Da Las Vegas alla California: viaggio nel sud-ovest degli Stati Uniti d’America, dalle montagne più alte alle spiagge più lunghe

Sud Ovest
Scritto da: alEal
da las vegas alla california: viaggio nel sud-ovest degli stati uniti d'america, dalle montagne più alte alle spiagge più lunghe
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Detroit, Las Vegas, la nazione Navajo, il Grand Canyon e le lunghe spiagge californiane di San Diego. Un viaggio on the road come nella migliore delle tradizioni negli Stati Uniti d’America, per scoprire luoghi, panorami, meraviglie del grande paese oltreoceano.

Diario di viaggio negli Stati Uniti d’America

In volo per Las Vegas

venetian resort, las vegas

La nostra prima sosta la facciamo in Michigan, a Oxford-Detroit per recuperare il piccolo componente della famiglia che ha studiato 9 mesi lì, dove veniamo molto gentilmente ospitati dalla sua host family per 3 notti e trascorriamo giorni stupendi. Poi partiamo per l’ovest e prendiamo il volo Detroit – Las Vegas della Delta Airlines che avevamo prenotato da casa mesi prima. Giunti a Las Vegas, con 3 ore di fuso in meno, veniamo accolti da un caldo soffocante (40 °C) e da macchinette da gioco già in aeroporto. Avevamo prenotato una macchina da Alamo includendo ogni tipo di assicurazione, e la possiamo consigliare vivamente sia per la gentilezza e pazienza dei banconisti che per il livello dell’auto che abbiamo scelto in loco fra circa 15 auto della stessa categoria.

Las Vegas è una città dove tutto è iperbolico, forse vale la pena vederla 1 volta nella vita ma quando la lasci provi un senso di leggerezza e fai un sospiro di sollievo per non essere nato lì. Noi abbiamo alloggiato all’hotel Excalibur (più di 4000 stanze) e pagato 170 dollari per 2 camere con 2 letti queen size ognuna (fra settimana costa meno rispetto al weekend) + 18 dollari per parcheggio. Facciamo una passeggiata lungo la Strip, entriamo in tutti i casinò che incontriamo camminando, giusto per farci sbalordire dalla loro eccentricità e trovare un po’ di refrigerio (attenzione perchè dai 40 °C esterni si passa ai circa 18 °C interni). L’hotel-casinò più sbalorditivo in assoluto è il Caesars Palace dove ci concediamo anche una passeggiata per Roma al tramonto!

Ok è pacchiano camminare sotto un cielo azzurro sfumato di rosa con ai lati statue romane (fake) e fontane, nel mezzo del Nevada, però è impressionante quanta meticolosità e quanto lavoro sia stato impiegato. Dentro i casinò mentre giochi alle macchinette puoi addirittura fumare, tutto sembra essere concesso in questa città, meglio non abituarsi troppo. Di mattina prima di lasciare Las Vegas e partire per il nostro road trip facciamo una breve visita al negozio di Affari di FamigliaGold and silver pawn shop“, carino e bizzarro. Abbiamo seguito il consiglio di altri viaggiatori che è risultato molto utile: comprare un cooler cioè un contenitore con coperchio in polistirolo (circa 5 dollari in ogni supermercato) che riempivamo di ghiaccio bibite e acqua .

Direzione Gran Canyon North Rim

north rim - grand canyon

Lasciamo la caotica e bollente Las Vegas per paesaggi più rilassanti. Abbiamo deciso di visitare il Grand Canyon dal lato nord, perchè meno turistico e più verde, infatti è più alto di oltre 300 metri rispetto al South Rim e questo determina differenze importanti per la flora e per la fauna che qui è veramente ricca: vediamo tantissimi cervi-mulo, scoiattoli, aquile, falchi e anche uno splendido bisonte nella prateria. Lo spettacolo del Grand Canyon al tramonto è indescrivibile!

