Paesi Baltici: un viaggio da sogno tra Estonia, Lettonia e Lituania
Tra maggio e giugno, un viaggio di 8 giorni nei Paesi Baltici alla scoperta di territori che, con la natura incontaminata e il mix di architetture, è un perfetto incontro delle tradizioni europee e di quelle russo-asiatiche.
Indice dei contenuti
Diario di viaggio nei Paesi Baltici
26 maggio – Tallinn
Arrivo nel tardo pomeriggio
Dopo cena in hotel breve passeggiata nella città vecchia, a 400 mt dal nostro albergo L’Ermitage
27 maggio – Tallinn
Mattina visita guidata con Mauro, Italiano che ha fatto l’Erasmus qui e poi è rimasto.
La lingua Estone fa parte del gruppo delle lingue uro-finniche, affine al finlandese, mentre il Lettone e il Lituano sono lingue baltiche, arcaiche facenti parte al gruppo indo-europeo.
Saliamo sulla collina di Toompea, e passeggiamo nella città Alta: incontriamo nell’ordine, il palazzo di Toompea, sede del parlamento lettone, la Cattedrale ortodossa Alexander Nievsky, le torri monumentali, la Cattedrale S.Maria Vergine (interno), e infine il belvedere con vista sul porto e sui tetti della città bassa.
Poi scendiamo per la scalinata ed entriamo nella cinta muraria, percorriamo le acciottolate stradine medievali, la via Lai, con la chiesa di San Olaf, poi la via Pikk con tante case di commercianti, come la confraternita delle Teste Nere (mercanti celibi che avevano come protettore San Maurizio), la Gilda Maggiore, l’ambasciata Russa con davanti cartelli di protesta contro la guerra.
Arriviamo in Raekoja Plat, piazza principale col municipio, stupenda cornice, e visitiamo l’antica farmacia. Pranzo da Olde Hansa, con piatti di epoca medievale e al lume di candela.
Nel pomeriggio, con SAULE, la guida che ci accompagnerà per tutto il viaggio, terminiamo la visita della città vecchia visitando il passaggio di Santa Caterina, con i resti di un monastero, e arriviamo a porta VIRU, mercato di fiori, con il primo hotel costruito dopo il 1991, con l’indipendenza dell’Estonia, affinché i turisti stranieri potessero trovare uno standard internazionale.
In autobus ci dirigiamo al porto di Pirita, sede delle gare olimpiche di vela di Mosca 1980, con spiaggia battuta dal vento e resti di convento di Santa Brigida.
Ritorniamo verso Tallinn e visitiamo i giardini del Palazzo Kadriorg, col museo di arte straniera e sede del presidente della repubblica.
Dopo cena, breve passeggiata da soli nella città bassa.
28 maggio – Tallinn a Parnu, Turaida e Riga
Paesaggio molto piatto, la massima altura in Estonia supera di poco i 300 mt, come la città alta di Tallinn. Molte foreste, Saule ci parla dei miti estoni, molto legati alla natura, e della figura mitologica del gigante Kalev.
Arriviamo a Parnu, località di villeggiatura sul mar Baltico, con ville storiche, edifici in legno, e bagni termali.
Passiamo il confine con la Lettonia. Paesaggio verdeggiante, molti campi con fiori di colza. Proseguiamo fin a Birinu Pils, castello con lago, dove pranziamo.
Ora il paesaggio si fa collinare, molti boschi, entriamo nel e arriviamo al parco di Turaida, con roccaforte in gran parte ricostruita (salita della torre con panorama sulle anse del fiume Gauja).
Ci racconta la leggenda della Rosa di Turaida, una fanciulla con amore contrastato e con fine orribile.
Lasciata Turaida arriviamo nella città vicina, Sigulda dove si sta svolgendo una esibizione di balli popolari.
Arrivo in tardo pomeriggio a Riga, capitale della Lettonia e alloggiamo all’Hotel Monica Centrum.
Dopo cena passeggiata nel quadrilatero dei palazzi Art Déco, che ripeteremo la mattina seguente con la guida MARA.
29 maggio – Riga
Dopo la zona dell’art Deco, arriviamo in pullman con la guida alla città vecchia, che percorreremo in lungo e in largo: castello di Riga, case dei mercanti dette i Tre Fratelli, cattedrale cattolica di San jakob (interno), Parlamento, porta Svedese, Torre delle Polveri, palazzo del Gatto, Grande Gilda, Piccola Gilda, Duomo di Riga (interno) e grande piazza, Chiesa di San Pietro Luterana, statua dei musicanti di Brema, ambasciata d’Italia: da ultimo la Casa delle Teste Nere, palazzo simbolo di Riga, in origine costruito nel 1300, bombardato nel 1941, ricostruito nel 2001 per gli 800 anni dalla fondazione di Riga.
