7 giorni in Giordania, tra meraviglie antiche e il lago salato più incredibile al mondo
7 giorni in Giordania possono bastare per scoprire tutte le meraviglie di questo paese, crocevia tra l’Oriente e l’Occidente? Lo scopriamo nel diario di viaggio della nostra TPC Ielenia.
Indice dei contenuti
7 giorni in Giordania. Diario di viaggio
Giorno 0 – Da Bologna ad Amman
Arrivati all’aeroporto di Bologna siamo pronti per dare il via al nostro tour. Atterriamo ad Amman intorno alle 23:00 ma dobbiamo superare il controllo passaporti e il ritiro dei bagagli. Intorno alle 01:00 siamo in hotel. L’hotel ci fa trovare un cestino con alimenti vari per la cena.
Giorno 1 – Amman e Jerash
Partenza per una giornata intera di visita di Amman, capitale della Giordania. Iniziamo con la visita della moschea di Re Abdullah. Di recente costruzione, infatti fu ultimata nel 1989, è caratterizzata da una cupola azzurra e da una grande sala per la preghiera di forma ottagonale. Qui si trova un piccolo museo islamico che conserva fotografie della famiglia reale, in modo particolare di re Abdullah I, monete, ceramiche, documenti, ecc. All’ingresso le donne dovranno indossare delle tuniche per coprire braccia, gambe e testa e, prima di entrare nella sala di preghiera, tutti devono togliere le scarpe.
Jerash, il sito di origine romana più grande della Giordania. Entriamo nella antica città oltrepassando l’Arco di Adriano e già iniziamo a farci un’idea della grandezza del sito. Alla nostra sinistra troviamo l’ippodromo dove si svolgevano le gare delle bighe e le gare di atletica. Proseguendo lungo il percorso di visita oltrepassiamo la Porta Sud ed entriamo nel centro della città dove troviamo il Foro, una piazza ellittica circondata da numerose colonne in stile ionico. Questa piazza era il cuore della città poiché qui si trovavano il mercato, il tempio di Zeus ed edifici della vita politica.
Vistiamo il Teatro Sud, luogo che ospitava fino a 5000 persone. Ci sediamo sugli spalti e ascoltiamo l’esibizione di alcuni giordani che suonano la cornamusa rendendoci subito conto della perfetta acustica del teatro.
Proseguiamo la nostra visita fino ad arrivare alla Chiesa di San Giovanni Battista, una struttura circolare che conserva l’antica pavimentazione a mosaico. Saliamo fino al Tempio di Artemide (II sec d.C.) dove ammiriamo le colonne in stile corinzie rimaste in piedi nonostante l’inesorabile scorrere dei secoli che, ancora oggi, oscillano in presenza di vento poiché realizzate con la tecnica a incastro e un ragazzo, per mostrarci questa oscillazione, infila un cucchiaio alla base di una colonna….. “Eppur si muove”!
Scendiamo la scalinata, oltrepassiamo i propilei che rappresentano la porta di accesso al Tempio di Artemide e raggiungiamo il Cardo Massimo, la strada principale della città fiancheggiata da numerose colonne e su cui affacciavano numerosi edifici tra cui un ninfeo, una fontana ornamentale consacrata alla dea dell’acqua e riccamente decorata da cui scorreva una cascata che si raccoglieva in una vasca sottostante. Dal cardo massimo si può raggiungere la Cattedrale, la chiesa bizantina risalente alla seconda metà del IV sec.
Percorriamo il Decumano Sud e raggiungiamo le Case Omayyadi, un edificio austero che testimonia la presenza islamica nel sito romano.
Castello di Ajloun. Costruito nel XII sec da un generale dell’esercito del sultano Saladino in una posizione altamente strategica, dominante sulla Valle del Giordano per contrastare gli attacchi dei Crociati. Per accedere al castello si oltrepassa il ponte levatoio che sovrasta il fossato (oggi asciutto). Al suo interno visitiamo il piccolo museo che conserva manufatti, mosaici e armi medievali. Dalla cima delle torri la vista spazia sull’intera Valle del Giordano.
Amman by night. Passeggiamo per le strade illuminate, assaggiamo incuriositi il succo di canna da zucchero (troppo dolce), ammiriamo i colori delle numerose spezie e dei frutti, odoriamo l’aria ricca di incenso.
Giorno 2 – Amman e Petra by night
Cittadella di Amman. Sorge sulla collina che domina la capitale giordana ed è il sito dell’antica Rabbath – Ammon. All’interno si trova un piccolo museo che conserva reperti risalenti all’età del bronzo e del ferro. Ammiriamo affascinati i resti del Tempio di Ercole, due imponenti colonne di epoca romana, costruito sul punto più alto della collina. Qui vicino si trovano i resti di una grande statua raffigurante Ercole, in modo particolare una grande mani, andata distrutta durante un terremoto.
Visitiamo il Palazzo Omayyadi, un grande complesso risalente alla metà del VII sec. l’interno è caratterizzato da volte a botte e decori in stucco. Sulla collina osserviamo anche i resti della Basilica Bizantina con parti del pavimento a mosaico ancora ben conservate. Il Museo della Giordania conserva reperti che permettono di ricostruire la storia del paese a partire dai primi popoli che la insediarono fino ad arrivare alla civiltà nabatea. Qui sono conservati i Rotoli del Mar Morto rinvenuti in Giordania. Teatro romano, costruito sul versante di una collina nel II sec.
Partenza per Petra
Castello di Shobak (sosta fotografica) fu costruito da Baldovino I, re crociato, nel 1115 su un altopiano.
Petra by night (2h con partenza alle 20:30 e termina alle 22:30). Si cammina nel silenzio e al buio lungo il Siq (una stretta gola fiancheggiata da alte pareti rocciose) illuminato solo da candele posizionate ogni pochi metri di distanza fino ad arrivare al Tesoro, anch’esso illuminato da numerose lanterne di carta, dove un musicista suona la rababa, un antico strumento a fiato, ed un beduino racconta la storia della città nabatea e intona canti nel silenzio della notte.
Giorno 3 – Petra
Petra, la città fondata dai Nabatei intorno al VI sec a.C. nel deserto del Wadi Musa. Come la sera precedente iniziamo il nostro cammino percorrendo il Siq (1,2 km) che conduce alla città nascosta al termine del quale si presenta il Tesoro, una tomba dalla facciata in stile ellenistico completamente scavata nella roccia. Il nome deriva da una leggenda: un faraone egizio avrebbe nascosto al suo interno un tesoro mentre inseguiva gli israeliti. L’interno è completamente vuoto e non decorato.
A destra del Tesoro si apre una strada che si fa via via più larga, chiamata Siq esterno, sulle cui pareti si trovano numerose tombe e case costruite dai Nabatei (visitabili e facilmente accessibili).
Proseguiamo la nostra visita con l’Altura del sacrificio dove si trovavano altari sacrificali. Nelle vicinanze si trova il Teatro anch’esso scavato interamente nella roccia e ampliato dai romani nel 106 d.C. Più avanti si trovano le Tombe Reali raggiungibili con una scalinata:
- Tomba dell’urna, caratterizzata da un porticato scavato nella roccia e da una terrazza.
- Tomba di seta, caratterizzata da venature della roccia di colore bianco, giallo e rosa.
- Tomba del Palazzo, la più grande delle tombe reali decorata con colonne nella parte superiore.
Riprendiamo il cammino fino a raggiungere Qasr Al Bint, un tempio dedicato alle divinità nabatee e uno dei pochi edifici non scavati nella roccia. Percorriamo la Strada Colonnata, il centro della città antica, costruita dai romani con la sola presenza del Decumano e fiancheggiata da numerose colonne. Incrociamo i resti della zona del marcato e del Palazzo reale. Varchiamo la Porta del Temenos che separava la zona commerciale della città da quella sacra del tempio. Qui infatti si trova il Grande Tempio, edificato su più livello il più alto dei quali ospitava il recinto sacro.
Al termine della visita guidata (8 h circa) siamo liberi di girare in libertà tra i resti archeologici dove ammiriamo i colori della roccia al tramonto e incrociamo gli sguardi della popolazione locale che incrociamo sul nostro cammino di rientro in hotel.
Giorno 4 – Piccola Petra e Wadi Rum
La giornata si apre con la visita della Piccola Petra (Siq Al Barid), sito nabateo di dimensioni molto ridotte rispetto a Petra ma ugualmente suggestivo. Gli archeologici pensano che fosse un centro agricolo e una zona di rifornimento per le carovane dirette a Petra. Anche in questo luogo troviamo un Siq, lungo circa 450 m, dove scorgiamo un piccolo tempio dedicato al dio principale venerato dai Nabatei, delle zone scavate nella roccia probabilmente adibite a sale di rifornimento per i viandanti e ad abitazioni. Merita una visita la cosiddetta Casa dipinta, una sala decorata con affreschi.
Adesso abbiamo il trasferimento verso Wadi Rum. Lungo il tragitto con il pullman ci fermiamo presso la Hejaz Railway per il pranzo al sacco che la nostra guida locale ha preparato insieme all’autista del pullman. La Hejaz Railway è una ferrovia costruita dagli Ottomani all’inizio del XX sec per favorire gli spostamenti e rafforzare il controllo su queste zone. Durante la Prima Guerra Mondiale venne in parte distrutta e, oggi, non è più in funzione. Rimangono ben visibili i binari, alcuni vagoni e una stazione fantasma ormai chiusa.
Nel primo pomeriggio arriviamo al Wadi Rum, al campo tendato dove trascorreremo per la notte più precisamente passeremo la notte in una “bubble”, una stanza con bagno di forma sferica che ricorda una bolla con grandi aree trasparenti e una terrazza all’esterno.
Sistemati i bagagli iniziamo il nostro tour in fuoristrada nel deserto (3 h circa). Il Wadi Rum è un deserto roccioso con diverse formazioni rocciose, grotte, graffiti preistorici, canyon e dune di sabbia. Percorriamo un’ipotetica strada ammirando i colori che il deserto ci regala e attraversiamo le numerose dune presenti. Arriviamo fino alla roccia a forma di fungo dove scattiamo numerose foto. Durante il nostro girovagare abbiamo la possibilità di ammirare le incisioni rupestri raffiguranti cammelli, guerrieri e altri tipi di animali. Da qui saliamo a dorso di un cammello e raggiungiamo un campo tendato beduino dove ci offrono il tè e scopriamo un basso rilievo che ritrae Lawrence d’Arabia che visse qui, nel Wadi Rum, dal 1916 al 1918.
Continuiamo il nostro vagabondare in fuoristrada e ammiriamo una grande formazione rocciosa formata da sette pinnacoli chiamata “I sette pilastri della saggezza”, nome ispirato dal titolo del romanzo di Lawrence. Da questo deserto osserviamo il tramonto che ci regala colori magnifici e…..iniziamo a sentire il freddo della sera. Rientrati al campo tendato ci aspetta la cena ma, prima, il personale ci fa mettere intorno ad una brace sotto la sabbia da cui viene estratto una sorta di contenitore con varie teglie che contengono della carne; il calore della sabbia riscaldata dal sole ha permesso di cuocere in varie ore la carne che ci viene servita a cena.
Finita la cena rientriamo nella nostra bubble ed è ora di accendere il condizionatore con aria calda perché fa molto freddo. La notte nel deserto è un’esperienza bellissima!!!
Giorno 5 – Mar Morto
Lasciamo il campo tendato per dirigerci verso il Mar Morto. Ci aspettano 8/9 h di pullman con qualche sosta per il bagno e/o soste fotografiche in punti panoramici. Lungo il tragitto ci fermiamo ad un negozio molto grande e ben fornito che vende prodotti a base di sali e/o fanghi del Mar Morto, il Dead Sea Levant.
