La terra dei 6 borghi bianchi: in Puglia c’è una vallata fatta di case a forma di cono e palazzi bianchissimi
Incastonata in un paesaggio di uliveti secolari degradanti verso il mare, nel cuore della Puglia, la Valle d’Itria è un trionfo di trulli, strade acciottolate, botteghe storiche, balconi fioriti e tesori artistici, il tutto dominato dal colore bianco. Qui dove alcune masserie antiche sono state trasformate in relais di charme, è possibile trovare l’anima più autentica e tipica della regione, nella quale aggirarsi tra i borghi e respirare l’atmosfera di un tempo.
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Scopriamo allora la Valle d’Itria e cosa vedere nei sui centri più belli e affascinanti.
Perché i borghi della Valle d’Itria sono bianchi?
Una delle caratteristiche che contraddistingue la Valle d’Itria è, senza dubbio, il colore dominante delle sue città principali. Esistono diverse spiegazioni che riguardano la scelta della calce bianca, così come alcune leggende. Sicuramente, questo materiale permette di riflettere la luce, quindi si narra che fosse utilizzato per accecare i nemici che tentavano di conquistare questo territorio così ambito. Molto più semplicemente e verosimile, il fatto che sia stata scelta la calce bianca per le sue proprietà antisettiche e disinfettanti. Ad esempio, Ostuni venne colpita duramente dalla peste, così come gli altri borghi che, quindi, vennero imbiancati a calce viva per limitare il dilagare della terribile malattia.
Ad oggi le case sono tutte bianche per un’ordinanza del comune.
Valle d’Itria: cosa vedere nei suoi meravigliosi borghi bianchi
Distese di vigneti e ulivi su terra rossa, cactus e fichi d’india, muri a secco, masserie immerse nel silenzio e la magia dei trulli: tutto questo e molto altro è la Valle d’Itria, nella quale è possibile immergersi nella magia dei suoi borghi:
Alberobello
Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è famosissimo in tutto il mondo per i trulli, costruzioni in pietra calcarea lavorata a secco che, per via di questa caratteristica erano, al tempo del Regno di Napoli, erano esenti dalle tasse.
I trulli offrono uno spettacolo urbano unico al mondo: passeggiando nel Rione Monti è possibile ammirare il Trullo Sovrano che, come suggerisce il nome, è il più grande del paese, ma a che il Trullo Siamese, probabilmente tra i più antichi e legata a una storia che si confonde con la leggenda, quella dell’amore di una donna conteso tra due fratelli. Da non peedere anche l’Aja Piccola, che vanta la più alta concentrazione di trulli al mondo, molti dei quali ancora abitati.
Ostuni
La “città bianca” per eccellenza è incastonata in un paesaggio caratterizzato da uliveti che degradano dolcemente verso il mare. Il centro storico, famoso come “La Terra”, aggrovigliato sulla cima del colle più alto è un vero e proprio labirinto di vicoli, piazzette, corti, saliscendi, archi e scalinate. Meravigliosa la Cattedrale quattrocentesca, impreziosita da un rosone a tre cerchi concentrici.
Polignano a Mare
Costruito su uno sperone a picco sul mar Adriatico, è un borgo che ospita delle meravigliose grotte naturali. Inoltre, il suo centro storico è ricco di poesia, soprattutto grazie a Domenico Modugno ce nacque qui.
Il centro storico con le case di un bianco candido, si affacciano direttamente sul mare e le viuzze lastricate in pietra creano un affascinante labirinto nel quale è un vero piacere perdersi. Da visitare la Torre dell’Orologio, Piazza Aldo Moro, e la Chiesa Matrice Santa Maria Assunta che custodisce diverse opere d’arte di pregio.
Locorotondo
Considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è caratterizzato dalla struttura circolare, così come suggerisce il nome stesso. Il centro storico è un esplosione di balconi fioriti e permette di ammirare le famose “cummerse”, ovvero le casette con il tetto spiovente che ricordano quelle dell’Europa del Nord. Un’altra curiosità è legata alla sua via Nardelli, conosciuta come “il Lungomare della Valle d’Itria: anche se qui non c’è il mare, si tratta di un belvedere dal quale godere di uno splendido panorama su Valle d’Itria.
Cisternino
Delizioso e pittoresco borgo della Valle d’Itria, è ricco di case bianche che spiccano all’interno di un paesaggio verdeggiante. Facendo una passeggiata ci si ritrova ad ammirare scorci scenografici e a fare un salto indietro nel tempo, in particolare al periodo paleolitico: qui, infatti, sono numerose le testimonianze risalenti a quell’epoca. D’altronde, una leggenda narra che l’origine del nome, Cisternino sia legata alla guerra di Troia e faccia riferimento a Sturnoi, compagno di Diomede e fondatore di Ostuni.
Da non perdere la Chiesa di San Nicola, edificata sopra una chiesa paleocristiana e che conserva due capolavori del periodo rinascimentale, opera di Stefano di Putignano.
Ceglie Messapica
Meno conosciuto, è il più piccolo dei borghi della Valle d’Itria, ma anche il più vero, senza fronzoli e decori. Molto particolare Piazza Plebiscito con la sua Torre dell’Orologio, ma da non perdere anche la Chiesa della Collegiata di fronte alla quale sorge il Castello Ducale che ospita la pinacoteca ed è un edificio molto antico che risale all’epoca normanna. Molto bella anche la Chiesa di San Gioacchino, con la sua cupola che colpisce in modo particolare.