Un capolavoro di cemento e curve: appena fuori Milano c’è una delle chiese più belle del Novecento

Una chiesa in cemento, sopraelevata, brutale e terribilmente suggestiva: a due passi a est dal centro di Milano c'è la Chiesa San Nicolao della Flue
Adriano Bocci, 08 Lug 2024
un capolavoro di cemento e curve: appena fuori milano c'è una delle chiese più belle del novecento
Ascolta i podcast
 

Milano, casa della Chiesa gotica più grande d’Italia, della Galleria neorinascimentale e del Palazzo neoclassico, è dimora di culture diverse e di stili ancor più variegati. Nascosto nel quartiere Forlanini, in mezzo tra Piazza Ovidio e l’aeroporto Milano Linate, c’è un capolavoro di cemento e curve meno conosciuto ma molto impressionante. È dedicato a un santo che non è propriamente nostrano ed un po’ fuori dal comune. Opera di architettura moderna e brutalista, lavoro di ingegneria firmato Ignazio Gardella nel XXesimo secolo, a destra dal centro di Milano: la Chiesa San Nicolao della Flue.

La chiesa di San Nicolao della Flue? Un capolavoro brutalista che colpisce come un treno

chiesa di san nicolao della flue, esternoL’esterno della Chiesa di San Nicolao della Flue

Gli elementi che colpiscono sin da subito chi va a vedere la Chiesa di San Nicolao della Flue sono le forme sinuose. Curve possenti a forma di chiglia di nave al contrario, ben di fuori dall’essere un classico capriccio estetico ma dimostrazione di come l’architettura può essere sia comoda che artisticamente bella, contando che è una chiesa in cemento armato.

Cemento armato, sì, materiale usato da Gardella in modo impropriamente bello:

  • gli archi di antracite rendono il dentro della chiesa come in una mostra futuristica, ma maestosa

  • ci sono piccole feritoie apposite che accomodano questo design per far filtrare la luce e creare un’atmosfera eterea

  • il tetto a vela è coperto da una combo di rame catramato + foglie di gomma, definito vercuivre

  • tetto diviso in sei cornici curve che sembrano fluttuare (e ignorare sia la gravità che chi si aspetta una normalissima chiesa) e guidano verso l’altare

  • un’intera chiesa sopraelevata come una fortezza, su un basamento che ospita pure il teatro Delfino

eppure c’è chi questo tipo di design lo trova opprimente, angosciante, cimiteriale, agonia claustrofobica. Un puro esercizio cerebrale, definito negativamente anche così per un luogo di raccolta, ma l’audacia architettonica è parte del suo fascino e l’opinione delle persone sarà sempre uno Yin e uno Yang.

Poco male. Potete godervi gratuitamente le 134 vetrate istoriate del pittore Pino Grioni e un gioco di pilastri angolari appena si entra con una statua di marmo bianco della Madonna della Confidenza. D’altronde Milano sa essere molto colorata.

Opinioni contrastanti, un po’ come quelle che si hanno sulla scelta del santo patrono della chiesa… che è il santo patrono della Svizzera.

Contadino, magistrato, politico, soldato… santo svizzero

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Евгений Темрук (@evgeniy_temruk)

Niklaus von Flüe, o anche Nicolao della Flue, nasce attorno agli anni 20 del Quattrocento. È il patrono della Svizzera ed è il protagonista della Chiesa San Nicolao della Flue di Milano, e per gran parte della sua vita fu solo un contadino. Partecipò come soldato e come ufficiale nelle guerre contro gli Asburgo dal 1440 al 1444, poi si sposò ed ebbe dieci figli e divenne giudice, consigliere e deputato della Dieta federale.

Punto è che visse una vita semplice e devota. Si ritirò dalla vita pubblica sui 50 anni col consenso della moglie Dorotea, vivendo in una grotta isolata nella gola del Ranft per vent’anni, dedicandosi a preghiera e meditazione. Nutrendosi solo di ostia.

Nonostante il ritiro dalla vita pubblica ebbe un’enorme influenza sulla politica e sulla spiritualità della Svizzera. Venne consultato a prescindere dal ritiro e dal fatto che viveva la vita peggio di un certosino. Venne consultato come mediatore nella Dieta di Stans dove aiutò con un suo intervento a prevenire una guerra civile tra i cantoni svizzeri, cosa che elevò la sua fama a Padre della Patria e figura di unità per la Svizzera. Se volete saperne di più sulla sua storia, toccate qui.

E voi che ne pensate? Vi piace? Se non apprezzate c’è sempre che la reggia di Milano che sta sempre in zona, a mezz’ora dal centro.

Come arrivare, orari di apertura, messe e mappa

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Cristina Celestino (@cristinacelestino)

Per arrivare alla chiesa potete prendere la M4 della metro e scendere alla stazione Repetti, poi da lì il passo è breve. Se preferite il tram vi serve il 27 che ferma a Via Mecenate – Via Maderna, a 6 minuti di distanza. Se usate bus le linee sono diverse: potete usare la 38, 45, 88, 90 e 93, alle fermate V.le Aviazione, o Via Dalmazia e Via Zante. Per chi arriva col Treno invece le linee S5 e S6 vi portano a est della chiesa, a due passi. Per info dinamiche toccate qui.

Per gli orari invece la chiesa di San Nicolao della Flue è aperta dal lunedì alla domenica dalle 7.30 alle 19. Per le messe gli orari sono:

  • lunedì al venerdì, alle 9 e alle 18.30
  • sabato, alle 9 e alle 18.30
  • domenica, alle 8, alle 10 e alle 18.30.

Buona visita, Turisti!



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio