Metà cascata e metà canyon: a un’ora da Milano c’è uno straordinario monumento naturale da scoprire sospesi nel vuoto

Stefano Maria Meconi, 21 Gen 2024
metà cascata e metà canyon: a un'ora da milano c'è uno straordinario monumento naturale da scoprire sospesi nel vuoto
Ascolta i podcast
 

Immerso nel verde lussureggiante della Lombardia e incastonato nelle acque cristalline del Lago di Como, l’Orrido di Bellano si erge come un monumento naturale di incomparabile bellezza e mistero. Questa gola scolpita dall’intricato lavoro dell’erosione del torrente Pioverna, testimone di 15 milioni di anni di storia geologica, offre uno spettacolo unico di forme rocciose, anfratti nascosti e cavernose spelonche. Qui, il susseguirsi di epoche glaciali e interglaciali ha modellato un paesaggio che affascina e incanta, dove la forza implacabile della natura si manifesta in tutta la sua magnificenza. Un luogo che, con il suo aspetto quasi primordiale, ha ispirato scrittori e poeti, diventando un’icona del paesaggio lariano e un gioiello naturalistico che conserva in sé il segreto di epoche passate, raccontando una storia che si intreccia con la cultura e la tradizione di una delle regioni più suggestive d’Italia.

Il fascino “sospeso” nel vuoto: la storia dell’Orrido di Bellano

orrido di bellano

La cascata d’acqua dell’Orrido di Bellano

Visitabile grazie a un sistema di passerelle ancorate sulle alte pareti a picco sull’acqua, l’Orrido di Bellano offre scenari che cambiano ad ogni passo. Le passerelle, recentemente estese fino a raggiungere una grande cascata, permettono di ammirare la natura in tutta la sua potenza e bellezza. Lo scenario ha ispirato molti scrittori, tra cui Stendhal e il poeta bellanese Sigismondo Boldoni, che descrissero l’Orrido come un luogo di “bellezza e spaventi” e “orrore di un’orrenda orrendezza”​​​​.

Bellano ha sempre avuto un legame stretto con l’acqua, non solo quella del lago ma anche quella dell’Orrido. La potenza dell’acqua ha permesso il funzionamento delle macchine nelle numerose fabbriche di Bellano, contribuendo significativamente alla prosperità economica della zona. Dalle ferriere alle filande, dal cotonificio Cantoni fino alla moderna centrale idroelettrica, l’Orrido ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo industriale del paese​​​​.

Cosa vedere oltre l’Orrido: dalla Cà del Diavol in poi

orrido di bellano

L’Orrido si conclude con lo sfociare del torrente nel Lago di Como, ma c’è molto altro da vedere in zonaMetà cascata, metà canyon: a un’ora da Milano c’è uno straordinario monumento naturale da scoprire sospesi nel vuoto

All’ingresso dell’Orrido si trova un’ampia scalinata in marmo rosa e cancellate in stile liberty costruite nel 1700. In questo luogo avvolto da mistero e leggenda, si dice che riposi il valoroso guerriero Taino, sepolto con il suo tesoro. La Cà del Diavol, una torre esagonale alta quattro piani, domina l’entrata dell’Orrido, avvolta in racconti di antiche leggende e riti satanici​​​​.

Oltre alla visita dell’Orrido, Bellano offre altre attrazioni da scoprire. Il centro storico del borgo, ricco di edifici medievali, archi e cortili, invita a passeggiate tra storia e architettura. La chiesa dei Santi Nazaro e Celso, risalente al XIV secolo, custodisce affreschi di grande interesse. Il lungolago, che collega la piazzetta del porticciolo al Lido, offre panorami incantevoli sul Lago di Como​​.

Come arrivare all’Orrido di Bellano

L’Orrido di Bellano si trova a 81 chilometri da Milano, facilmente raggiungibile seguendo – in automobile – il percorso della SS36 che porta verso il Lago di Como (ramo lecchese) e il Passo dello Spluga. È possibile raggiungere la destinazione in ancora meno tempo con il treno RE8 che parte da Milano centrale e, in poco più di un’ora, arriva alla stazione di Bellano Tartavalle Terme. Da qui, la nostra destinazione dista appena 500 metri.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio