Non solo Machu Picchu: il Perù più bello è la destinazione perfetta per un viaggio lunghissimo

Scritto da: ebarra1
non solo machu picchu: il perù più bello è la destinazione perfetta per un viaggio lunghissimo
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Innanzitutto, grazie a honey-sunny, Viviaggia, Gi4r i cui resoconti ci hanno aiutato a concepire e programmare il nostro viaggio, volutamente con ritmi lenti, anche per cercare di acclimatarci all’altitudine il più possibile (siamo sedentari, intorno ai 70 anni di età e se aggiungiamo la scarsità di Ossigeno…). Più che un diario di viaggio vero e proprio, abbiamo voluto fornire a tutti i Turisti per Caso come noi delle note pratiche, punto per punto, per aiutare nella costruzione del viaggio.

Viaggio in Perù. Ecco come organizzarlo al meglio

Alberghi

Ci siamo basati per lo più sulla  Lonelyplanet [LP] e prenotato con Booking). Prezzi tra 50-120 Euro/notte, colazione compresa. Quando, col bus notturno, era previsto di arrivare al mattino presto, abbiamo adottato il sistema di Viviviaggia, prenotando una camera (anche) per la sera precedente, in modo di essere sicuri di averla    disponibile (insieme alla colazione) al nostro arrivo, a qualunque ora, anche alle 5 o alle 6 del mattino.

Altitudine

Per molti è un problema serio. Abbiamo portato da casa il Dyamox (un diuretico) usato contro il soroche (mal di montagna), ma non lo abbiamo utilizzato Io ho avuto un po’ di mal di testa per un paio di giorni, che ha risposto benissimo all’aspirina. Abbiamo utilizzato – con beneficio soggettivo – l’agua florida, un preparato contenente cardamomo: qualche goccia sul palmo delle mani, sfregare e inalare profondamente e ripetutamente con le mani poste a coppa; a parte la prima “nasata”, che toglie letteralmente il respiro, poi la sensazione di respirare meglio è netta. Il mate de coca (tè con foglie di pianta di coca) ed il tè de muna possono aiutare e alleviare il fastidio. Abbiamo anche cercato di acclimatarci, iniziando il tour da Lima, fermandoci poi un paio di giorni ad Arequipa (2300 m) proseguendo quindi per Puno/Lago Titicaca (3600 metri) e Cusco (3400 m). Machu Picchu non crea problemi perché è relativamente basso (2300 m). Non abbiamo mai avuto problemi seri, neppure camminando a 4-5000 m, fermo restando che, a quelle altitudini, si fanno 40-50 passi/scalini e poi ci si deve fermare a riprendere fiato. L’ Inca trail lo abbiamo escluso in partenza.

Cambi

Ci eravamo proposti di utilizzare solo le banche, ma dato che i tassi sono decisamente più sfavorevoli rispetto alle Casas de cambio (ce lo ha fatto notare perfino una guardia all’interno di una banca), abbiamo optato per queste ultime. Non abbiamo invece mai utilizzato i cambiavalute in strada.  Con un Euro o un US dollaro si ricevono circa 4 “soles”.

Cibo

Buono, economico (15-25 Euro/testa); occhio che le porzioni dei platos principales sono molto abbondanti, per cui abbiamo rapidamente imparato a chiedere un plato compartido, cioè un solo piatto, in due. Abbiamo mangiato benissimo, senza mai problemi intestinali. Tra le cose che abbiamo maggiormente apprezzato: il ceviche (pesce crudo marinato nel lime), i tequenos (involtini di pasta ripieni di formaggio o prosciutto), la cancha (chicchi di mais tostati), i chicharrones (bocconcini di pollo o di pesce), la chaufa (riso con soia e pollo/pesce). Quello che non abbiamo provato è la cavia (cuy), mentre abbiamo assaggiato a Iquitos l’alligatore (sapore indistinguibile dal pesce).    Come birra, buona la Cusquena (Arequipena  ad Arequipa e dintorni), soprattutto quella di frumento (trigo). Come liquore ci è piaciuto il Pisco, in pratica una grappa, delicata e con un buon effetto digestivo. A Lima (come ad Arequipa) si trova un Museo del Pisco, più un bar-con-spiegazioni che un vero museo.

Corrente

Ci vuole l’adattatore. Le prese sono tutte di tipo americane con due lamelle sottili parallele; in alcuni posti ci sono prese “bivalenti”, che accettano anche le nostre spine. 

Fuso orario

7 ore indietro, rispetto all’Italia (con l’ora legale; altrimenti 6). Tenetene conto nelle comunicazioni.

Guide

Dopo aver conosciuto il sig. Julio Flores a Paracas, di città in città, venivamo affidati, contattandoci su Whatsapp, a una guida locale; evidentemente tutte facevano parte di una specie di rete di persone che si sono dimostrate affidabili, con prezzi allineati ad altri. Affidabili vuol dire che ci venivano a prendere, a qualunque ora, all’arrivo del bus (o del treno, ad Aguas calientes/Machu Picchu), ci accompagnavano in albergo e concordavano un successivo appuntamento per i tour desiderati. Va detto che in alcuni casi (Valle del Colca, Valle de los Reyes) abbiamo scelto – per risparmiare un po’ – di rinunciare ai tour individuali e di lasciarci appoggiare ad altri tour operator, che comunque ci prelevavano al nostro hotel.