Molte persone ritengono che da questo margine il Canyon sia meno bello perchè non si riesce a vedere il fiume Colorado sul fondo e i colori sono meno rossi, ma a mio parere se si considera la natura incontaminata presente, il clima, gli animali, i boschi e la pace che regna qui, non posso far altro che adorare questo paradiso. Alloggiamo in una casetta al Kaibab Lodge (prenotata mesi prima), è simile ad una baita di montagna con profumo di legno e coperte di lana, la nostra risulta un po’ spartana (soprattutto per il prezzo pagato) e forse abitata da piccoli roditori, ma fa parte del gioco. La mattina seguente facciamo un piccolo trekking nel bosco che si affaccia sul Canyon ma ci aspettano tante ore di macchina.

Navajo Nation

itinerario usa - antelope canyon

Lasciamo le montagne con direzione Page, il panorama cambia tantissime volte, siamo in territorio Navajo, lo spettacolo della natura è in mostra. Ci fermiamo lungo la strada dove ci sono bancarelle di indiane che vendono gioielli d’artigianato locale in argento, turchese etc. molto carini. La strada lunga e diritta taglia la valle rossa e ci porta fino all’Horseshoe Bend. Parcheggiamo (10 dollari) e camminiamo 20 min sotto il sole cocente fino allo strapiombo sul fiume Colorado. Avendo visto tantissime foto di questa caratteristico ferro di cavallo pensavo fosse poco emozionante, in realtà fa venire i brividi sia per la vertiginosa altezza che per la bellezza che ancora una volta la natura ci regala.

Per il pomeriggio abbiamo prenotato il tour all’Antelope Canyon. Dalla città di Page partono le navette che in circa mezz’ora ti portano difronte ad un altro notevole spettacolo, il vento e l’acqua hanno eroso questa collina trasformandola in un canyon dalle mille forme di colore rossastro. L’orario migliore dicono sia Mezzogiorno ma è splendido anche alle 4,30 PM. È stato molto costoso ma fa parte del gioco.

Monument Valley

monument valley

Lasciamo Page per raggiungere la Monument Valley, ma prima ci fermiamo a Betatakin Casa sulla roccia Sporgente. Al visitor center c’è un piccolo museo sulle popolazioni Indiane locali poi si cammina lungo un sentiero di circa 1 km e ci si trova sulla sponda opposta da cui ammirare le Betatakin Cliff Dwellings, una cavità larga 110 mt x 136 mt di altezza e 46 di profondità costruita nel XIII sec dagli Indiani Anasazi che hanno vissuto qui. Quando l’uomo e la natura lavorano insieme rispettosamente il risultato è notevole. Ci dirigiamo verso la meta più classica e intramontabile dei film western americani, sono paesaggi già visti in TV migliaia di volte ma dal vivo, giuro, sono impressionanti. All’ingresso del parco si paga 40 dollari poi puoi girare in autonomia tutto il tempo che vuoi e fermarti in ogni dove per immortalare le Buttes da ogni angolazione. Maestosità, imponenza non ho altro da dire.

Quando lasciamo la Monument Valley veniamo colti da una tempesta di sabbia alzatasi dal bordo strada, la visibilità è quasi azzerata (sembra essere nella Pianura Padana a novembre) ma per fortuna dura poco! Il caldo dell’Arizona ci fa cambiare programma, volevamo raggiungere il New Mexico ma decidiamo di andare a sud verso Flagstaff che si trova a 2000 m s.l.m. Pernottiamo al Days Inn e ceniamo nel ristorante di fronte Cafè Rio (non male)

Prescott

prescott

Flagstaff è carina, ma dopo un giretto per il centro e una visita al Museum of Northern Arizona (molto grande e interessante) la lasciamo per dirigerci verso Prescott, che si trova nelle montagne più a sud. Qui, dai 106 gradi fahrenheit passiamo a 80 (ovvero da 41 °C a 27 °C). È molto caratteristica con una grande piazza centrale, tantissimi locali storici con musica dal vivo e piste da ballo e molti negozietti di gioielleria indiana e di Antiques. I prezzi degli hotel sono piuttosto alti, dormiamo al Sierra Inn che è un tipico motel a ferro di cavallo, tranquillo, un pò datato ma con il suo fascino retrò.