Arrivati in hotel (resort) veniamo accolti con estrema cortesia con un cocktail di benvenuto che ci viene offerto sulla terrazza da cui si gode un bel panorama sul mare e su tutta la struttura che ci ospiterà per due notti. Lasciati i bagagli in camera andiamo subito verso la spiaggia privata per “tuffarci” e galleggiare nel Mar Morto data la grande salinità presente. Dopo il bagno ci cospargiamo il corpo di fango ricco di minerali che si trova in contenitori vicino la spiaggia e che possiamo tenere per non più di 15/20 minuti.
Mentre sono alla spiaggia mi guardo intorno e rifletto sul fatto che questo enorme lago salato si trova nel punto più basso del pianeta a circa 400 m sotto il livello del mare. Altro aspetto che mi rende affascinante questo luogo è pensare, e vedere in lontananza, che sull’altra sponda, su un’altura, si trovano due importanti città, Gerusalemme e Betlemme che hanno assistito alla nascita e alla morte di Gesù e hanno visto cambiare il corso della storia. La sera si notano molto bene le luci di queste due città.
Giorno 6 – Mar Morto
La giornata di oggi è dedicata al relax, non sono previste escursioni. Rimaniamo all’interno dell’enorme struttura dell’hotel. Trascorriamo la mattina in spiaggia per provare ancora la strana sensazione di galleggiare nella acque del Mar Morto. Poco di prima di pranzo rientriamo verso la struttura principale fermandoci nella prima delle due zone piscina che offre anche una vasca idromassaggio dove ci facciamo cullare dal getto dell’acqua. Per pranzo ci spostiamo verso la piscina più grande dove si trovano sdraio, ombrelloni, bar, ristoranti, e ordiniamo una pizza (molto buona!) che ci viene consegnata direttamente sotto l’ombrellone.
Il sole inizia a tramontare perciò ci concediamo una doccia in preparazione della cena e poi dobbiamo fare la valigie, il nostro viaggio in Giordania sta per giungere al termine.
Giorno 7 – Hesbon, Madaba e Monte Nebo
Prima tappa della giornata è Hesbon (Tell Hesban), 9 km a Nord di Madaba, un piccolo sito archeologico posto su una collina che mostra la stratificazione di vari insediamenti che si sono susseguiti nel corso dei secoli a partire dalla tarda età del bronzo. Ben riconoscibili sono i resti di una basilica bizantina con il suo abside.
Lasciamo il sito per dirigerci verso Madaba, dove visitiamo i seguenti luoghi:
- Parco archeologico II, che conserva le rovine di una residenza privata del VI sec e quelle della Chiesa dei Martiri.
- Parco archeologico I e Chiesa della Vergine Maria. Questo sito offre numerose testimonianze del passato della città come un strada romana, la Chiesa del profeta Elia, una villa bizantina con mosaici. La chiesa dedicata a Maria fu edificata nel VI sec.
- Chiesa di San Giorgio (culto greco – ortodosso), dove si trova un mosaico che rappresenta la più antica carta geografica della Terra Santa. Il mosaico fu realizzato nel 560 d.C. e identifica i nomi scritti in greco di molti luoghi biblici, dall’Egitto alla Palestina.
- Chiesa degli Apostoli. Qui è conservato un grande mosaico dedicato agli apostoli e risalente al 568 d.C.
Lasciata Madaba raggiungiamo l’ultima tappa del nostro viaggio in Giordania: il Monte Nebo, il luogo dove Mosè vide la Terra Promessa e, seconda la tradizione, il luogo della sua sepoltura. Sulla cima del monte, da cui si può ammirare la Terra Santa e la Valle del fiume Giordano, si trova un Memoriale raffigurante il bastone di Mosè con il serpente. Di fronte è posta la Chiesa del Memoriale di Mosè, edificata alla fine del VI sec su una più antica costruzione. Oggi è protetta da una struttura moderna che preserva le colonne e i mosaici interni.
Dalla terrazza si può scorgere la Sorgente di Mosè, il luogo in cui, secondo la tradizione, Mosè fece sgorgare l’acqua colpendo con il bastone una roccia. Al termine della visita il pullman ci attende per portarci all’aeroporto di Amman dove ci aspetta il volo che ci riporterà in Italia a conclusione di questi 7 giorni in Giordania.