Più vicina all’Africa che all’Italia: anche se è lontana, quest’isola ti stupirà con le sue 1000 sfumature di blu

Relax, cale, mare di tanti blu e azzurri diversi e cibo buonissimo.
Scritto da: yals90
più vicina all'africa che all'italia: anche se è lontana, quest'isola ti stupirà con le sue 1000 sfumature di blu
Partenza il: 06/06/2021
Ritorno il: 13/06/2021
Viaggiatori: 2
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Mare magnifico, tant’è che difficilmente ne vedrete di così bello. Siamo sul 35° parallelo, quasi più in Africa che in Italia. Le coste della Tunisia distano 140 chilometri (circa), 160 sono i chilometri che la separano da Malta e ne servono almeno 220 per raggiungere la Sicilia da Lampedusa. Una piccola isoletta da raggiungere in aereo (2 ore da Milano) o via nave (11 ore da Porto Empedocle in traghetto, 4 in aliscafo). È il posto ideale per fare vita da mare, visitando una cala diversa al giorno, perché a parte il santuario della Madonna di Porto Salvo o il ricovero delle tartarughe marine, non ci sono molti altri siti da visitare. Ma basterà la Spiaggia dei Conigli per farvi scoprire un paesaggio unico al mondo, che solo la “porta marina” d’Italia può offrirvi.

Diario di viaggio a Lampedusa

Giorno 1, arrivo a Lampedusa in aereo e Cala Pisana

Partenza in ritardo da Milano Linate e arrivo al Dammuso con vista mare – tipico bungalow in tufo – alle 14.30 circa. I gentilissimi proprietari ci sono venuti a prendere agli arrivi che distano meno di una decina di minuti in macchina dalla via principale dell’isola. Pranzo nella gastronomia/pescheria del porto con insalata polpo e calamari, polpette con sarde, pane e acqua (30€ in due)

Relax a Cala Pisana e primo tuffo nel mare freddissimo. Per cena andiamo in via Roma, a Il ritrovo, ristorante a conduzione familiare dove mangiamo una parmigiana come antipasto, linguine con melanzane, pesce spada e menta, polpette di pesce fritte e peperoni con capperi. Non ho mai mangiato dei peperoni così buoni in vita mia! Semifreddo al pistacchio, acqua e quartino di vino bianco (36€ in due).

Giorno 2, Cala Mar Morto

Risveglio con nuvoloni e vento freschino, quindi ce la prendiamo comoda e andiamo a far colazione al bar del porto, poi prendiamo della frutta e andiamo in una delle spiagge riparate per poterci concedere un tuffo. È Cala Mar Morto dove, al riparo dietro gli scogli, riusciamo a fare bagno in una bella caletta con grotta. Consumiamo la cena a casa con scampi buonissimi presi alla gastronomia-pescheria di fronte al porto.

Nel frattempo scirocco e tramontana si rincorrono scombussolando un po’ il clima e facendoci indossare quasi ogni sera jeans e felpa.

Giorno 3, Cala Greca e Guitgia

Risveglio in una giornata migliore della precedente ma con ancora vento. Partiamo da casa e andiamo a piedi a Cala Greca percorrendo la strada dal versante roccioso. Bella caletta, qui siamo in pochissimi ad ammirare i bei colori della caletta strettissima e con acqua gelida. Peccato per la molta spazzatura nell’acqua e nel fondale. Pranzo light a casa, gelatino e granita al bar del porto (niente di speciale) e pomeriggio alla famosa Guitgia che è davvero uno spettacolo.

Cena a casa con pesce freschissimo: gamberetti e cozze. Giro serale in via Roma per degustare una granita e 2 cannoli (uno alla ricotta e crema di pistacchio e uno con ricotta). 6 euro al gran Caffè Royal.

Giorno 4, Isola dei Conigli e Cala Pulcino

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Risveglio alle 8, colazione a casa e partenza per l’Isola dei Conigli che raggiungiamo in circa un quarto d’ora in scooter. C’è un punto ristoro e da lì si scende (meglio con le scarpe da ginnastica) e si arriva in una delle spiagge più belle mai viste. Colori incredibili, mare limpidissimo. La spiaggia è di sabbia fina e il fondale con pesci visibilissimi anche solo camminando, scende dolcemente. A seconda delle maree, si crea un piccolo lembo di spiaggia che collega l’isolotto alla scogliera. Un paradiso terrestre circondato da rocce di vari colori che creano una conca. Conviene andare presto per prendere il posto e goderla al meglio. Pranzo a casa. Pomeriggio passeggiata a Cala Pulcino, una caletta riparata dal vento con colori mozzafiato. Si arriva dopo una camminata nel bosco (20 min a scendere e 30 a salire). Cena ancora a “il Ritrovo” con spaghetti al ragù di polpo, spaghetti con pomodoro e melanzane fritte, calamaretti fritti, melanzane e zucchine grigliate, zucchine fritte con menta bío, acqua e vino. (48€ in due). Nel tornare a casa prendiamo un cannolo d’asporto al Caffè Royal.

