Ha quasi 3000 anni ma sembra non essersene accorto: questo borgo della Sardegna è una vera macchina del tempo a cielo aperto
Ci troviamo nella magnifica Sardegna, una regione rinomata per le sue numerose bellezze naturali e paesaggistiche, la sua storia, la sua cultura e la sua arte. Questa terra custodisce innumerevoli storie e segreti che contribuiscono ad alimentare la curiosità e l’interesse nazionale ed internazionale per la sua cultura e per le sue tradizioni dalle radici millenarie.
Indice dei contenuti
Un borgo antico dalla storia e dalle tradizioni millenarie
Come anticipato ci troviamo in terra sarda ma più precisamente, sull’Isola di Sant’Antioco, dove sorge l’omonimo paese. L’abitato è il principale comune della zona ed è rinomato perché oltre al contesto naturale e paesaggistico nel quale è inserito, davvero sorprendente, ha una storia veramente antica, di carattere millenario, tant’è che sorge sulle rovine di Sulki, una delle più antiche città del Mediterraneo occidentale. Come ampiamente testimoniato dai numerosi reperti archeologici ritrovati sul territorio nel corso dei secoli, l’isola è stata abitata fin dall’epoca preistorica. Nel corso dei millenni è stata la casa della civiltà Nuragica ed è venuta a contatto con numerose altre popolazioni come quella Fenicia e quella Cartaginese. Con l’aprirsi dell’epoca romana è stata poi testimone degli aspri scontri tra le due superpotenze dell’epoca, Roma e Cartagine, per l’appunto, senza per questo smettere di prosperare nei commerci e nella propria cultura divenendo uno dei centri più fiorenti del Mediterraneo. Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente l’intera zona è poi passata sotto il controllo dei Vandali prima e Bizantini poi, fino a quando anche questi ultimi furono costretti ad abbandonare progressivamente l’isola a causa delle sempre più frequenti incursioni Saracene. Intorno al Settecento, con il consolidamento del Regno di Sardegna, sotto l’epoca sabauda, andò strutturandosi l’aspetto urbanistico che ancora oggi contraddistingue il paese di Sant’Antioco che si sovrappose a quello dell’antico abitato di Sulci.
Cosa fare e cosa vedere nell’antico abitato di Sant’Antioco che sorge nell’omonima isola sarda
Oltre al meraviglioso contesto naturale che contraddistingue questa zona, è altresì possibile visitare numerosi luoghi di sicuro interesse storico, artistico e culturale. Tra i monumenti di maggiore interesse è impossibile non citare la famosa Basilica di Sant’Antioco Martire, un edificio paleocristiano di matrice bizantina risalente al V secolo, nonché il Villaggio Ipogeo, una parte della necropoli punica di Sulky, diverse strutture risalenti all’epoca romana e numerose altri siti storici, artistici ed archeologici come quelli di età prenuragica e nuragica che hanno caratterizzato la storia dell’abitato e dell’isola. Periodicamente è possibile assistere a numerosi eventi, sagre e feste che promuovono e portano avanti il ricordo di antiche tradizioni e del folklore che da sempre caratterizza questa terra ed i suoi abitanti. Anche sotto il punto di vista enogastronomico c’è molto da scoprire, immergendosi completamente nella tradizione culinaria sarda caratteristica di questa particolare regione geografica.
Come arrivare a Sant’Antioco: ecco qualche consiglio
L’isola di Sant’Antioco è collegata all’isola madre grazie ad un istmo artificiale e ad un ponte aperto nei primi anni Ottanta. La sua distanza dalla città di Cagliari è di circa 84 km che sono percorribili in automobile. Per arrivare in paese partendo dal capoluogo di regione basterà percorrere la strada SP2 e la SS126.