Recapiti (se decidete di contattarli, citate pure Edoardo e Rosella come fonti):

  • Julio Flores (Paracas) +51-950.540.393
  • José Luis Ortega (Nasca, Arequipa , Puno)  +51-956.475.022
  • José Manuel Moscoso/Exploremos Perù   (Toro muerto) +51-959.319.041
  • Edwar Valderrama/Viajeros.com  (Cusco, M.Picchu)   +51-950.050. 670      
  • Verònica /Karly tours  [Iquitos)]  +51-959.497.631

Trasporti

  • Milano Parigi (ITA, 300 Euro/persona)
  • Parigi à Lima (Air France; 12 ore, 930 Euro/persona);
  • Lima, Paracas, Ica, Arequipa; Puno/L. Titicaca; Cusco; (Lima) Iquitos; Lima. Poi il volo di ritorno.

Così invece i trasporti interni al Perù:

  • Lima – Paracas : bus diurno
  • Paracas – Huacachina : bus diurno (con guida ad aspettarci all’arrivo)
  • Huacachina (con guida) ICA – Nazca  (bus notturno Cruz del Sur)  (con guida ad aspettarci all’arrivo)
  • Nasca – Arequipa (bus notturno Cruz del Sur)
  • Arequipa – Puno (Titicaca) (bus notturno Cruz del Sur) (con guida ad aspettarci all’arrivo)
  • Puno-Cusco : bus diurno
  • Cusco-Iquitos: in aereo, passando obbligatoriamente da Lima.

Avremmo gradito poter spezzare il lungo trasferimento, ma visto che le soste in aeroporto sarebbero state di 8-12 e più ore, abbiamo optato per un’unica tratta; abbiamo individuato tre possibilità: da Madrid con Iberia, da Parigi con Air France e da Amsterdam con KLM. Abbiamo poi optato per Air France leggermente più economica, almeno in quel momento. Ma a Parigi, sia all’andata sia al ritorno, ci siamo fermati a dormire tranquilli una notte, prima del volo successivo.

Per spostarci nelle città abbiamo utilizzato spesso i taxi: non hanno il tassametro e bisogna prima concordare il prezzo per ogni destinazione; in genere, il costo va dai 15 ai 25 soles (cioè 4-6 Euro) per corsa. Non accettate il primo prezzo proposto e chiedete consiglio in albergo, prima di uscire. Se non vi accordate col primo taxista, ne arriverà subito un altro (sempre scegliendo quelli “ufficiali”, con la matricola sulla carrozzeria). A Iquitos abbiamo utilizzato, sempre trattando sul prezzo e comunque entro gli 4-8 soles per corsa, i “3 ruote” che si trovano dappertutto.

I bus notturni a due piani di Cruz del Sur sono fantastici: in basso ci sono 8-10 poltrone reclinabili a 160° comodissime per dormire; al piano superiore (meno caro) le poltrone sono reclinabili solo parzialmente. Prenotazioni, pagamento PayPal e invio dei biglietti attraverso il sito Internet, senza problemi.

Sicurezza

Non abbiamo mai avuto sensazione di trovarci in posti poco sicuri (adottando comunque le “normali attenzioni”, come borsa e zaino sul davanti, in mezzo alla folla). In giro ci sono molti poliziotti e vigili, con un atteggiamento peraltro rilassato e molto poco marziale. Quello che non bisogna dimenticare in strada è che il pedone non ha alcuna precedenza, mai, nemmeno sulle strisce; ed anche attraversando sotto semaforo bisogna fare un po’ di attenzione.

Vaccinazioni/zanzare

Contro la febbre gialla avevamo la vaccinazione (fatta diversi anni fa); per la malaria, non abbiamo assunto niente (contando sul fatto che non era ancora iniziata la stagione delle piogge); come repellenti abbiamo portato (e usato) una soluzione di DEET concentrata (7,5%).

La visita a Machu Picchu

Se riuscite a comprare i biglietti di ingresso online (almeno 3-4 mesi prima, anche per periodi di bassa stagione) bene; altrimenti preparatevi a soffrire e ad affrontare un sistema di vendita che è diventato allucinante. È vero che si potrebbero comprare anche a Cusco, ma solo con un anticipo di un paio di settimane; negli altri casi, come è toccato a noi (peraltro preavvertiti dalla nostra guida), sappiate che ne vendono un certo numero solo nel paese di Aguas Calientes/Machu Picchu e solo per il giorno successivo all’acquisto. Quindi bisogna andarci di persona, niente di telematico. Il che vuol dire prendere il trenino (unico modo di arrivare, niente strade) da Ollantaytambo e all’arrivo mettersi in coda. Se poi come noi avete sfortuna, dopo un’ora o più gli addetti risalgono la fila annunciando che i biglietti di quel giorno sono finiti e che bisogna ripresentarsi il giorno dopo (per poter entrare il giorno ancora successivo). E intanto siete bloccati in un paesino che, a differenza di Cusco, non offre molte mete da esplorare.

L’orario di visita (stampato sul biglietto) è strettamente programmato: bus da Aguas Calientes, entrata Machu Picchu all’ora “X”, entrata al complesso all’ora “Y” e così via. Non una soluzione comoda, ma ci siamo rassegnati, perché tornare dal Perù senza aver visitato Machu Picchu sarebbe stato un peccato.

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  • ebarra1 ebarra1
    C'è modo di avere l'indirizzo mail dell'autore [x altre info] ?"
Commenti

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