Singapore, la città-stato modernissima che è diventata l’ombelico dell’Asia
Quando sentiamo parlare di città-stato, subito il pensiero vola ai ricordi scolastici, magari a quelli dell’antica Grecia. Ma questa definizione la si può applicare anche alla modernissima Singapore, una terra che nell’immaginario del turista contemporaneo fa rima con ordine, sicurezza, rapporto simbiotico con la natura, bellezza dell’opera dell’uomo. Sono proprio queste le emozioni e le sensazioni che Noemi Nieddu (noe.theexplorer su Instagram) ha potuto sperimentare nel suo viaggio di 5 giorni a Singapore, una esplorazione di una terra lontana ma vicina all’Occidente, che offre l’opportunità di un viaggio unico e diverso dal solito. Il tutto, con la comodità e i servizi d’eccellenza di M Hotel di Turisanda e Mercure on Stevens di Presstour, strutture ideali per un viaggio che, in ogni angolo del mondo, ti farà sentire come a casa.
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La città con l’aeroporto più incredibile al mondo
Sembra incredibile, ma una delle principali attrazioni di Singapore è il suo iconico aeroporto internazionale di Changi, da anni in vetta alle classifiche di settore. Qual è il suo segreto? La scelta di essere costruito non solo come un luogo di partenze ed arrivi, ma come una destinazione a sé stante. Un hub mondiale dove camminare sospesi in aria su una walking net, perdersi nel magnifico labirinto verde, percorrere il canopy bridge tra il tetto di cristallo e la giungla interna della Forest Valley e ammirare il Rain Vortex, una enorme cascata artificiale che fa sgranare gli occhi dalla sorpresa.
La Marina Bay, simbolo della Singapore moderna
Il colossale edificio del Marina Bay Sands, tre grattacieli affiancati e uniti in vetta da un edificio a sbalzo che ricorda lo scafo di una nave, è l’iconico complesso di questa cosmopolita città dell’Asia. I grattacieli sono una presenza fissa nello skyline cittadino, dal Central Business District. Eppure, è solo una delle tante attrazioni di una città che ha saputo mantenere inalterato il suo passato, fatto di dominazioni coloniali – come quella britannica – e importanti influenze dei paesi asiatici. Ecco che nel quartiere civile si può visitare il Fullerton Hotel, un tempo ufficio postale costruito dai coloni britannici che oggi è divenuto un hotel di lusso. Gli edifici che ospitano le istituzioni singaporiane sono nel tradizionale stile inglese, differentemente dalla Chinatown, dove emerge l’influenza cinese anche nel Tempio della Reliquia del Dente del Buddha, uno dei più importanti luoghi di culto buddisti al mondo.
Anche la cultura islamica è un elemento molto importante per Singapore e, insieme alle testimonianze dell’influenza malese, fa mostra di sé nel Palazzo del Sultano, ad Haji Lane (celebre per la street art) o l’antico Palazzo reale di Kampong Glam.
Il rapporto di Singapore con l’acqua e la natura
Il mare, ma anche le dighe e l’importanza di mantenere inalterati i livelli di fiumi e canali. L’acqua per Singapore è vita, risorsa ma anche necessità di studiare progetti e idee sempre nuovi: è il caso di Marina Barrage, una diga con pannelli solari che disseta la città e, contemporaneamente, produce energia. Oppure Il NEWater, un innovativo impianto che trasforma le acque reflue (fognatura) in acque potabili, riducendo la necessità di ricorrere a fonti e sorgenti.
Ma è anche l’acqua su cui si naviga, con i bumboat, per ammirare Clarke Quay e Marina Bay, scorci deliziosi di una città che offre anche altri spazi di natura, come i Gardens by the Bay, dove luci e alberi si incontrano nello spettacolo del Garden Rhapsody.
Singapore vista dall’alto, magari dal bel profilo alberato del Mount Faber, dove arrivare in funivia, è ancor di più uno spettacolo. Da qui, lo sguardo spazia su tutta la città, così come dalla ruota panoramica Singapore Flyer, da dove si vede il Double Helix Bridge, Marina Bay Sands e anche le strade che ospitano il GP di Formula 1. Un vero picco di adrenalina per una città magica.