Pranzo a due passi nel ristorante Salve. Nel pomeriggio, con pioggia intermittente, visitiamo il mercato coperto, prevalentemente alimentare. Ritorno in autonomia all’hotel. Alle 18 schiarisce, e facciamo un’altra passeggiata da soli attraverso il parco adiacente l’hotel, parte del centro storico, il centro commerciale Galeria, il monumento alla Libertà, la chiesa della natività di Cristo Ortodossa. Dopo cena la pioggia non dà tregua, non si esce.
30 maggio – Riga, Rundale e Kaunas
A 20 km da Riga si trova il palazzo di Rundale, residenza estiva del duca di Curlandia, Ernst Johann Biron, favorito della Regina Caterina I. Progettato dall’architetto Italiano Rastrelli, lo stesso dell’Ermitage di San Pietroburgo, nella seconda metà del 700, è rimasto nella disponibilità degli eredi per molto tempo, poi acquisito allo stato ai tempi di Caterina II: in stato pietoso nel 20° secolo, dagli anni 80 sono cominciati i restauri, durati circa 40 anni, e il palazzo è stato riportato all’antico splendore. Belli gli interni con mobilio recuperato o acquistato, e pure i giardini.
Entriamo in Lituania, e arriviamo a Vila Audruvis, maneggio con camere, dove pranziamo.
La pioggia intermittente segna il pomeriggio e la visita alla collina delle Croci, e in seguito l’arrivo a Kaunas, seconda città della Lettonia.
Alloggiamo all’hotel Victoria, antica stamperia, ora recuperata. La pioggia sconsiglia passeggiate.
31 maggio – Kaunas – Trakai – Vilnius
Visitiamo il centro di Kaunas, città europea della cultura 2022, alla confluenza dei fiumi Nemunas e Neris: Saule ci dice che Napoleone attraversò proprio questi fiumi che costituivano il confine con la Prussia nel giugno 1812 facendo entrare 600mila soldati, campagna di russia che finì male, ne tornarono non più di centomila.
Vediamo la chiesa di Vytautas in stile gotico e la Casa Perkunas (ora scuola), la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, Piazza centrale, circondata da case di mercanti tedeschi, la chiesa gesuita di San Francesco con annessi collegio e monastero. Poi si arriva al castello con fortificazioni e la chiesa cattolica di S. Giorgio Martire.
Poi visita al museo di Ciurlionis, pittore del simbolismo e compositore.
Proseguiamo verso Trakai, costruito su un’isola a scopo difensivo, poi con la dinastia di Gediminas e poi Vytautas, granduca di Lituania, si arriva ad un periodo di pace, diventa una residenza estiva.
Vytautas aveva chiamato a vivere nel granducato molte diverse etnie, tra cui i Caraiti, provenienti dalla Crimea, di antica origine ebraica, sono mercenari, coltivatori, artigiani: i loro discendenti costituiscono qui una piccola comunità: pranzo in ristorante Kybynlar, con piatti particolari.
In seguito visita alla fortezza, numerose sale dove ci viene spiegato il periodo in cui la grande Lituania arrivava fino alla Crimea.
Percorriamo ancora una trentina di chilometri e arriviamo nella capitale Vilnius, all’hotel Neringa, che ha sede in un palazzo di epoca sovietica, appena restaurato.
Dopo cena facciamo una passeggiata in autonomia, verso il centro e in alcune viuzze piene di localini e di giovani. Arriviamo nella piazza principale con la cattedrale di stile neoclassico (rifatta).
1 giugno – Vilnius
Visitiamo con Saule la cattedrale (interno e cappella di San Casimiro) e il palazzo dei Granduchi della Lituania, che si trova nella parte posteriore della piazza. Poi l’università, con i suoi molteplici cortili interni e la chiesa di San Giovanni, poco oltre il palazzo presidenziale e i suoi giardini, visibili da una terrazza retrostante.
La guida ci porta nella zona del grande ghetto ebraico, in fase di riqualificazione al momento: Vilnius era un centro cosmopolita e tollerante con tutte le religioni, detta la gerusalemme del nord, per il numero di ebrei che vivevano qui, fino a 100000 dopo la prima guerra mondiale, quasi totalmente spazzati via dalle brutalità dei nazisti e poi dei sovietici.
