Antica e moderna allo stesso tempo: la capitale della Slesia è la città perfetta da scoprire in 3 giorni

Scritto da: Mister66
antica e moderna allo stesso tempo: la capitale della slesia è la città perfetta da scoprire in 3 giorni
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Un mese fa ho detto, faccio una sorpresa ad Iris, compro i biglietti aerei per un fine settimana a Dicembre. Vado sull’applicazione di Ryanair e vedo che da Forlì, aeroporto molto vicino a Faenza si parte per Katowice, una città polacca. Io da buon viaggiatore decido di visitarla, ma come mi capita spesso faccio un piccolo errore, ho prenotato per Novembre. Non mi dilungo oltre, morale della favola partiamo in 5 per questa avventura.

Katowice in 3 giorni: diario di viaggio

Faenza – Sabato 18 novembre 2023

Il nostro aereo (40 euro a persona) parte in orario alle 12:15, atterriamo a Katowice alle 14:00. Appena mettiamo il naso fuori dall’aereo ci accorgiamo in fretta che la temperatura è diversa da quella lasciata in Italia. Solito problema per il ritirare la macchina che, non avendo l’ufficio in aeroporto, dobbiamo aspettare che ce la consegnino. Poco male, perché un ragazzo dopo 5 minuti arriva con la nostra Kia verde pisello metallizzato. Prendo possesso della guida mentre Fabio è addetto al navigatore. Si parte subito direzione Auschwitz, il sito ci dice che chiude alle 18:00. Partiamo. Arriviamo sul posto alle 16:30, poche persone al parcheggio, iniziamo ad avere il dubbio che il sito non dica la verità sull’orario di chiusura. Chiediamo e scopriamo che il sito chiude alle 15:00, peccato abbiamo perso un po’ di tempo, prezioso quando se ne ha poco a disposizione per visitare. Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso il nostro albergo (Jagiellonska3) che raggiungiamo dopo 40 minuti.

Breve sosta e subito ci incamminiamo verso il centro che dista poche centinaia di metri. Qui troviamo una ruota panoramica e un bellissimo mercatino di Natale, leggendo le recensioni dei ristoranti scopriamo che chiudono tutti presto e allora ci dirigiamo da Tatiana, il ristorante meglio recensito di Katowice. Troviamo tutto pieno e siamo costretti a rifugiarci in una pizzeria con il tricolore fuori, ma che di italiano non avevano nulla, pizza sufficiente e birra ottima sono il risultato. Concludiamo la serata con un giro per i mercatini gustando qualche dolcetto e tracannando della squisita vodka. Torniamo camminando alle nostre camere facendo delle allegre chiacchierate che ci aiutano a sopportare il freddo.

Katowice – Domenica 19 novembre 2023

Ore 07:00 tutti pronti, andiamo alla ricerca di un locale per fare colazione, ci dirigiamo verso il centro ma ci dobbiamo arrendere perché la domenica aprono tutti molto tardi. Ci dobbiamo arrangiare in un market dove riusciamo a prendere un caffè americano e un dolcetto da consumare per strada. Sbrigata la pratica della colazione, riprendiamo la macchina e torniamo nuovamente ad Auschwitz, 09:30 del mattino siamo sul posto. Facciamo i biglietti (23 euro a testa) e ci danno l’ingresso per le 11:15. Non sapendo cosa fare prima della visita e visto il freddo, cerchiamo nelle vicinanze un locale dove prendere un caffè e ripararci. Recuperiamo la scarsa colazione fatta in strada, io prendo una colazione inglese, gli altri panini, dolci e Yogurt, io e Fabio finiamo con una birra tra lo stupore di tutti. Inizia la visita, abbiamo una guida che parla benissimo l’italiano, subito ci fanno vedere un filmato di pochi minuti che ci introduce al campo.

