La capitale dei 3 imperi è la “piccola Roma” del nord Italia: tra mosaici e tombe “poetiche” ecco perché visitarla ad ogni costo

Stefano Maria Meconi, 26 Ago 2024
la capitale dei 3 imperi è la piccola roma del nord italia: tra mosaici e tombe poetiche ecco perché visitarla ad ogni costo
Ascolta i podcast
 

Ravenna è una città meno famosa rispetto alle altre località italiane più blasonate, ma le attrazione che offre sono, a ragion veduta, inserite nella lista dei patrimoni dell’Umanità UNESCO. Lei è, infatti, l’unica città italiana ad essere stata per 3 volte capitale: dell’Impero romano d’Occidente, negli ultimi settant’anni prima della sua caduta, per mezzo secolo del regno degli Ostrogoti, e ancora per due secoli dell’Esarcato bizantino. Ruoli che l’hanno arricchita di una quantità colossale di monumenti, magnifici, bellissimi, che raccontano la storia dell’Italia e non solo. E che, da soli, valgono il viaggio. Partiamo?

Diario di viaggio a Ravenna

Il nostro tour attraverso i mosaici dell’ex capitale dell’Impero Bizantino inizierà dalla Basilica di San Vitale e dal sublime mausoleo di Galla Placidia. È possibile dotarsi del biglietto cumulativo che per 10,50 euro permette l’accesso a 5 monumenti: Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano, Museo Arcivescovile, Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia. Per Galla Placidia e Battistero Neoniano è necessaria una integrazione dal costo ulteriore di 2 euro. L’organizzazione è professionale ed efficace ed i luoghi sono mantenuti in un eccellente stato di conservazione. L’accesso al mausoleo di Galla Placidia è possibile solo con prenotazione, in alta stagione è consigliato prenotare in anticipo.

Mausoleo di Galla Placidia

galla placidia

Alle 10.50 varchiamo la soglia della perla di Ravenna: il mausoleo di Galla Placidia. Visto da fuori l’edificio in semplici mattoni rossi può sembrare spoglio e povero, mentre l’interno strabilia, contiene i mosaici più antichi e più belli di Ravenna. Il tema è la vittoria della vita sulla morte. Questo è di sicuro un luogo magico, il cielo stellato, che ricopre la cupola, ci avvolge e ci toglie il fiato. Nonostante la luce soffusa, ogni tessera di ogni mosaico riflette la luce dei sogni. Il motivo decorativo del cielo stellato è presente su tutte le cartoline e calamite, è l’icona simbolo della città, un luogo imperdibile.

Basilica di San Vitale

basilica di san vitale

Usciti con gli occhi lucidi dal mausoleo entriamo a visitare l’attigua basilica di San Vitale. Questa chiesa è un tempio di forma ottagonale con la cupola affrescata, sul pavimento un mosaico raffigura un labirinto formato da cerchi concentrici, che simboleggiano il difficile percorso dell’uscita dal peccato per la purificazione. I mosaici, che ci lasciano con il fiato sospeso, sono meravigliosi, rappresentano scene bibliche, che hanno colori sfavillanti dal verde smeraldo all’oro. A mio parare i più belli che ho visto in questa incantevole città. Ho avuto occasione di vedere i mosaici all’interno della chiesa di San Salvatore in Chora ad Istanbul e posso assicurare che non hanno nulla da invidiare a quelli di Ravenna, anzi… il nostro paese racchiude tantissimi luoghi incantati, a volte proprio dietro l’angolo.

Un piccolo cenno storico sull’arianesimo, anche se probabilmente sarete più interessati alla piadina romagnola, dottrina che non si basava sulla Trinità. Infatti, il vescovo – teologo Ario non credeva nella natura divina di Gesù prima del battesimo, ma sosteneva al contrario che egli fosse minore a Dio e che in quanto figlio non potesse essere al pari di Dio. Secondo l’arianesimo Gesù diviene divino solo al momento del battesimo. È interessante vedere nel ciclo musivo di Ravenna una continua contrapposizione tra arianesimo e cristianesimo, una continua sfida che ha prodotto capolavori.

Battistero degli Ariani

battistero degli ariani

Proseguiremo il nostro tour con la visita del Battistero degli Ariani (gratuito). Il tema è il battesimo di Gesù visto dal culto ariano, un Gesù umano, di cui si vede la nudità, che diviene divino al momento del battesimo. I colori dei mosaici sono vividi e brillanti, la delicatezza e la finezza dell’opera ci emozionano. Il battistero si trova sotto il livello della strada di 2.5 metri. Entriamo velocemente nell’attigua chiesa di Santo Spirito, oggi in uso alla comunità Romena.

Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

basilica di sant'apollinare nuovo

Il tour prosegue con la visita dalla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Sant’Apollinare Nuovo fu eretta dal re goto Teodorico come chiesa del culto ariano, ma in seguito, quando la città fu conquistata dai bizantini, Giustiniano la consacrò al cattolicesimo. Infatti nel primo ciclo di mosaici quello più in basso sulla destra è possibile vedere dei drappi bianchi che coprono i volti di Teodorico e dei suoi familiari, proprio per cancellare ogni traccia di arianesimo, ma sulle colonne è possibile vedere ancora delle mani, appunto quelle di Teodorico. Il secondo livello di mosaici ritrae 22 martiri e vergini in abiti regali, mentre il terzo livello racconta scene della vita di Cristo. Un nostro compagno di avventura Cesare, fresco di studi, ci illustra i mosaici dei luoghi che visitiamo. Ogni componente del gruppo con il proprio sapere contribuisce alla perfetta riusciva dell’iniziativa.

Tomba di Dante

tomba di dante

Prima di pranzo, passiamo a visitare la tomba del sommo poeta Dante. Questo piccolo mausoleo è il luogo nel quale i Francescani conservarono gelosamente le ossa di Dante, salvandole dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nella piccola cappella una lampada brucia con olio degli appennini toscani donato ogni anno dalla città di Firenze in memoria del poeta. Il poeta era stato esiliato da Firenze, essendo un guelfo bianco, per questo le sue spoglie si trovano a Ravenna, lo stesso Foscolo lo definì “Ghibellin fuggiasco”. Nel gruppo è presente Lucia, una professoressa di storia, che arricchirà le nostre conoscenze sulla storia della città.

Dopo tutto questo peregrinare attraverso la storia è arrivato il momento di rilassarci al ristorante Ca’ de ven. Bellissimo locale, in centro a pochi passi dalla tomba di Dante, composto da una sala molto caratteristica: soffitti affrescati e a volta in mattoncini, che prosegue verso un’altra stanza molto ampia contornata da vetrate. Menù tipico, con ampia scelta di piadine, cappelletti e passatelli in brodo davvero buoni. Piadina più alta del solito, soffice e sublime al palato. Prezzi nella media e servizio molto veloce.

Seguiamo Alberto, amante del buon caffè, al bar – pasticceria Palumbo per degustare ottimi dolci, naturalmente sorseggiando un’ottima bevanda di semi torrefatti.

Il bar si trova in piazza S. Francesco, a fianco dell’omonima Basilica di San Francesco, che apre alle 15.00. La chiesa è molto semplice, non ci colpisce particolarmente la sua architettura e il suo interno, ma vale una visita veloce poiché in questo luogo sacro furono celebrate le esequie di Dante.

Battistero Neoniano

battistero neoniano, ravenna

Proseguiremo la visita ammirando l’interno del Battistero Neoniano, la risposta del vescovo Neone al Battistero degli ariani. Il tema è lo stesso dell’antagonista, il battesimo di Gesù, ma in questo caso il Cristo è rappresentato come divino già prima del battesimo, in quanto viene da oriente quale luce di Dio. Anche qui i colori dei mosaici sono eccezionali, ma secondo il gruppo la disputa è vinta dal Battistero Ariano. Usciti dal Battistero ammireremo il Duomo ed il suo interno. Dopo aver ammirato tanta bellezza, l’interno maestoso ed imponente del Duomo non ci emoziona, troppo spoglio.

Museo Arcivescovile

museo arcivescovile ravenna

Prendiamo la direzione indicata dalla freccia ed entriamo al Museo Arcivescovile, subito accanto al Battistero. In questo edificio ammiriamo la cappella di Sant’Andrea. Inizialmente fu dedicata a Cristo, infatti il tema dei mosaici è proprio Gesù glorificato, in veste di guerriero. In seguito fu dedicata al Santo, visto che ne conservò le sue reliquie. Inoltre, da non perdere la famosissima cattedra di Massimiano, una della maggiori sculture in avorio di tutti i tempi opera di artisti bizantini del secolo VI.

Il sole inizia lentamente a calare e Francesca propone di raggiungere il mare per una breve passeggiata sulla battigia. L’avventura si conclude con un aperitivo in spiaggia a Lido di Dante. Il sole è tramontato, la giornata volge al termine, restiamo affascinati dai tesori di questa particolare città dell’arte musiva e dal passato glorioso. Sono pronto per una nuova avventura: viaggiare è essere infedeli. Siatelo senza rimorsi. Dimenticate i vostri amici per degli sconosciuti.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio