Dalle stalle alle stelle: un villaggio di pescatori color rosso rubino è diventato il più famoso centro del lusso del Mediterraneo
Turisti, oggi ci troviamo in una piccolissima penisola lontana dalla città ma non dal lusso, circondata dal mare color turchese e dal pesce più fresco. Siamo più precisamente in ciò che una volta era un piccolo villaggio di pescatori, dimora di una piccola comunità che da una dozzina di famiglie crebbe fino a un villaggio di 400 persone. Dove? A 10 minuti da Budvan (o Budua), nel Montenegro: vi presentiamo Sveti Stefan (Santo Stefano da noi), ed è un albergo di lusso. Tutta? Tutta: è così dagli anni ‘60, da quando il governo della Jugoslavia la convertì in una meta da sogno. Siete pronti? C’è tutto, tranne il McDonald’s.
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L’isola del lusso
Sveti Stefan è un posto unico e inusuale in tutto il Mediterraneo su una scogliera rocciosa. L’isolotto, un isolotto separato ma poi collegato artificialmente da un istmo di sabbia, è casa ad una ex comunità di pescatori che si è arroccata per bene per difendersi dai Turchi e da tanti pirati. Ora come ora è tutto un resort. Infatti, Sveti Stefan è un luogo esclusivo, off limits se non si è clienti dell’Aman, il resort che lo gestisce.
Giusto le spiaggette a nord e a sud sono pubbliche, e il solo ingresso viene una cinquantina di €. Dalle originarie 12 famiglie del Quattrocento fino alle 400 persone nell’Ottocento, nel ventesimo secolo vide un calo degli abitanti, emigrati per ragioni diverse, al punto tale che a metà anni ‘50 c’erano 20 persone. Santo Stefano è però un luogo di assoluta bellezza, tant’è che la regina di Jugoslavia Marija Karadordevic (Maria di Romania da noi) ci edificò una delle attrazioni più importanti: Villa Milocer.
Abbracciata su tre lati da cedri, pini e circa 800 ulivi, Villa Milocer era la residenza estiva di Marija, fatta in due anni a metà degli anni trenta. Essendo ex residenza reale lo standard qualitativo è al top: equipaggiata con 8 suites, una spa, una libreria enorme e la terrazza ornata dal glicine. Senza nulla togliere alla spiaggia rosa di fronte a sé, la King’s Beach, e la più vicina Queen’s Beach più intima.
Cosa vedere a Sveti Stefan
L’isola di Santa Domenica
Non a caso, Sveti Stefan è una meta molto gettonata da tante persone famose: nel 2007 venne presa dall’Aman e fu pronta per il 2009. Nel 2010 Bocelli ci fece un concerto, se per questo, ma tanti nomi sono passati qui. Detto questo, cosa vedere a Sveti Stefan?
A Santo Stefano ci sono diverse chicche. In primis, il nome deriva da una delle 3 chiese importanti, che in sé sono la prima testimonianza della storia dell’isola: la chiesa di Santo Stefano, quella di Alexander Nevski e quella della Transfigurazione. Oltretutto, il villaggio ed il resort tutto sono stati fatti attorno alle parti originali: tutta la “città vecchia”, praticamente un centro storico, è ancora presente. Così come le casette in pietra dai tetti color rubino, che ben si sposano col paesaggio tutto attorno.
Se c’è una cosa assolutamente da vedere però è la Chiesa di Santa Domenica (Sveta Nedjelja). È una chiesa in un minuscolo spazio vitale, o meglio, su un’isoletta isolata che non ha letteralmente nulla se non la chiesa. Sta davanti a Castellastua, su uno scoglio di 33 metri. Ci si può arrivare in barca o col kayak, a neanche 10 minuti di distanza dall’Aman.
Un’altra cosa da vedere sicuramente è il vicino Monastero di Ostrog, piazzato contro una parete rocciosa e dedicata a San Basilio di Ostrog. Fondato da Ostrog Stesso, il monastero ha due piccole chiesette interne e sotterranee e affreschi del XVII secolo. Oltre il Monastero, comunque, il resort in sé ha un tris di spiagge: la King’s Beach, la Queen’s Beach e la Sveti Stefan Beach. La Queen’s Beach si annida attorno a una laguna color verde smeraldo ed ha una intima spiaggia rosata, accessibile solo dopo una piccola camminata nel verde, dove c’è la spa. La King’ Beach sta direttamente di fronte alla residenza Milocer, ed è quella che porta alla Queen’s Beach, mentre la Sveti Stefan’s Beach è al lato opposto dell’isolotto; le ultime due sono aperte al pubblico.