Un viaggio da sogno dove inverno ed estate si incontrano: ecco l’arcipelago più bello dell’Oceano Indiano

Dieci giorni tra il nord e il sud dell'isola, on the road.
Scritto da: FedericaG86
un viaggio da sogno dove inverno ed estate si incontrano: ecco l'arcipelago più bello dell'oceano indiano
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Ciao! Siamo Federica, Giovanni e la nostra piccola Anita e questo è il racconto del nostro viaggio fai-da-te nell’incantevole isola di Mauritius.

Il viaggio ha avuto luogo dal 3 al 13 agosto, che corrisponde all’inverno mauriziano: il sole sorge alle 6:30 circa e tramonta alle 18-18:30. Durante il giorno le temperature sono intorno ai 25-26 °C, mentre la sera scendono intorno ai 20 °C e occorrono giacca o felpa e pantaloni lunghi. La temperatura dell’acqua è piuttosto fresca, ma assolutamente adatta per fare tanti, tantissimi bagni.

Dieci mesi prima della partenza (ottobre 2023) ho prenotato i voli con Emirates, partenza da Bologna e scalo a Dubai. Abbiamo poi fatto il passaporto; due mesi prima della partenza abbiamo prenotato la macchina a noleggio, stipulato un’assicurazione sanitaria che ci coprisse per tutta la durata del soggiorno e chiamato la Farnesina per sapere se ci fossero vaccinazioni obbligatorie da fare (la risposta è NO, fortunatamente!). Ho inoltre prenotato una scheda SIM locale EMTEL che ho poi ritirato in aeroporto subito prima di uscire, di fronte agli uffici di cambio. EMTEL offre un pacchetto turistico con GB, chiamate ed SMS, indispensabile se si viaggia on the road, per le indicazioni stradali, comunicare con l’Italia e prenotare i ristoranti.

Prima della partenza è necessario compilare un modulo (Health Mauritius All in One) che rappresenta una sorta di un’autocertificazione sanitaria che va compilata per ogni passeggero, stampata e consegnata alle autorità aeroportuali subito dopo il controllo passaporti. Il modulo è reperibile sul sito del Governo mauritiano a questo link.

Ora veniamo al racconto del viaggio vero e proprio.

Diario di viaggio alle Mauritius

Volo Bologna – Mauritius del 3 agosto ore 15:35 con scalo a Dubai e arrivo alle 09:10

1° giorno – Port Louis

Siamo atterrati a Mauritius, abbiamo effettuato il controllo passaporti e consegnato l’autocertificazione sanitaria. Poi abbiamo ritirato la macchina a noleggio (prenotata con discovery cars all’agenzia CARWIZ) e ci siamo diretti verso la nostra prima Guest House, VILLA Anakao https://www.mauritius.villa-anakao.com/, una meravigliosa villa coloniale alle porte di Port Louis. Qui abbiamo soggiornato tre notti. 

Abbiamo dedicato il pomeriggio alla visita dell’orto botanico di Pamplemousse e la sera siamo andati a cena nel complesso Le Caudan Waterfront a Port Louis: la capitale non offre grandi attrattive e la sera è meglio non avventurarsi nelle viette del centro. Le Caudan è un complesso di negozi e ristoranti sul porticciolo, che offre sia ristoranti veri e propri che fast food (N.B.: i negozi e tutte le attrazioni a Mauritius chiudono alle 17, quindi niente passeggiate né shopping serale!!).

2° giorno – Trou aux Biches

Il secondo giorno lo abbiamo dedicato alle spiagge del nord-ovest. Siamo partiti dalla bellissima Trou aux Biches, dove si può tranquillamente stendere i teli mare di fronte ai lettini del resort del gruppo Beachcomber: a Mauritius i resort di lusso sorgono lungo le spiagge più belle, ma tali spiagge restano a tutti gli effetti spiagge libere quindi sono accessibili da chiunque, basta avere il buon senso di non stendersi sui lettini dei resort né di gironzolare all’interno degli stessi. A Trou aux Biches c’è un parcheggio pubblico con tre-quattro casottini che vendono street food e frutta e ci sono i beach boys Che offrono escursioni a poche miglia dalla costa per nuotare con le tartarughe. Noi abbiamo fatto l’escursione proposta da uno dei beach boys che stazionano vicino al parcheggio (30€ totali per tutti e tre), poiché meno costosa rispetto a quella proposta dai beach boys che si trovano sulla battigia a ridosso del resort. Un’esperienza magica.

