Con oltre 160mila libri, questa biblioteca svizzera è una delle più antiche d’Europa
Simbolo della città omonima, fa parte del patrimonio mondiale dell’Umanità dell’UNESCO ed è uno dei più importanti e meglio conservati complessi monastici medievali d’Europa: l’Abbazia di San Gallo con la sua cattedrale barocca, la biblioteca e l’archivio, si trova nel nord-est della Svizzera, vanta una storia ricca e lunga oltre 1.200 anni: infatti, ha svolto un ruolo significativo nella storia religiosa, culturale e politica della regione.
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La storia dell’abbazia e della biblioteca di San Gallo
L’abbazia, ma più precisamente il complesso architettonico benedettino, fu fondato nel 612 da San Gallo, un monaco irlandese che si stabilì in questa regione dopo aver viaggiato per l’Europa. Il sito scelto per la fondazione dell’abbazia era strategicamente importante, poiché si trovava lungo una delle principali vie commerciali del tempo e in prossimità di un importante guado sul fiume Steinach.
Nel corso dei secoli, l’Abbazia di San Gallo divenne un importante centro religioso, culturale ed economico, un luogo di studio e copiatura di manoscritti, contribuendo così alla preservazione e alla diffusione della cultura classica e cristiana. Nel IX secolo, sotto l’abate Gozberto, l’abbazia divenne un centro di riforma monastica e svolse un ruolo chiave nella diffusione della regola benedettina in Europa.
L’abbazia godette di grande ricchezza e potere, grazie alle donazioni di terre e privilegi concessi dai sovrani locali e dai nobili, fu un importante centro di produzione di manoscritti miniati e di artigianato: venne così a costituirsi, nel 1553, una ricca biblioteca che attirava studiosi da tutta Europa. L’edificio dedicato alla biblioteca fu sostituito nel 1767 dall’attuale sala barocca, nella quale tardo barocco e rococò si alternano tra grandiosi dipinti e raffinate decorazioni: per questo è considerata una tra le più belle sale bibliotecarie del mondo.
Fortunatamente, nonostante la soppressione del principato abbaziale, tra il 1797 e il 1805, grazie alla lungimiranza dei bibliotecari le raccolte della biblioteca ci sono pervenute indenni.
Da allora la biblioteca è di proprietà e gestita dalla comunità cattolica del Canton San Gallo ed è un’istituzione scientifica di fama mondiale. La biblioteca, infatti, conserva una vasta collezione di manoscritti antichi, circa 1200 di cui 400 risalenti al periodo precedente al primo millennio, incunaboli e libri rari che rigurdano tutti i campi umanistici e scientifici. Inoltre, custodisce anche una mummia egizia (una signora di nome Shepenese) e un imponente globo terrestre e celeste.
Nel 1983, l’Abbazia di San Gallo è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, riconosciuta per il suo significato storico, artistico e culturale. L’abbazia è stata descritta come un “eccezionale esempio di un grande monastero benedettino sviluppatosi nell’Alto Medioevo”.
Come visitare il complesso abbaziale e la Biblioteca di San Gallo?
L’architettura dell’Abbazia di San Gallo riflette la sua importanza e la sua evoluzione nel corso dei secoli. Il complesso è caratterizzato da diversi stili architettonici, dal romanico al barocco, con aggiunte e modifiche apportate nel corso dei secoli.
Il nucleo più antico dell’abbazia è la cattedrale di San Gallo, costruita nell’VIII secolo in stile carolingio. Questa chiesa è famosa per le sue colonne in marmo e per il suo chiostro, considerato uno dei più belli del suo genere in Europa. Il chiostro è circondato da colonne con capitelli scolpiti, decorati con motivi geometrici, vegetali e figurativi, che riflettono l’arte e la spiritualità dell’epoca.
Oggi, l’Abbazia di San Gallo è aperta al pubblico e accoglie visitatori da tutto il mondo che desiderano esplorare la sua storia millenaria, ammirare la sua architettura e immergersi nella sua atmosfera spirituale e culturale unica.
Inoltre, la cittadina di San Gallo che sorge sul Lago di Costanza è una gemma preziosa che vale assolutamente la pena visitare.
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