Alle porte d’Europa c’è la “Gerusalemme del Nord”, una capitale giovane ed economica da scoprire all’insegna del dialogo

Scritto da: battirena
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Nel nostro palmares di viaggiatori mancava Vilnius, delle tre capitali baltiche. Alcuni anni fa avevamo visitato, sempre in autonomia, sia Riga che Tallinn. Quest’anno, approfittando del nuovo collegamento aereo tra Pisa e Kaunas, eccoci in Lituania. Prima appunto a Kaunas e poi a Vilnius la popolosa, vivace e giovane capitale lituana.

Il nostro viaggio inizia quindi da Kaunas, la seconda città del Paese. Ci tratteniamo per tre giorni e la prima impressione, confermata, è veramente positiva. Così come a Vilnius, le tracce del pesante regime comunista caduto nel 1990 sono in gran parte scomparse. Le due città sono veramente cambiate: pulite, rinnovate nelle architetture e nei servizi. I mezzi pubblici di Kaunas per esempio sono tutti moderni, comodi, ben organizzati e in parte elettrici. Per noi anziani costano 0,50 € a corsa. Quelli di Vilnius sono in fase di sostituzione. Nelle periferie sono ancora presenti i vecchi palazzoni di stile sovietico, ma sono in gran parte rinnovati e si notano poco. Molte la casette di legno colorate con i caratteristici tetti, ma anch’esse in gran parte rivisitate. Esteso e importante il verde. Giardini e parchi pubblici molto curati la fanno da padroni. Insomma una buonissima impressione: quello che abbiamo potuto vedere anche negli spostamenti con bus e treno ci è piaciuto, anche se sicuramente ci sarà ancora da fare, ma ci sono moltissimi cantieri aperti. I Lituani forse non sono molto aperti di carattere, ma abbiamo notato moltissime coppie giovani con tanti bambini e relativamente poco anziani. La Lituania è un paese giovane, le sue auto in circolazione sono in gran parte nuove e di discreta cilindrata. Attenzione alle due ruote elettriche e non, perché sfrecciano sui marciapiedi ad altissima velocità.

Per mangiare come al solito si mangia un po’ da tutte le parti, anche se il menù non è certamente come il nostro. Assaggiate l’ottima zuppa fredda di barbabietole, i capelinai e naturalmente la birra. Se non esagerate i prezzi sono abbastanza buoni.

Kaunas, la seconda città della Lituania

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Arriviamo all’aeroporto di Kaunas in serata e raggiungiamo il nostro appartamento in pieno centro con Bolt (taxi a chiamata) e 13 euro. L’appartamento è molto bello, nuovissimo e arredato con grande gusto: il palazzo non è dei migliori e ci sono 67 scalini, che peseranno un po’. Nei pressi c’è un market che ci farà molto comodo, anche se fare la spesa può creare qualche difficoltà causa “interpretazioni”, ma è sempre divertente e stimolante.

Il lungo viale alberato, Laisves al., che attraversa tutta la città vecchia dal castello e dal Santaka Park fino al Vytautas Park merita di essere percorso per intero attorniato com’è da bar, ristoranti e negozi di vario genere. Si incontrerà la grande chiesa di San Michele Arcangelo e verso il castello l’ex palazzo presidenziale e poi la deliziosa Vilniaus g. (via) con la cattedrale di San Pietro e San Paolo e che sfocia poi nella bella piazza del Ratuses, dominata dalla slanciata torre del palazzo comunale (il Cigno Bianco). Proseguendo si raggiunge il rimaneggiato castello situato in magnifica posizione all’inizio del Santaka park che, in passeggiata verde, vi condurrà alla confluenza dei due fiumi di Kaunas, il Nemunas e il Neris, proveniente da Vilnius.