Dalla grande piazza del municipio percorriamo tutta la Auros Vartu gatve, la più antica strada di Vilnius, costeggiata di chiese di culti diversi, fino alla porta dell’Aurora, con piccola cappella contenente un’icona della Vergine, molto venerata: ritornando troviamo la chiesa ortodossa di Santo Spirito, di colore rosa, e la chiesa di san Casimiro (costruita dai gesuiti, e diventata negli anni ortodossa, poi museo dell’ateismo, ora ritornata cattolica).
Pranzo in zona ghetto da Lokys. Poi prendiamo la via dei letterati e raggiungiamo il museo dell’ambra (spiegazione). Visitiamo la Chiesa di Sant’Anna, gioiello del gotico lituano, e l’attiguo monastero Cistercense. Poi passiamo il fiume Vitnia e entriamo nella autoproclamata repubblica di Uzupis, conosciuta per i suoi artisti e per la costituzione che si è data; la si può leggere nei tanti cartelli scritti in tante lingue diverse, anche in italiano. Infine passiamo dai giardini Bernardini e convergiamo sulla piazza della cattedrale. La pioggia intermittente ci consiglia di rientrare in hotel.
Dopo cena riusciamo a fare una breve passeggiata nella piazza Lukisly, di fronte al museo dell’occupazione, attraversiamo il fiume Neris, e camminiamo sulla sponda opposta.
2 giugno – Vilnius
Abbiamo solo un paio di ore per una passeggiata in autonomia. Alle 11:30 ci aspetta l’autobus che ci condurrà all’aeroporto.
Consigli e informazioni utili per il viaggio
Recensioni hotel
- L’Ermitage Tallinn: hotel in edificio moderno, funzionale, abbastanza silenzioso. A 300 metri dalla città Alta di Tallinn. Eravamo un gruppo numeroso e abbiamo fatto qui le colazioni e le cene, ci hanno riservato una sala. Ottima qualità del cibo, buon servizio, personale molto giovane.
- Monika Centrum Riga: stupendo edificio nel quadrilatero dell’ART DECO, camere molto spaziose (noi avevamo addirittura una suite). La sala ristorante per gli alloggiati era al piano terra, un po sacrificata come illuminazione naturale. Ampia scelta di prodotti, ottima qualità. Lo consigliamo.
- Victoria Kaunas: si tratta di un sapiente recupero di edificio industriale, in precedenza una stamperia, in mattoni rossi e alti soffitti. Camere spaziose, lunghi corridoi, assolutamente silenziosi. Eravamo un gruppo numeroso e abbiamo fatto qui la colazione e la cena, in porzione di sala riservata. Lo consigliamo.
- Neringa Vilnius: edificio di epoca sovietica di recente completamente ristrutturato, si trova in Gedimino prospekte, in 10 minuti a piedi si raggiunge la piazza della cattedrale, in molto meno la zona della movida lituana. Camere ampie e silenziose, ottima varietà nelle colazioni, essendo un gruppo abbiamo avuto le cene con menù fissato (e non alla carta) ma di discreta qualità.
Recensioni ristoranti
- Olde Hansa Tallinn: ristorante in centro, nella città bassa, propone un menù medievale in ambiente che riprende il tema. Camerieri in costume, unica illuminazione tante candele. Il cibo ha incontrato il nostro gusto, a parte il dessert di crema allo zafferano, troppo dolce.
- Birinu Pils: Castello e grande tenuta con laghetto, ospita anche un buon ristorante. Noi eravamo un gruppo numeroso in tour organizzato e abbiamo solo pranzato e fatto due passi nel parco. Piatti di qualità, buon servizio, lo consigliamo.
- Salve Riga: ristorante a due passi dall’edificio simbolo di Riga, la casa delle Teste Nere. Eravamo in gruppo in tour organizzato, quindi abbiamo avuto un menù programmato, di discreta qualità. Ottimi i dessert.
- Vila Audruvis: bella struttura che comprende Hotel, ristorante e maneggio. Noi eravamo in gruppo e abbiamo pranzato qui con un menù programmato, di buona qualità. Stupendi e curati sia gli interni che gli esterni. Purtroppo pioveva e non abbiamo potuto approfondire.
- Kybynlar Trakai: Ristorante di tradizione caraita nel villaggio vicino alla castello di Trakai. Il nostro gruppo ha assaggiato alcuni piatti tradizionali, molto speziati, che hanno incontrato il gusto di molti, non di tutti. Comunque da provare.
- Lokys Vilnius: Ristorante che si trova nella zona del grande ghetto ebraico di Vilnius: eravamo in gruppo numeroso in tour organizzato e ci è stato servito un menù concordato, purtroppo di tipo internazionale e non tipico ebraico. Peccato!
Qualcuno del gruppo è ritornato la sera stessa e ha potuto scegliere alla carta, ed è stato molto soddisfatto.