La terrazza bianca della Valle d’Itria: qui i colori dell’estate e il profumo delle cantine si incontrano

Manuela Titta, 05 Lug 2024
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La Valle d’Itria, è quella zona della Puglia conosciuta in tutto il mondo per i trulli, che disegnano paesaggi pittoreschi dal grande fascino: queste tradizionali costruzioni in pietra dai caratteristici tetti, non sono semplicemente un richiamo architettonico, ma sono il simbolo di una zona la cui agricoltura è un vero patrimonio. Questa è la terra delle olive, dei mandorli, dell’uva che, insieme a tutte le altre eccellenze pugliesi, hanno plasmato l’identità enogastronomica della regione. È per questo che borghi come Cisternino rappresentano il cuore pulsante di questa Valle: i colori dell’estate si presentano in tutte le sfumature, per accogliere i visitatori.

Case bianche, strade strette e tortuose, viste mozzafiato sulla campagna: Cisternino incarna l’identità della Puglia e si presenta con il suo centro storico ricco di archi, scalinate e cortili abbelliti dai fiori. Gli elementi dell’architettura medievale e i dettagli decorativi accompagnano i visitatori per una visita in un ricco passato, dove la storia si presenta con tutti connotati tipici pugliesi. Nel centro storico ci sono diversi punti di interesse, come la Chiesa Madre di San Nicola, un mix di stili gotico e romanico, e la Torre Civica che si erge sopra Piazza Vittorio Emanuele, fornendo un punto focale per la città e offrendo viste panoramiche.

Cisternino, terra dei grani antichi

È proprio in Puglia che Nazareno Strampelli lavorò con successo al grano duro Senatore Cappelli, dando inizio alla storia dei grani antichi che oggi rappresentano uno dei prodotti più importanti del panorama gastronomico. Il contributo organolettico che ritroviamo nei prodotti da forno e nella pasta è un valore aggiunto a cui non si può rinunciare, qualcosa che ha messo sul mercato un’eccellenza e la Puglia è protagonista indiscussa di questo salto di qualità. Tra tutti i prodotti noti di questa regionr, è sufficiente citare i taralli che nascono in Puglia, ma che hanno conquistato tutti i palati d’Italia. Il nome tarallo potrebbe derivare dal latino torrere che significa abbrustolire, in alternativa dal francese danal che indica il pane arrotolato. In Puglia i taralli sono un prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T), a testimonianza dell’importanza di questa ricetta speciale, la cui croccantezza e friabilità ne hanno decretato il successo. Oltre ai prodotti da forno, non possiamo dimenticare che la lavorazione della pasta che trova, in questa regione, la sua massima espressione nelle orecchiette, un prodotto che vanta una storia antica e che oggi è simbolo di eccellenza.

La ricetta tradizionale più conosciuta

orecchiette

Con alle spalle una tradizione secolare che mantiene salda una forte identità, le orecchiette sono diventate il piatto tipico apprezzato da tutti. La lavorazione si esprime al meglio nella realizzazione artigianale della pasta fresca che si presenta nel formato piccolo, con elementi di rugosità, infatti il nome deriva proprio dalla forma che ricorda un piccolo orecchio. La maestria sta nella pressione del pollice nella parte centrale, grazie alla quale si ottiene l’assottigliamento della pasta con relativo incavo, caratteristica che permette una certa versatilità nell’utilizzo del condimento, infatti troviamo le orecchiette servite sia in bianco che rosse. È partita recentemente dalla vecchia zona di Bari, l’attenzione alla lavorazione a mano a cura delle donne che impastano la semola sulle tavole di legno. Uno spettacolo che racconta la tradizione, ma anche la passione, perchè la maestria con cui queste mani plasmano la pasta è qualcosa che fa parte dell’anima di questa terra. La ricetta tradizionale vuole le orecchiette con le cime di rapa, una verdura appartenente alla famiglia delle brassicacee.  Si utilizzano le infiorescenze in boccio, insieme alle foglie tenere che, dopo essere state sbollentate, si ripassano in padella con aglio, olio e dei filetti di acciuga: in aggiunta peperoncino e pangrattato per un trionfo di sapori. 

Il lato diVino di Cisternino e della Valle d’Itria

borgo divino cisternino

Il prossimo weekend, 5 – 6 – 7 Luglio, Cisternino diventa protagonista del vino: nel centro storico sbarca Borgo diVino in tour per tre giorni di degustazioni, tre giorni di festa che vede protagonista questo borgo con tutte le eccellenze locali. Locorotondo DOP, Martina Franca DOC, Cisternino e Ostuni DOC, IGT Puglia saranno alcuni dei protagonisti di questa manifestazione, accompagnati dai piatti tipici della regione. Andiamo a scoprire nel dettaglio i vini di queste denominazioni.

Vini bianchi

Locorotondo DOC spicca e si fa largo prendendo il suo posto, nonostante i famosi rossi della regione: in questa zona a pochi km dal mare, si produce un vino bianco ottenuto dai vitigni Verdeca min.50% e Bianco di Alessano min.35%. Locorotondo si presenta al naso ampio e intenso, con profumi leggermente fruttati; all’assaggio fresco, morbido e delicato, nella versione Riserva è sottoposto ad un periodo di affinamento; è disponibile anche nella versione spumantizzata, ottenuto tramite una rifermentazione naturale. 

Martina Franca è una delle DOC più vecchie d’Italia, parliamo di vini ottenuti da uve di varietà locali come Verdeca, Bianco d’Alessano, Bombino e Malvasia Bianca. Grazie alla zona collinare, si producono vini freschi dal profumo delicato, gradevolissimi, con un sapore secco e vinoso. Negli abbinamenti sono perfetti con gli antipasti, con i piatti di pesce e le carni bianche. 

Rosati e rossi

Negramaro, Bombino Nero, Primitivo sono i vitigni che danno vita ai rosati pugliesi, in un assortimento davvero variegato di sfumature: siamo davvero catapultati nei colori dell’estate. Questi vini hanno come base comune la fragranza, con un gusto equilibrato che offre freschezza e sapidità, per dei rosati raffinati con la giusta alcolicità. 

Negli ultimi anni la Puglia si è imposta con la sua forte identità, riconoscibile attraverso due principali vitigni autoctoni, Primitivo e Negroamaro che hanno trovato la loro espressione in vini rossi eleganti, sicuramente corposi e di grande struttura, ma equilibrati, vini dalla grande personalità che hanno conquistato il mercato.

La magnifica gastronomia pugliese

Borgo diVino in tour non è solo degustazioni, ma offre anche un viaggio nei sapori del territorio: è per questo che ad accompagnare i vini ci saranno anche le preparazioni tipiche del territorio come:

  • le fave e cicorie in crosta di pane
  • la purea di fave condita con cicoria, olio a crudo e pane croccante
  • le orecchiette pugliesi alla contadina (con pomodoro e cacioricotta) o alla divina con salsiccia e parmigiano
  • il cono di bombette alla brace con pane casereccio
  • i panzerotti con pomodoro e mozzarella
  • le burrate, le ricottine morbide e formaggi stagionati
  • i pasticciotti


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