Il borgo in miniatura che è persino più piccolo di un parco di Roma ti stupirà con i suoi affacci sulla Costiera Amalfitana
Quanto è grande il luogo in cui vivi? Quanti abitanti ha? Sono domande che forse ti sarai sentito fare almeno una volta nella vita, magari tra colleghi o con amici e conoscenti che vengono dal circondario. Sappiamo che Roma è la città più popolosa e anche estesa d’Italia, con i suoi 1287 chilometri quadrati. Al secondo posto, curiosamente, non c’è Milano o Napoli bensì Ravenna (653 kmq), e al terzo addirittura la pugliese Cerignola (593 kmq). E poi giù giù in classifica, fino al borgo più piccolo d’Italia. Stiamo parlando di Atrani, una presenza scenica e anche ben nota dell’amatissima Costiera Amalfitana. Ma come mai è così piccolo, e soprattutto, quanto piccolo è? Scopriamolo insieme.
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Più piccolo di Villa Doria Pamphilj
Non molto tempo fa abbiamo fatto un giro tra i parchi di Roma, che è la città più “verde” d’Europa (anche se molti non lo sanno!). Se si esclude il Parco degli Acquedotti, che è suddiviso in più aree verdi, il parco più grande di Roma è Villa Doria Pamphilj, che si estende per 184.000 metri quadrati (184 ettari, per semplificare). Ebbene, pensate che Atrani è ancora più piccolo: appena 120 ettari, o 120.000 metri quadrati o 0,12 chilometri quadrati. In pratica, questo borgo è lungo 420 metri e largo 330 nei suoi punti più distanti. Peraltro, non un territorio facile o pianeggiante, perché la spiaggia è su un piano ribassato rispetto al borgo, costruito tra due montagne – il Monte Civita e l’Aureo – che formano un vero e proprio antro, che ha dato appunto il nome ad Atrani.
Ma a cosa si devono le sue dimensioni ridottissime? La storia ci racconta che, dopo la fine dell’Impero romano d’Occidente, Atrani era molto più grande e importante di come ci appare oggi. Le incursioni dei pirati, le lotte di potere tra papato e potere temporale e non ultimo un devastante terremoto nel 1343 diedero il colpo di grazia alle aspirazioni atranesi, con un paese che pian piano si ripiegò su se stesso, senza però mai sventolare bandiera bianca. E arrivando, sebbene in miniatura, fino al giorno d’oggi.
Il borgo di Atrani è tutto da scoprire
Un borghetto in miniatura, potremmo dire. Eppure ad Atrani la storia e la resilienza dei suoi abitanti hanno lasciato un tessuto urbano tanto piccolo quanto ricco di scorci magnifici. Come quelli della Collegiata di Santa Maria Maddalena, con il suo campanile geometrico e la cupola ricoperta delle tipiche maioliche colorate di queste zone (soprattutto della vicina Vietri sul Mare). Di chiese – pensate che nel Medioevo il territorio comunale ne contava fino a trecento – ce ne sono diverse da visitare: quella di San Salvatore de’ Birecto è introdotta da una magnifica scalinata; quella dell’Immacolata ha un altare di marmo dai tanti colori e quella di San Michele Arcangelo segna il confine con la vicina Ravello.
Interessante è anche la Torre dello Ziro, dove la leggenda vuole che venne rinchiusa Giovanna d’Aragona (detta la pazza) per la bramosia di potere dei suoi fratelli, e la Grotta di Masaniello, dove si sarebbe rifugiato il rivoluzionario napoletano dalle persecuzioni dei Borboni.
La spiaggia del paese
Sabbia scura, mare azzurro e fondale di sassi. Nonostante si estenda per poche centinaia di metri, la spiaggia di Atrani è frequentatissima in estate e si riempie di candidi ombrelloni bianchi. Uno sbocco sul mare dal quale ammirare questo borgo che è non solo il più piccolo d’Italia, ma anche quello con la maggiore densità di abitanti di tutta la zona.
Come si arriva ad Atrani?
Il borgo di Atrani si trova lungo la SS163 “della Costiera Amalfitana”, il percorso che collega Salerno a Sorrento passando per Positano, Praiano, Conca dei Marini, Maiori e Vietri. Ci si può arrivare in automobile (ma in estate il traffico è molto, per cui uno scooter è sicuramente più agevole) o con gli autobus del servizio pubblico SITA, in circa un’ora da Salerno.