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Nelle vicinanze potete visitare la vecchia casa gotica di Perkunas e la vicina chiesetta. Se volete attraversando il ponte e utilizzando la vecchia funicolare potete salire alla collina per dare un’occhiata al bel panorama. Una lunga passeggiata lungo il Nemunas conduce alla verdeggiante omonima isola. Nella zona una visita al super shopping center di Akropolis non guasta e diverte!  Consigliata la salita, magari con la funicolare, alla moderna, enorme e biancheggiante basilica della Resurrezione dal cui tetto si gode un buon panorama della città. Da non mancare sicuramente la visita all’originale Museo del Diavolo dove sono esposti più di 3000 “diavoli” in tutte le fogge, colori, posizioni, materiali e provenienti un po’ da tutto il mondo: veramente godibile. Non è finita: con il tram 5 siamo arrivati a visitare il Monastero di Pazaislis, immerso in un idilliaco parco ai margini del lago artificiale (Kaunas Lagoon) e che vanta un meritevole piccolo museo. Ancora: con il bus 35 si può raggiungere in periferia e in un verdeggiante contesto il IX Forte, una della fortificazioni che cingevano la città. Purtroppo durante la seconda guerra mondiale fu trasformato in luogo di detenzione e di morte per Ebrei, Lituani, soldati russi e di altre nazionalità. Si pensa che in questo luogo furono trucidate e sepolte circa 50.000 persone. Si può visitare il museo e le celle, ma veramente toccante è il grande monumento alto 32 mt in ricordo delle vittime e inneggiante alla liberà.

Se vi trovate nei pressi della stazione ferroviaria fermatevi nel vicino parco (Ramybes park) ai lati del quali si trovano una piccola ma graziosa moschea e due chiesette ortodosse da vedere. Anche in questo parco si ricordano le vittime della violenza e intolleranza.

Vilnius, la giovane capitale

vilnius al tramonto

A Vilnius ci arriviamo in treno con una corsa di poco più di un’ora attraverso foreste verdeggianti e toccando qualche piccolo paesetto con le caratteristiche casette. Treni comodi e veloci, corse frequenti e prezzi ottimi: 4 euro a testa per la tariffa “over”.

Dalla stazione raggiungiamo il nostro appartamento a piedi entrando nella città vecchia attraverso la Porta dell’Aurora, uno dei simboli della città. Era in origine un baluardo difensivo, attualmente è la cappella della Nostra Signora della Porta dipinto del XVII, alla quale ancora oggi centinaia di cittadini si rivolgono per ottenere la grazia. Attraversata la porta la città cambia aspetto: si presenta nel suo splendore con costruzioni, case, palazzi e chiese di diversi stili, tra gotico, rinascimentale, barocco e neoclassico che lasciano veramente sorpresi. Tantissime le chiese, comprese quelle Ortodosse che meritano tutte una visita anche breve. Il nostro appartamento che si trova in una piccola caratteristica strada (Saviciaus g), che scopriamo poi essere una delle principali per la movida serale, si trova a due passi dalla grande piazza del maestoso Ratusè (Comune) in stile neoclassico.

Da qui con una piacevole passeggiata lungo la Pilies g. fiancheggiata da bar, ristorantini e negozietti di ogni genere si raggiunge l’enorme spianata della cattedrale dei santi Stanislao e Ladislao, anch’essa in stile neoclassico, importante luogo di culto, ma francamente non particolarmente interessante. Meglio il poco distante campanile che era una torre difensiva. Ancora meglio, alle spalle della cattedrale è la torre di Geminas, l’unica torre conservata del castello superiore del XIV. La torre, che è un simbolo di Vilnius, si trova sulla collina che si raggiunge con un ripido sentiero o con una funicolare. Dal belvedere si gode un notevole panorama sulla città vecchia. Al di là del fiume Vilnia, che si getta nel Neris, si estende il grande parco Kalnu dove si fanno passeggiate e escursioni tra il verde delle sue colline, la più famosa delle quali è quella delle Tre Croci con il monumento che ricorda il martirio di alcuni monaci francescani prima della conversione al cristianesimo dei Lituani avvenuta XIV secolo, piuttosto tardi.

benvenuti nella repubblica di užupis!

Come detto e anche visto, le chiese di Vilnius sono veramente tante, ma la più bella e conosciuta è la chiesa di sant’Anna costruita in stile gotico alla fine del XV secolo in mattoni rossi di ben 33 tipi. A un passo si trova il monastero di san Bernardino con tutti gli arredi, compreso gli altari, in legno. Dietro si estendono i giardini Bernardinu fondati nel 1469 dai monaci, ingranditi e resi fruibili a tutti con numerose attrazioni. Il fiume Vilnia fa da confine con il quartiere di Uzupis, anzi con la Repubblica di Uzupis, che ricorda Christiania di Copenaghen. Negli ultimi anni del XX sec alcuni studenti hanno qui fondato una comunità di artisti. Da quel momento il quartiere è diventato un centro di cultura ed è divenuto il principale incubatore artistico della Lituania e si vede! In via Paupio sul muro, è appesa, scritta in 25 lingue,  la Costituzione dei liberi cittadini di Uzupis. Nella piazzetta principale un angelo custode protegge la Repubblica. Uscendo da Uzupis, verso via Pilies, potete percorrere il vicolo Literatu g. con circa 200 opere di artisti lituani che adornano i muri. Da Pilies g. si raggiunge il quartiere Universitario che comprende 13 cortili interni circondati da edifici in vari stili costruiti dal 1579 in poi e protetti dalla bella chiesa di san Giovanni.

Da qui eccoci al neoclassico palazzo Presidenziale con il relativo solenne cambio della guardia alle 12 di ogni domenica. Da notare che tutti i palazzi pubblici oltre a esporre la bandiera Lituania espongano anche quella dell’Ucraina. Dalla piazza della cattedrale si può percorrere il lungo e pedonale rettifilo di Gedimino pr, la strada principale, un susseguirsi di notevoli palazzi, piazzette, ristoranti, locali di vario genere, un paio di teatri e anche un grande centro commerciale ( G9). Davanti alla verdeggiante piazza Lukiusku si trova il museo dell’Occupazione e delle Libertà, prima prigione nazista e poi sede del KGB la cui visita, purtroppo, non lascia indifferenti. Un tempo Vilnius era chiamata la Gerusalemme del Nord con un grande e operoso quartiere ebraico (del Vetro) e una importante Sinagoga (attualmente visitabile). La follia nazista lo trasformò in un ghetto (il piccolo e il grande) e la popolazione ebraica fu quasi completamente annientata. Oggi il quartiere conserva la memoria dei suoi abitanti sui muri degli edifici con murales e particolarmente toccante è la statua in bronzo del vecchio e la bambina. Se siete in zona fate un salto al mercato di Hales cibi freschi e varietà di piatti!

Trakai, una città-castello

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Se siete a Vilnius non potete perdere la visita di Trakai e del suo castello. La storica cittadina (che fu capitale) sorge su un isolotto di uno dei tanti laghi della zona. L’atmosfera è idilliaca, il lago è tranquillo e nel periodo estivo è solcato da decine di natanti di tutti i tipi. La visita al castello, raggiungibile con un ponte, è veramente interessante in particolare per il suo museo che espone particolari collezioni di pipe e di timbri. Il castello è particolarmente affascinante con il suo colore rosso dato dai mattoni e con le sue torri sovrastate da tetti aguzzi. Trakai si raggiunge in treno o in bus in circa 30-40 minuti. Durante il nostro soggiorno abbiamo assistito a un festival di musica da strada con tanti musicisti che da soli o in gruppo si sono esibiti per la strade e le piazze della  città vecchia. In piazza del Ratusé poi si è tenuto un grande concerto con gruppi e cori in costume. Tutto veramente piacevole !

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