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Da Trou aux Biches ci siamo spostati a nord verso la spiaggia di Peréybere e poi da qui siamo arrivati fino a Cap Malheureux per ammirare la suggestiva chiesetta rossa e il panorama alle sue spalle. Rientro in hotel e cena in uno dei locali sul porto, al Caudan Waterfront.

3° giorno – Île aux Cerfs

Il terzo giorno lo abbiamo dedicato all’escursione in catamarano all’Île aux Cerfs: questa escursione l’avevo prenotata dall’Italia prima della partenza, sul sito Get Your Guide, per una spesa totale di 150€. 

Abbiamo raggiunto in macchina il porticciolo di Trou d’Eau Douce, dove ad attenderci c’era l’equipaggio del catamarano che ci ha portati prima in mare aperto a fare snorkelling, poi abbiamo risalito un fiume e siamo andati a vedere delle cascate circondate da alberi sulle fronde dei quali c’erano un gruppo di macachi, infine abbiamo raggiunto l’Ile aux Cerfs dove abbiamo sostato un paio d’ore per fare il bagno e prendere il sole. Dimenticavo, sul catamarano ci è stato offerto un ottimo pranzo a base di carne e pesce alla griglia, riso e insalata… A cena siamo rientrati in albergo, dove abbiamo cenato in giardino a bordo piscina, godendoci un gruppo che suonava dal vivo.

4° giorno – La Gaulette

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Dopo aver effettuato il check out, abbiamo lasciato Villa Anakao alla volta del sud dell’isola, non prima però di aver effettuato una sosta ad Eureka, splendida magione coloniale interamente visitabile. Oggi è una table d’hotes e offre gustosi piatti. Eureka regala anche una piacevole sorpresa… In fondo al giardino, un sentiero tra le canne conduce in mezzo alla vegetazione lussureggiante fino a una serie di belle cascate! Una piacevole passeggiata di 10-15 minuti! 

Oltre ad Eureka c’è anche lo Chateau Labordonnaise non distante, da poter visitare e ammirare.  Lasciata Eureka, ci siamo diretti a La Gaulette, placido villaggio di pescatori e surfisti sulla costa sud-occidentale.

A La Gaulette abbiamo soggiornato cinque notti all’Happy Days Guest House, che ha una vista indimenticabile sulla baia sottostante e sul promontorio di Le Morne.

A pochi passi da questa guest house c’è Villa Seewoo, che non compare su Booking e quindi è difficilmente scovabile, ma merita sicuramente un soggiorno poiché è a dir poco stupenda, da lasciare senza fiato.

Dopo aver effettuato il check in, ci siamo diretti subito alla bellissima spiaggia pubblica di Le Morne, indubbiamente la più bella di quelle viste a Mauritius, la tipica spiaggia da cartolina con palme, acqua cristallina e resort da sogno di fronte al quale stendere gli asciugamani e sognare a occhi aperti.

La sera, su consiglio della proprietaria della guest house, siamo andati a cena da Gregory’s Secret Place per un’eccellente cena di pesce. 

5° giorno – Le Morne

L’indomani siamo ritornati nella spiaggia di Le Morne ma dall’altra parte dello sperone roccioso, per fare snorkelling all’altro capo del resort. Ci siamo fermati a pranzo da Emba Filao, un locale sulla spiaggia che propone ottimi piatti e spuntini a un prezzo basso. Al pomeriggio siamo andati alle Black River Gorges, l’ultima foresta endemica rimasta a Mauritius, dov’è possibile scegliere tra diversi percorsi escursionistici, tra uccelli rari e colorati, scimmie, volpi rosse e vegetazione rigogliosa. 

La sera siamo andati a cena da Wapalapam, un bel locale di fronte all’ingresso dei resort sulla spiaggia.

