avere alcun tipo di legame o rapporto con lei o con l’organizzazione da lei citata. La CNMI sottolinea difatti come il marchio “Milano Fashion Week” è di loro esclusiva proprietà, e hanno il diritto di intraprendere azioni per proteggere il proprio brand da eventuali usi impropri.
Il tutto, ovviamente, non si è limitato a ciò. Boccia aveva già messo sui social una serie di post e foto (e storie in evidenza sull’argomento) che la ritraggono in compagnia di varie personalità politiche, tra cui lo stesso ministro Sangiuliano. Una confusione che ha poi portato a interrogazioni parlamentari da parte dei membri dell’opposizione che han chiesto chiarimenti formali al Ministro riguardo la nomina di Boccia che, sui social, si difende creando post e storie in evidenza definendoli fake news. Sono stati sollevati dubbi sulla trasparenza del processo di nomina e sulla reale esperienza professionale di Boccia nel settore degli eventi, parallelamente alle sue risposte alle accuse da parte di alcune testate giornalistiche che sono state coinvolte, con dichiarazioni esistenti e inesistenti, tant’è che il caso è stato ribattezzato il giallo dell’estate.
La Milano Fashion Week in breve
Milano Fashion Week, Milano PE / Shutterstock.com
Nata nel ’58 e diventata fra gli eventi più importanti nel calendario internazionale, la settimana della moda milanese è cresciuta esponenzialmente, da una serie di sfilate a un evento globale che promuove il Made in Italy e attira stilisti, compratori, celebrità e media da tutto il mondo. È dagli anni ’70 che Milano ha cominciato a distinguersi come capitale del prêt-à-porter grazie a Giorgio Armani e Gianni Versace, ridefinendo l’eleganza italiana, creando l’ascesa del Made in Italy. Gli anni ’90 sono stati il periodo d’oro portando le sfilate ad essere spettacoli, e siamo stati leader grazie a marchi che conosciamo tutti molto bene (Prada, Dolce & Gabbana, Gucci). Non si è mai fermata, se non parzialmente (e neanche troppo, se non nel modo classico) con la pandemia del 2020, portando a reinventarsi e adattarsi con le piattaforme online. E pensare che Milano la criticano così tanto.