Lady Gaga è siciliana, e questo è il bellissimo borgo (vista mare) da dove arriva la sua famiglia
E se Bad Romance, Just Dance o Paparazzi fossero state cantate non in inglese, ma in siciliano? Non sarebbe del resto un abbinamento troppo azzardato. Stefani Angelina Joanne Germanotta, per tutti Lady Gaga, è infatti di origine italiane. Delle radici che la accomunano a tantissimi protagonisti dello star system a stelle e strisce, da Frank Sinatra a Nancy Pelosi, da Madonna a Robert De Niro, tutti figli della grande ondata di emigrazione italiana dall’altra parte dell’oceano tra Ottocento e Novecento. Ma se De Niro è di sangue molisano, l’ex speaker della Camera dei Rappresentanti viene da una famiglia di abruzzesi (esattamente come miss Ciccione) e The Voice aveva in parte origini liguri, quelle della vincitrice dell’Oscar alla miglior canzone nel 2019 sono da ricercarsi a Naso. No, non casualmente, proprio a Naso, comune della provincia di Messina.
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Lady Gaga, mare e montagna: ecco da dove viene la famiglia Germanotta
6 minuti dal mare, ma a quasi 500 metri di altitudine. Naso è un piacevole borgo che, fino al 1925, includeva nel suo territorio anche Capo d’Orlando, poi diventato comune autonomo. Ma la sua storia è molto, molto più antica: pare che infatti sia stata fondata da Agatirso, figlio di Eolo (il dio del vento nella tradizione mitologica ellenica) addirittura nel 1218 a.C. E se così fosse, oggi il paese avrebbe 3238 anni, ben 461 in più dei 2777 di Roma, fondata nel 753 a.C.
Sicuramente è un territorio antico, come testimoniano le architetture tipicamente medievali, le stradine acciottolate e i vicoli in salita intorno ai quali si costruisce una narrazione storica nella quale, peraltro, si inserisce la nobile famiglia dei Ventimiglia, la cui dominazione riguardò anche un altro comune molto noto della Sicilia, Geraci Siculo, già vincitore dell’edizione 2021 del Borgo dei Borghi. E qui, ancor prima che nel 1908, fu il terremoto del 1786 – che devastò Reggio Calabria e Messina – a decretare una nuova fase della storia cittadina: distrutto l’antico Castello, vi nacque al suo posto un teatro, mentre la città assunse un aspetto pressoché definitivo che ancora oggi è possibile ammirare fermandosi tra le sue piazze panoramiche e camminando senza fretta.
È proprio da Naso che veniva il nonno di Lady Gaga, Antonio Germanotta, il cui cognome venne poi trasmesso al figlio Joseph e, da questo, alla figlia Stefani. Dal 1908, anno di emigrazione della famiglia verso gli Stati Uniti d’America, sono passati poco meno di 80 anni per arrivare alla terza generazione, quella della cantante che ha rivoluzionato la musica pop degli ultimi venti anni. In città, però, vivono ancora i cugini diretti (la terza generazione), portando avanti un legame ideale tra Sicilia e Stati Uniti d’America.
Cosa vedere (e fare) a Naso
Il Tempio di San Cono a Naso. Foto di Gianfranco @giasostanco su Instagram. Tutti i diritti riservati
Una località deliziosa, e non solo per i suoi dolci. A Naso è possibile gustare quella vita semplice tipica della Sicilia più tradizionale, meno avvolta dai flussi turistici più esasperati, ma anche immergersi in esplorazioni storiche e culturali. Passeggiando per Corso Umberto I si apprezzano i palazzi più antichi, raggiungendo la Chiesa Madre si ammira la sintesi tra lo stile barocco e quello rinascimentale con evidenti rimaneggiamenti di inizio Novecento. Infine, si arriva al Tempio di San Cono, splendida chiesa quattrocentesca, dedicato al monaco nato e vissuto a Naso tra il 1139 e il 1236. Qui, assolutamente da visitare è la cappella con le reliquie del santo, con le sue intricate decorazioni murarie, le statue e i fregi.
Tra le specialità tipiche di questa località del messinese ci sono le ossa dei morti (le uossa dei muorti), dei biscotti realizzati con un impasto a base di zucchero, farina, chiodi di garofano e cannella con una doppia consistenza, friabile e caramellata e i tetù, sempre biscotti ma fatti con mandorle, strutto e altri ingredienti. Entrambi questi dolci sono tradizionali della Commemorazione dei defunti, che cade il 2 novembre.
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