Towards Cali (come la chiamano i teen)

big bear lake

Non siamo molto distanti dalla Cali, quindi decidiamo di fare un po’ di shopping, nei pressi di Phoenix c’è un Tanger Outlet dove sostiamo per almeno 2 ore perchè ci sono negozi interessanti come Polo, Abercrombies, Birkenstock più un’altra settantina di marche americane. Dobbiamo raggiungere San Diego, ma è troppo lontano da fare in un’unica tappa e il caldo è anche qui soffocante, dormiamo al Days Inn di Blythe, una città sperduta nel deserto già californiano, ma dopo un’abbondante colazione ripartiamo di corsa e abbiamo nuovamente necessità di fresco quindi ancora montagne, troviamo una bella cittadina con cascata Forest Fall e dicono molti orsi (ma non ne abbiamo le prove). È veramente una chicca, tante casette di legno disseminate in un fitto bosco di altissimi cedri. Ci sono case vacanza ma in prevalenza sono di residenti che vogliono vivere lontani dal caos cittadino e al fresco in mezzo alla natura. Siamo affamati, ma non ci sono ristoranti, eccetto un fantastico e inaspettato El mexicano che oltre a offrire buon cibo è considerato un luogo di ritrovo per la gente del posto.

Ci rigeneriamo alla cascata che è bellissima e poi ripartiamo, ci hanno consigliato di dormire a Big Bear Lake a circa 1 ora di distanza. Anche qui stiamo benissimo e arrivati nel nostro alloggio al Goldmine Lodge (molto carino tutto l’arredamento si basa sullo stile “orso”) siamo addirittura costretti ad accendere 10 minuti il calorifero. Ci sono bellissime ville immerse nel bosco, un grande lago, tanta vita! Di sera ci concediamo anche una partita a bowling molto divertente. 

San Diego

san diego

Dopo oltre tre ore di discesa dalle montagne siamo finalmente a San Diego. Le strade sono un groviglio di 4-5 corsie l’una, il traffico è assurdo. Visto che sono le 5 PM andiamo in spiaggia giusto per mezz’ora e visto che decide mia figlia, ci porta a Dog Beach. Il nome non è a caso, infatti ci sono più cani che persone. Gli hotel a San Diego sono costosi, pernottiamo per 2 notti al Best Western (150 dollari a camera a notte senza colazione). Ceniamo al Golden Corral (non bene) poi facciamo un giretto a Little Italy, ci saremmo aspettati più movimento.

La mattina seguente andiamo al Gaslamp Quarter, ma il primo effetto non è piacevole perchè ci sono solo senzatetto in coda davanti a Union Salvation Arms. Verso il Seaport Village l’atmosfera si fa molto rilassante. Passeggiamo fino alla Uss Meadway, una portaerei della Marina dalla dimensione impressionante, visitarla costa 34 dollari a testa e servono almeno 2 ore, non fa per noi.

Foto d’obbligo sotto i 7,6 mt di statua chiamata The Unconditional Surrender poi riprendiamo la macchina per raggiungere la spiaggia La Jolla. Il primo impatto è woow, ci sono ville chic e spettacolari, fiori ovunque, campi da golf, tennis, un bellissimo lungomare, ma alla fine della nostra passeggiata in salita ecco il vero wow, sotto di noi La Jolla Cove ospita colonie di foche e leoni marini che si asciugano sugli scogli, nuotano insieme alle persone, si riposano sulla spiaggia (vicino ai bagnanti), il tutto nella più assoluta serenità e naturalezza.

Di sera visitiamo Pacific Beach, pieno di locali notturni ma molto bello anche di giorno per il suo lungomare con negozi. La mattina seguente dobbiamo essere in aeroporto per le 9 e riconsegnare a malincuore la nostra Grand Cherokee con cui ci siamo trovati benissimo. Torniamo per 1 notte in Michigan per salutare la famiglia che ha ospitato nostro figlio e recuperare le valigie e ripartiamo con American Airlines Detroit-Chicago-Malpensa. Viaggio stupendo prima di tutto perchè siamo stati insieme noi della famiglia, poi per i luoghi visitati e la facilità con cui si viaggia in Usa.

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statue of horseman in front of yavapai county courthouse

view of big bear lake lakefront cottages at sunset.

path along the cliffs



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