Giorno 5, Isola dei Conigli e 35° parallelo

isola dei conigli

Risveglio con cielo apparentemente brutto, ma alle 10 è già uno spettacolo. Finalmente il vento è andato via completamente. Andiamo a fare un giro al porto vecchio dove prendiamo informazioni per la gita in barca del sabato. Colazione nella terrazza del Bar dell’Amicizia (cannolo con ricotta e crema di pistacchio, caffè e granita ai fichi d’india 5€) e poi prendiamo il pesce per fare pasta scampi e pomodori e grigliata di calamari (pesce x tre 20€ da gastronomia pescheria di fronte al porto, insegna azzurra).

Pomeriggio di nuovo Isola dei Conigli. Al tramonto aperitivo al Fuori Rotta, dove passa il 35° parallelo. È un posto suggestivo con vista sulla scogliera. È molto spartano, si tratta di un furgone in cui fanno aperitivi e taglieri, non c’è il bagno. Abbiamo preso uno Spritz e un Hugo con patatine e noccioline per 12 € in due). Cena alla pizzeria con amico che ha offerto due bufale buonissime e leggerissime.

Giorno 6, Cala Creta e Cala Croce

Iniziamo la giornata con il cielo nuvoloso ma la giornata è promettente e diventa uno spettacolo. Raggiungiamo i cugini di Ema arrivati sull’isola per un matrimonio. Facciamo un rapido salto solo a vedere Cala Creta, ma essendo simile a Cala Mar Morto optiamo per raggiungere cugini e amici nella piccola cala vicino a casa, Cala Croce, che ha un po’ di spiaggetta e colori fantastici. Pranzo alla Rosticceria Martirana in via Roma con quattro arancini (gamberetti e zucchine, e al ragù) 3 involtini di pesce spada, 3 spiedini di pesce fritto, un panzerotto con melanzane, 1 l di acqua e una coca, 35€ in 4. Pomeriggio ancora all’isola dei conigli.

La sera, con molta calma, ci facciamo una bella grigliata con la salsiccia sicula gustosa e piccantina presa al Crai. Dopo cena giro per Via Roma con gelato nocciola e pistacchio al Caffé delle Rose e brioche con gelato cioccolato fondente e pistacchio (5€). Infine raggiungiamo i cugini in locale per uno spritz e una specie di chinotto/ginger in un locale che ci ha lasciato perplessi (anche le pietanze di chi ha cenato lì non ci hanno convinto. Forse Sciure e fave merita una seconda chance? Anche perché noi non abbiamo assaggiato nulla).

Giorno 7, gita in barca a Lampedusa

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Partenza alle 10 insieme a Giuseppe, il capitano e cuoco della Deborah II e una coppia di coetanei in una barca per 12 persone. Veniamo trattati benissimo, in un servizio praticamente personalizzato. Non riusciamo a fare il giro dell’isola a causa del vento e quindi dal porto percorriamo la costa di ponente da cala croce, cala greca e la bellissima Tabaccara, azzurrissima più di una piscina dove facciamo un fresco bagnetto. Poi ci spostiamo nella parte accessibile appena prima dell’isola dei Conigli – che è uno spettacolo – e pranziamo come dei re. Antipasto con pomodori, olive e tonno, un mega vassoio di gamberi e triglie marinate (sublimi) insieme a uva, pesche e ciliegie, pesce spada grigliato e melanzane dell’orto di Giuseppe. Un primo di pomodoro e scampi freschissimi e per concludere un vassoio di cannoli alla ricotta e al pistacchio che – anche se buone forchette – non riusciamo nemmeno a finire. Caffè, con crema speciale di Giuseppe e vinello a volontà. Successivamente ci spostiamo verso il vallone dell’acqua – inutile dire che anche qui il mare è splendido e finiamo – con ultimo tuffo della vacanza – a Cala Pulcino.

Costo della gita 50€ a testa.

Ultimo giro dell’isola in tardo pomeriggio in scooter verso Cala Maluk e Cala francese e visita serale del Centro di recupero delle tartarughe marine (chiuso nel 2023 e trasferito ad Agrigento, n.d.R.). Un posto davvero interessante che continua il lavoro grazie ad una biologa e a volontari appassionati. Qui vengono curate le tartarughe che restano incagliate nelle reti, nelle eliche delle barche, a cui un amo recide parti vitali o che rischiano di soffocare a causa dell’ingestione di plastiche. Nella settimana erano stati effettuati 30 ricoveri e 2 dimissioni. Merita una visita che fa davvero riflettere.

Chiudiamo con una cena a base delle specialità della tavola calda con 2 arancini, parmigiana, involtino di melanzane pesce e spiedino di pesce e acqua da Martirana per 20€ in due.

Serata a passeggio per via Roma e ultimi acquisti.

Giorno 8, rientro

Saluto all’isola molto presto e rientro.

Considerazioni finali su Lampedusa

Per come siamo noi, una settimana o 10 giorni di relax sono sufficienti. Per chi invece ama la vita da mare no stop, è davvero il posto giusto. In generale, e confrontando le nostre precedenti vacanze, l’isola non ci è parsa particolarmente economica: infatti trattandosi di bassissima stagione (o addirittura fuori stagione) abbiamo comunque speso per 7 notti, 1500 € in due, di cui 234 € per il volo, 450 € per la casa e 100 € lo scooter.

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