Che sia bello è un Nesso logico: questo borgo vista lago ti farà scoprire una Lombardia diversa dal solito
L’abbiamo già sentito il giochino di parole dell’orrido che in realtà è bello, vero? E allora, senza indugi e senza inciampi, viriamo il nostro navigatore ideale verso Nesso, che si trova sul Lago di Como e che deve parte della sua fama a una stretta gola immersa nel verde. Una delle tante sorprese di un borgo che non vedrete l’ora di conoscere. Andiamo?
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Che Nesso c’era?
Uno scorcio della strada che porta all’Orrido di Nesso
La parola toponimo, secondo l’Enciclopedia Treccani, indica in linguistica e geografia, ogni nome proprio di luogo. Sì, ma quello di Nesso, che è anche una parola comune nella lingua italiana, cosa significa? Sembra che derivi dalla lingua celtica, dove significherebbe ormeggio o comunque qualcosa di legato all’acqua. Non è un caso infatti che il borgo si trovi sul ramo comasco del lago più celebrato del Nord Italia.
Un po’ di storia che non fa male a nessuno
Anno 951: si parla per la prima volta di Nesso. A conti fatti questo borgo dovrebbe avere quasi 1100 anni di storia, di quelle peraltro ricche di elementi. Nel libro del borgo si innestano Federico Barbarossa (che lo mette sotto controllo di un’abbazia di Pavia), Ludovico Sforza che regala questo paesello sul lago alla sua amante Lucrezia Crivelli, finché pian piano le cose si fanno più tranquille e la cittadina torna sotto il controllo diretto di Milano.
L’orrido che piace proprio a tutti
In tutto il suo orrido splendore: sua maestà l’Orrido di Nesso
Introdotto da un piccolo ponte in pietra, la cui forma è comunemente detta a schiena d’asino per la vistosa gobba centrale rialzata, l’Orrido di Nesso si trova a Coatesa, frazione di Nesso. Apprezzato sin dai tempi di Leonardo da Vinci, che lo cita nel suo Codice Atlantico, questo piccolo canyon è formato dall’azione erosiva di due torrenti che, unendosi, si gettano in una magnifica cascata che va ad alimentare il Lago di Como. La gita, che proprio Leonardo consiglia da fare nel mese di maggio, oggi prevede di scendere una bella stradina con quasi 300 gradini, per raggiungere il Ponte della Civera – quello dell’asino, per intenderci – che attraversa l’abitato di Nesso e le sue casupole colorate con vista sul lago.
Cosa vedere a Nesso oltre all’Orrido?
Vista dall’alto, Nesso appare come un nugolo uniforme di case dai tetti rossi che “sprofonda” verso il lago di Como
Il viaggio sul ramo del Lago di Como (sapevate che, nei Promessi Sposi, Manzoni si riferisce in realtà a quello lecchese e non al comasco?) non finisce però qui. Proseguendo lungo il borgo si iniziano a vedere i segnali che indicano la Strada Regia, un magnifico percorso esplorativo e di trekking che si avviluppa lungo i paesaggi lacustri. E soprattutto, si incontrano antichi edifici degni di nota: la Chiesa di San Pietro e Paolo, di fine XI secolo, consacrata da Papa Urbano II in persona e con un magnifico campanile che domina tutto lo skyline cittadino; salendo sempre più in alto, ciò che rimane del Castello di San Lorenzo, distrutto nel Cinquecento e oggi uno dei balconi panoramici più belli di tutta la zona.
Come arrivare a Nesso
Il modo più comodo per arrivare a Nesso, neanche a dirlo, è l’automobile. Bastano 35 minuti lungo la SP583, partendo da Como, e ammirando tutto il lungolago che tocca Blevio e Pognana Lario, per arrivare a destinazione. Con i mezzi pubblici è in ogni caso possibile muoversi: dalla stazione di Como Lago si prende l’autobus C30 di ASF Autolinee che arrivare a Nesso in media in 35 minuti. Infine, chi vuole provare l’esperienza di una piccola crociera sul lago di Como può arrivare e/o partire da Nesso in direzione di Como, Bellagio, Menaggio e Colico.