Subito dopo ci troviamo di fronte al cancello con la scritta “Arbeit macht frei – Il lavoro rende liberi”, oltrepassare quel cancello è un’emozione molto forte. Iniziamo a camminare tra i vari edifici che conservano ancora il filo spinato per impedire la fuga dei deportati. La guida è molto brava e cerca di farci immedesimare il più possibile negli stati d’animo dei prigionieri e ci riesce bene: questo provoca in noi un sentimento di incredulità e di tristezza profonda. Inizia a nevicare e questo da ancora più forza alle pesanti parole della nostra bravissima guida. Arriviamo agli edifici delle camere a gas e dei forni crematori, dove ci da i numeri delle persone che ogni giorno venivano uccise e bruciate (si iniziò con 350 per arrivare a 4500 al giorno).

Il biglietto prevedeva anche la visita di Birkenau che per motivi di tempo non faremo, ma Auschwitz non è una visita, è un esperienza. Un’ora ci separa da Cracovia. Ripartiamo e procediamo sotto una nevicata che crea una piacevole atmosfera, alziamo i gradi della macchina perché Lorella non riesce a scaldarsi e questa sarà una costante di tutta la vacanza. Arriviamo a Cracovia e la neve sembra darci una tregua, parcheggiamo e ci dirigiamo subito verso Piazza del Mercato. La piazza è molto bella, io ed Iris ci siamo stati tre anni fa, con un’altra temperatura. Non riusciamo a completare il giro della piazza che inizia una pioggia fastidiosa, ci rifugiamo dentro un locale e qui ordiniamo qualcosa da mangiare accompagnato da una birra. Usciamo che ha smesso di piovere e continuiamo il giro di questa bellissima piazza, entriamo nel Hard Rock Cafè e Fabio e Lorella C comprano una tutina per il loro nipotino, poi facciamo un giro nel locale a caccia di chitarre famose.

Continuiamo il giro e proviamo a visitare la cattedrale, ma c’è una funzione religiosa e non ci fanno entrare (come turisti possiamo rimanere solo all’ingresso). Lorella B viene redarguita da un inserviente perché scatta delle foto, non si può. Il freddo e l’ora (abbiamo prenotato il ristorante Tatiana) ci spingono a riprendere la marcia verso Katowice. Dopo una breve sosta in hotel ci precipitiamo di gran carriera a passo veloce per il freddo verso il centro, con Lorella C che non vede l’ora di arrivare al ristorante per godere del caldo al suo interno. Il ristorante è molto bello e i piatti molto ricercati, non tutti giusti per i nostri palati italiani, ma nella media buoni. Usciti dal ristorante una pioggerellina ci da il tormento, ma non tale da impedirci di fare una breve passata nel mercatino di Natale per bissare anche questa sera la nostra vodka. La pioggia si fa più forte e allora battiamo ritirata.

Katowice – Lunedì 20 novembre 2023

Oggi l’appuntamento è alle 08:15, ci mettiamo a caccia di un bel locale dove fare colazione, scegliamo un bel posticino con due signore che hanno dimenticato il sorriso a casa, ma hanno dei dolci buonissimi che noi accompagniamo con un caffè; io faccio anche il bis, giusto per non farmi mancare niente. Purtroppo questo viaggio volge al termine, alle 10:00 restituiamo la macchina in aeroporto e alle 11:15 il nostro volo Ryanair ci riporta in Italia a Forlì. Per dei malati di viaggio come noi, seppur breve, è stata una bella esperienza che ripeteremo sicuramente verso altre città, perché se la compagnia è quella giusta, ogni angolo del mondo è il più bello.

Brevi considerazioni di viaggio

Da questo Paese ci portiamo via la consapevolezza che:

  • Che in Polonia fa freddo.
  • Che qui la vodka è veramente buona.
  • Che è un Paese ordinato e pulito.
  • Che le ragazze sono molto belle.
  • Che viaggiando con due Lorella, se le chiami si girano tutte e due.
  • Che i polacchi non sorridono mai.
  • Che se ti alzi presto la Domenica mattina, scordati di fare colazione.
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st. mary's street and church in katowice, silesia, poland, europe



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