Ecco come un borgo di montagna dell’Abruzzo è da oltre 100 anni una meta amatissima dagli artisti
Siamo a Civita d’Antino, un piccolo paese posto su un altipiano a 904 m s.l.m. Potremmo immaginarla come una piccola cittadina localizzata su una solitaria terrazza circondata da monti e caratterizzata da incantevoli paesaggi. Le bellezze naturalistiche di questo luogo vi faranno innamorare della natura. A sorvegliare il paese è proprio il monte Vigilio (2156 m s.l.m.); di fronte a esso abbiamo i monti Simbruini. Un paese che presente una profonda cicatrice inflitta dal terremoto del 13 gennaio 1915, causa primaria dell’emigrazione degli abitanti che si trasferirono a valle. Ancora oggi nel paese rimangono poche centinaia di persone. Nonostante le gravi conseguenze del terremoto, molti sono i luoghi simbolo della scuola Zahrtmann che sono rimasti intatti come allora. Nel centro storico potrete visitare la Casa dei Pittori Danesi, e viene chiamata la Pensione Cerroni, nome della scalinata che porta all’unica porta di accesso rimasta del paese, Porta Flora. La Pensione Cerroni ospitò diversi artisti e divenne sede della singolare scuola del maestro danese Kristian Zahrtmann. All’interno di questa casa potrete trovare, nella sala degli stemmi, la memoria della scuola di Zahrtmann.
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In un piazzale, vedrete una lapide apposta nel 1932, dove viene posta una dedica al paese che viene definito “come seconda patria”. Un piazzale completamente dedicato all’artista danese, principale piazza del Banco, dove ancora oggi potrete vedere i magnifici platani fatti piantare dall’artista, a sue spese, per l’abbellimento del paese. Girovagando nelle vie di Civita d’Antino, tra case in pietra e via ciottolate, il Palazzo Ferrante e l’attigua Cappella gentilizia della SS. Concezione, anticamente questo palazzo era circondato da un ampio giardino con una vista mozzafiato della valle sottostante, dove scorre il fiume Liri; la facciata principale si presenta con un imponente portale, sormontato da un balcone, appartenente probabilmente alla prima fase di costruzione nel 1600.
All’interno si potranno osservare arredi sontuosi che raffigurano la grandiosità del Palazzo, i soggiorni che ospitavano numerosi uomini di scienza e di lettere come Francesco Ferrante e suo fratello Domenico, importanti archeologi; questi soggiorni si presentano, mettendo in luce la sua signorilità, con una collezione di quadri e una ricca biblioteca di testi antichi. L’esterno invece si presenta con un portone principale, con una catena di ferro lasciata dai Borboni.
Altri elementi interessanti del centro storico, indubbiamente, la Torre di guardia voluta dai Colonna, di recente restaurata, venne ripresa e rappresentata anche in diverse opere; nelle vicinanze per potersi rilassare, troverete il parco-giardino pubblico La Piramide/Pista, rappresentato da un piccolo obelisco con alla base una epigrafe romana, al centro di un magnifico panorama.
Uscendo dal paese, a pochi passi, troverete l’antico “Cimitero Napoleonico”, un piccolo gioiello dell’architettura cimiteriale.
Il trekking non è mai stato più bello, storia e avventura si fondono in un’esperienza unica
Nelle immediate vicinanze di Civita d’Antino, l’antichissimo Eremo della Madonna della Ritornata, una struttura realizzata in pietra, roccia, con una cripta, l’ipogeo e lo splendido affresco bizantino del Cristo Benedicente tra gli Apostoli del XII-XIII. Questo magnifico pezzo di storia potrà essere raggiunto a circa un’ora a piedi partendo dal centro storico, armandovi di pazienza e tanta voglia di scoprire, un cammino lungo l’ampio segnalato sentiero sterrato di quasi 6 km, attraversando i magnifici e maestosi monti e boschi della Serra Lunga.
Si potranno organizzare piacevoli escursioni, a piedi, in mountain bike a cavallo. Una pineta, che si raggiunge con mezz’ora di cammino, arrivando ai piedi della montagna; al laghetto delle Pratelle, a 1600 metri di altezza, quasi tre ore di cammino. Un altro interessante itinerario è quello del Monte Romanella, dove dalla vetta potrete osservare il panorama sul Gran Sasso, la Piana del Fucino e la Maiella.
Un luogo di festa e tradizioni, dall’estate all’inverno
Kristian Zahrtmann – Giovani donne che trasportano calce. Civita d’Antino (1883)
Tutti gli anni a settembre, curato dalla Pro-Loco del posto, potrete assistere alla festa “Civita in Arte”, una manifestazione culturale nata per valorizzare il borgo antico e i luoghi dipinti del maestro danese Zahrtmann e dai pittori tra il 1877 ed il 1915, mentre, nella seconda domenica dopo Ferragosto si celebra la festa di Santo Stefano e della Madonna della Ritornata.
Il periodo autunnale fa rivivere la corsa delle botte, una competizione a squadre che riscopre l’antica attività dei cantinieri di far rotolare le botti lungo un percorso cittadino.
Civita d’Antino è il miglior luogo dove passare le proprie giornate lontani dal caos delle città sentendo le brezze che attraversano i monti abruzzesi; un luogo dove storia e tradizioni si intrecciano fra di loro. Il miglior fine settimana per coppie e famiglie.
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