Il castello delle metamorfosi: su una roccia a picco sul lago c’è uno dei manieri più straordinari del Lazio
Ci troviamo al centro del Lazio, il cuore dell’Italia, con una posizione che domina sulla Valle del Turano, la gemma del reatino, Rocca Sinibalda è il borgo che dovreste proprio visitare.
Si entra nel borgo, e passeggiando lungo via degli Archi e via del Sole potrete ammirare la rocca dal basso, verso ogni angolazione, le maestose mura del Castello sul versante Est e sul versante Ovest, con lo sperone anteriore, i giardini pensili, i bastioni e il palazzo signorile. Continuando verso la via degli Archi una piccola stradina laterale porta alla piazzetta sulla quale incombe la potenza impressionante della Coda dell’edificio, un vero e proprio spettacolo architettonico firmato Peruzzi; da qui il castello aveva la funzione di controllare con i suoi cannoni, i dirupi e la valle.
Rimanendo sempre su via degli Archi si accede in vari punti, alla cinta esterna dei bastioni del borgo fortificato, a strapiombo sulla valle, essi costituivano la prima linea di difesa del Castello. Potrete ammirare la valle sottostante, tramonti stupefacenti e un silenzio che vi rasserenerà l’anima, una valle che prosegue lungo la dimenticata.
Salaria vecchia, poco trafficata, verso Rieti.
Girovagando in questo piccolo borgo tutto italiano, giungere nel cuore di questo borgo non è così complicato, la Piazza della Vittoria, sede del Comune, da cui si accede al Museo Agapito Miniucchi. Nacque a Rocca Sinibalda nel 1923, un famoso medico novantenne che creò tra Spoleto, Todi, Terni e Rocca una serie di opere in ferro, legno e pietra; per questo l’amministrazione dedicò allo scultore uno spazio ampio che valorizza una collezione permanente della sua produzione artistica.
Scendendo per la via del Molino, raggiungiamo il Turano, un fiume che venne depotenziato subito dopo la costruzione della diga del Turano, quale ha creato il magnifico Lago del Turano, una via che al nome può solo che farci comprendere l’importanza di questo corso d’acqua all’epoca; ancora oggi sono presenti resti di mulini, le cui mole sono state preservate portandole nei giardini del Castello.
Luogo di storia, perfettamente conservata, ma la bellezza paesaggistica non è da meno
I dintorni di Rocca Sinibalda sono molto suggestivi, zone come Vallecupola, Magnalardo e ancora Posticciola, con il suo palazzetto fortificato e un Museo della civiltà contadina in corso di ristrutturazione, che rievocano e introducono una cultura legata ancora oggi alle attività dei legnaioli nei boschi. Proseguendo verso Longone si raggiunge il magnifico Lago del Turano, con le sue acque magnifiche, la sua diga e gli immensi scenari montuosi che la circondano, numerose sono le attività dalle aree pic-nic al canottaggio turistico e sportivo.
Rimarrete stupefatti da Castel di Tora, inerpicato sulla riva nord-orientale del lago e da non perdere il borgo fantasma di Antuni. Da Rocca Sinibalda è possibile iniziare un magnifico percorso naturalistica, di circa 2 ore, porterà verso la vetta del Monte Pelato, un magnifico luogo da cui si può apprezzare il Castello e il paese, un rapporto armonico.
Notevole, ma decisamente più impegnativa, l’escursione della frazione Vallecupola alla vetta del Monte Navegna, nel cuore della Riserva naturale dei Monti Navegna e Cervia, circa tre ore e cinquanta di camminata, ma in un paesaggio che vi lascerà senza fiato, tra ampie foreste, laghi e gole.
Rocca Sinibalda è facilmente raggiungibile da Roma, circa un’ora e mezza di auto, ma se vorrete immergervi in un luogo incantato e immerso nel verde, scappando dalla frenesia della città e riassaporando i piaceri di una vita lenta, ecco, questo borgo è il posto che fa per voi.