6° giorno – Chamarel

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Il quinto giorno lo abbiamo dedicato alla visita di Chamarel, con la Terra dei Sette Colori, la cascata e la visita alla caratteristica Roumerie, dove ci siamo fermati anche a pranzo e siamo rimasti entusiasti sia della visita con degustazione di 8 varietà di rhum che dell’ottimo pranzo. Al pomeriggio siamo tornati in spiaggia per goderci un paio d’ore di sole e un tramonto sensazionale. La sera abbiamo cenato da una rivelazione! Cucina tipica creola e pesce che più fresco non si può! Il ristorante è spartano, ricavato in una sorta di rimessaggio, con tavoli all’aperto e tendoni tra gli alberi.

7° giorno – Grand Rivière Noire

Il settimo giorno siamo partiti all’alba dalla guest house per recarci a 10km, a Grand Rivière Noire, dove ad attenderci c’era un motoscafo che ci ha portati a fare l’escursione (anche questa prenotata da casa prima di partire) per vedere balene e delfini. Abbiamo visto un capodoglio e abbiamo nuotato con un branco di delfini. Esperienza indimenticabile, da pelle d’oca! A mezzogiorno siamo rientrati nel porticciolo e ci siamo recati a pranzo da Domaine Anna, bel ristorante con pagode e un laghetto pieno di carpe. Dopo pranzo ci siamo goduti la spiaggia Flic and Flac e poi siamo tornati a Là Gaulette fermandoci per cena da Enso.

8° giorno – St. Felix e Grand Bassin

La mattina siamo andati a fare snorkelling nella spiaggia pubblica di St. Felix, con una quantità di pesci di varietà e colori incredibili. Al pomeriggio siamo andati al Grand Bassin, lago sacro della religione Indu con statue e templi e, per concludere, siamo andati a vedere le cascate Alexandra Falls, accompagnati lungo il tragitto da quattro simpatiche scimmiette che ci osservavano dal folto degli alberi.

9° giorno – Mahebourg

Dopo aver fatto il check out, ci siamo recati a Mahebourg, sulla costa est, per visitare la fabbrica di biscotti di Manioca e il pittoresco mercato cittadino del lunedì. A pranzo siamo andati nel fantastico La Falaise Rouge (con vista sensazionale sulla baia e cucina ancora migliore!) e al pomeriggio siamo andati a Blue Bay per fare snorkelling all’interno del parco marino, partendo direttamente dalla spiaggia. Al tramonto abbiamo approfittato delle docce pubbliche (presenti, come i bagni e i baracchini di street food su ogni spiaggia pubblica) per fare una rapida doccia prima di recarci in aeroporto per il volo di ritorno, alle 21:50.

Conclusioni e consigli sulle Isole Mauritius

Mauritius è un’isola incantevole, un caleidoscopio di colori, profumi, sensazioni diverse. Dalle spiagge da sogno ai piccoli villaggi fuori dai circuiti turistici, dov’è possibile apprezzare la vera vita di questo popolo ospitale e culturalmente variegato, ogni esperienza vi regalerà splendide emozioni. Ce n’è per tutti i gusti, dalla vita da spiaggia alle escursioni in montagna, ai parchi zoologici alle piantagioni di canna da zucchero, banane, vaniglia, caffè e manioca a perdita d’occhio.

La carta di credito è accettata ovunque, per le piccole spese consiglio di cambiare all’arrivo in aeroporto una piccola somma (150-200€) così da avere la moneta locale a portata di mano nel caso di piccoli acquisti nei mercatini.

La cucina spazia dalle ricette creole a quelle indiane, francesi e cinesi. Ma anche italiana e internazionale. Pesce e carne di cervo e cinghiale la fanno da padroni, insieme a frutta esotica e dal sapore incredibile.

Con il meteo siamo stati molto fortunati, dal momento che ha piovuto un paio d’ore solo il penultimo giorno, una pioggerellina leggera durante gli spostamenti in macchina.

La presa della corrente è quella inglese, quindi triangolare.

Grazie per averci letto e buone vacanze a tutti!

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