Nel cuore della campagna umbra c’è il piccolo “borgo degli artisti”, dove ogni angolo è una meraviglia da scoprire

Citerna e dintorni
ilario_sesto, 17 Lug 2024
nel cuore della campagna umbra c'è il piccolo borgo degli artisti, dove ogni angolo è una meraviglia da scoprire
Ascolta i podcast
 

Imperniato nei meandri raffinati della Valle del Tevere, a un tiro di schioppo dal confine con la Toscana, c’è un borgo che in pochi conoscono ma di cui tanti si innamoreranno a primo sguardo: il suo nome è Citerna.

Paese medievale di poco più di 3000 abitanti inserito tra i borghi più belli d’Italia, i comuni confinanti sono Anghiari, San Giustino, Sansepolcro e Monterchi. Il paese conserva ancora la sua cinta muraria, dalla quale si gode di un paesaggio mozzafiato che spazia appunto tanto sull’Umbria quanto sulla Toscana, un paesaggio verde e lussureggiante. Il paese non è grande, composto soprattutto da piccole viuzze molto caratteristiche. Le case addobbate con fiori e anfore in coccio, mentre numerosi gatti sonnecchiano al sole nei murelli della piazza principale.

Cosa vedere a Citerna, il borgo degli artisti

citerna

Una delle principali attrazioni del borgo umbro è la Chiesa di San Francesco. Importante, al suo interno, è un’opera addirittura del Donatello, la Madonna con il Bambino: è una scultura dei primi del ‘400, sicuramente da non perdere per tutti gli appassionati di arte. Proseguendo alla scoperta del borgo salta subito all’occhio la Sala degli ammassi, un complesso di cisterne e sotterranei dove vengono raccolte le acque piovane che poi danno nome al borgo. Questi sotterranei furono un riparo per gli attacchi dei nemici in tempo di guerra; qui erano stipati in passato i generi alimentari necessari per la sopravvivenza. Nel corso degli anni sono state fatti opere di restauro. Durante una di queste, è stato scoperto un complesso di sistema di canalizzazione che raccoglieva le acque dei tetti delle case; per poter visitare questo luogo si deve andare all’infopoint del Paese.

Passo dopo passo al centro di Citerna, mi trovo a percorrere il camminamento medievale lungo tutto il perimetro delle mura. Qui troviamo una serie di loggiati in perfette condizioni. All’interno della cinta muraria ci sono circa 200 abitanti, qui si conoscono tutti. Un gruppo di volontari gestisce il punto informazioni, utile per tutti i turisti che arrivano in questo splendido luogo.

In epoca romana Citerna era conosciuta come Civitas Sabariae, e dapprima fu abitata dagli etruschi. La piazza principale è famosa per il suo panorama sulla valle. Il torrione rotondo, divenuto il simbolo indiscusso del paese, nel 1849 diede asilo a Giuseppe Garibaldi con il suo esercito usciti da Roma al termine dell’assedio e in marcia verso l’Adriatico. Sempre qui, durante la Seconda guerra mondiale, il borgo subì gravi danni a causa dei bombardamenti tedeschi, con la Rocca che venne quasi completamente distrutta.

Cosa fare e vedere nei dintorni

anghiari

  • Pistrino, si trova a est di Citerna, importante centro agricolo e artigianale dove vengono prodotte ceramiche medievali. Nella piccola Chiesa di Santa Maria possiamo vedere numerosi affreschi dell’arte popolare umbra;
  • Fighille: a nord di Citerna, famosa per la sua argilla con la quale si producono bellissime ceramiche. Qui c’è la famosa Chiesa Santa Maria di Petrolio;
  • Monterchi: a pochi km da qui questo splendido paese, è il primo avamposto toscano che si incontra percorrendo la Valle del Tevere. Situato dopo il confine umbro, il paese è famoso per la Madonna del Parto di Piero della Francesca, dipinta tra il 1455-1456. Il bellissimo borgo si trova arroccato nella collina chiamata in antichità Mons Herculis, gode di una posizione invidiabile sulla Valle del Tevere. Il borgo è composto di antiche pievi medievali, di botteghe artigianali e piccoli centri di ristoro;
  • Anghiari: delizioso borgo medievale, deve il suo nome alla parola Latina angularium riferita alla forma angolare del castello. Il paese è noto per la Battaglia di Anghiari del 1440 tra l’esercito fiorentino e il Duca di Milano, che vide i Fiorentini vincitori. La battaglia è molto famosa e addirittura Leonardo da Vinci la dipinse, in un’opera oggi conservata nel fiorentino Palazzo Vecchio.

Insomma in queste zone non ci si annoia, di sicuro c’è tanto da vedere, dalle chiese a un buon pasto nei magnifici ristoranti della zona.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio