La tassa di soggiorno, un dovere legale per ospiti e albergatori

Stefano Maria Meconi, 26 Dic 2023
la tassa di soggiorno, un dovere legale per ospiti e albergatori
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La tassa di soggiorno, introdotta nel 2011, rappresenta un tributo gestito direttamente dai Comuni italiani. Questa imposta si applica a tutti i turisti che soggiornano in determinate località, contribuendo così al finanziamento di progetti locali e alla conservazione del patrimonio culturale. Si tratta di un obbligo di legge che coinvolge tanto gli ospiti quanto gli albergatori, e il mancato pagamento può comportare sanzioni legali per entrambe le parti.

Per quanti giorni si paga

La tassa di soggiorno è calcolata in base al numero di notti trascorse nella struttura ricettiva. Questo importo varia significativamente, oscillando da un minimo di €1 a un massimo di €7 al giorno (fino agli aumenti recenti di 10€), a seconda della località in cui si soggiorna. Questa variazione è influenzata da diversi fattori, come la tipologia di struttura e la stagionalità. Le tariffe più alte spesso si verificano in luoghi di grande interesse turistico e durante i periodi di alta stagione, quando l’affluenza di turisti è maggiore.

La durata massima per cui gli ospiti devono pagare la tassa di soggiorno può variare da comune a comune in Italia. Non c’è una regola standard che si applichi uniformemente in tutto il Paese. Pertanto, è importante verificare le regolamentazioni specifiche del comune in cui si desidera soggiornare per conoscere il limite massimo di giorni per cui si deve pagare la tassa di soggiorno. Queste informazioni solitamente sono disponibili sul sito web ufficiale del comune o presso l’ufficio turistico locale.

Chi deve pagare la tassa di soggiorno e chi è esonerato

La tassa di soggiorno è un tributo che riguarda chiunque pernotti in una località turistica che ha adottato questa imposta. Tuttavia, alcune categorie di persone sono esentate dal pagamento della tassa di soggiorno. Ecco chi è esonerato:

  1. Residenti: I residenti nella località in cui è prevista l’imposta di soggiorno sono esentati dal pagamento. Questa esenzione si applica a coloro che dimostrano di avere la residenza nel comune o nella zona soggetta all’imposta.
  2. Bambini: Di solito, i bambini sotto una certa età, che varia da comune a comune (solitamente 10 o 14 anni), sono esentati dal pagamento della tassa di soggiorno. Questo significa che le famiglie in vacanza con bambini possono beneficiare di questa agevolazione.
  3. Malati e Disabili: Gli ospiti ricoverati in strutture sanitarie o le persone con disabilità sono spesso esentati dal pagamento della tassa di soggiorno. Questa esenzione è un riconoscimento delle circostanze particolari in cui queste persone si trovano.
  4. Forze dell’Ordine: Le forze dell’ordine, come polizia, carabinieri e altre forze di sicurezza, possono beneficiare di esenzioni specifiche. Questo riconosce il servizio pubblico svolto da queste persone nella comunità.

Queste esenzioni sono spesso soggette a documentazione appropriata. Ad esempio, i genitori potrebbero essere tenuti a mostrare il documento d’identità dei loro figli per dimostrare l’età, mentre le persone con disabilità potrebbero dover presentare un certificato medico che attesti la loro condizione. È importante che gli ospiti e gli albergatori siano consapevoli delle regole specifiche del comune in cui si trovano, in modo da garantire il corretto adempimento alle normative locali.

A doverle pagare è la persona che effettua il pernottamento, ma è responsabilità dell’host agire come sostituto d’imposta ed effettuare la riscossione, che sarà poi girata al Comune di pertinenza. Questo procedimento può essere fatto:

  1. Manualmente, con tutte le complicazioni che possono derivarne relative a tassazione Iva, inserimento dell’importo nelle tariffa finale, burocrazia ecc
  2. Attraverso sistemi di self check-in che, oltre a gestire in toto la riscossione della tassa (e a rendere possibile ogni modulazione della stessa e/o personalizzazione), offrono anche un pacchetto completo di servizi per gestire il processo di check-in dal momento della prenotazione fino al check-out.

Come funziona il pagamento della tassa di soggiorno

Il pagamento della tassa di soggiorno rappresenta un passaggio cruciale nel processo di gestione delle strutture ricettive e nell’esperienza dei turisti. Ecco come funziona il pagamento di questa imposta:

Modalità di Pagamento: La tassa di soggiorno può essere pagata sia in contanti che con carta di credito direttamente al gestore della struttura turistica in cui l’ospite alloggia. Il gestore è tenuto per legge a fornire una ricevuta di pagamento che attesti l’avvenuta transazione.

Responsabilità del Gestore: Il gestore della struttura, che può essere un albergatore, un proprietario di un appartamento in affitto breve o un host di una casa vacanza, è responsabile della raccolta della tassa dai suoi ospiti. È fondamentale che il gestore fornisca un servizio efficiente e trasparente in questa fase, poiché una corretta gestione delle transazioni contribuisce a evitare problemi futuri e a mantenere una reputazione positiva.

Versamento al Comune: Dopo aver raccolto l’importo dovuto dagli ospiti, il gestore della struttura è tenuto a versare la somma al Comune di competenza. Questo versamento avviene regolarmente, a intervalli stabiliti dalla normativa locale. I fondi raccolti attraverso la tassa di soggiorno sono destinati a finanziare progetti di ristrutturazione e preservazione del patrimonio culturale nella località turistica. Ciò significa che i proventi non solo contribuiscono all’economia locale, ma vengono anche reinvestiti per migliorare le strutture e gli spazi pubblici, rendendo così la destinazione ancora più accattivante per i visitatori.

Importanza della Trasparenza: La trasparenza nel processo di pagamento è essenziale sia per gli ospiti che per gli albergatori. Gli ospiti devono essere informati in modo chiaro sull’importo della tassa, sulle modalità di pagamento accettate e sulla ricevuta che devono ricevere. D’altra parte, i gestori delle strutture devono garantire che ogni transazione sia documentata e correttamente registrata per evitare controversie future.

Quali strutture sono tenute a gestire il pagamento della tassa di soggiorno

La tassa di soggiorno è un tributo che si applica a diverse tipologie di strutture ricettive, andando oltre gli alberghi tradizionali. Ecco un’analisi dettagliata delle categorie di strutture coinvolte e del loro ruolo nella gestione della tassa di soggiorno:

Alberghi: Gli alberghi rappresentano la categoria più comune di strutture soggette alla tassa di soggiorno. Ogni ospite che alloggia in un hotel è tenuto a pagare questa imposta, che viene poi raccolta dallo staff dell’albergo e versata al Comune.

La tassa di soggiorno può variare notevolmente in base alla tipologia di hotel e al numero di stelle assegnate. Ad esempio, in una località turistica, un hotel a cinque stelle potrebbe avere una tariffa più alta rispetto a un hotel a tre stelle o a una pensione. Questa variazione è dovuta al livello di comfort e ai servizi offerti dalla struttura. Per esempio di recente alcuni hotel di Firenze a 5 stelle hanno aumentato la tassa fino a 8€.

Affitti Turistici Brevi: Questa categoria comprende appartamenti, case vacanze e ville disponibili per affitti di breve durata tramite piattaforme online come Booking, Airbnb e altre. Gli host di questi affitti brevi sono responsabili della raccolta della tassa di soggiorno dai loro ospiti. Questo può essere fatto in contanti o tramite transazioni elettroniche, e il gestore deve fornire una ricevuta di pagamento a ogni ospite che paga la tassa.

Strutture Non Professionali: Anche le strutture non professionali, come le case vacanze gestite da privati, rientrano nell’ambito della tassa di soggiorno. Queste sono proprietà private che vengono affittate a turisti per periodi di breve durata. Anche in questo caso, il proprietario della struttura è tenuto a raccogliere l’importo dovuto dagli ospiti e a versarlo al Comune.

Discrezionalità del Comune: L’adozione della tassa di soggiorno è a discrezione del Comune. Ogni località turistica può decidere se applicarla o meno. Questo significa che le regole e le tariffe possono variare notevolmente da una città all’altra. Alcuni Comuni possono scegliere di non applicare la tassa, mentre altri possono farlo per finanziare progetti locali, miglioramenti infrastrutturali o eventi culturali.

Cosa può fare Vikey per te nella gestione della tassa di soggiorno

Vikey rappresenta l’innovazione nel settore dell’accoglienza turistica, offrendo soluzioni intelligenti e automatizzate per semplificare la vita degli host e migliorare l’esperienza degli ospiti. Vikey ha creato una piattaforma avanzata, progettata per aiutare hotel, B&B, case vacanze e altre strutture ricettive a gestire in modo efficiente ogni aspetto del loro servizio, dal check-in alla domotica, dall’invio dei dati degli ospiti alla Questura (Portale Alloggiati Web della Polizia di Stato) alla riscossione online della tassa di soggiorno.

Con Vikey gli host possono dire addio alle complesse procedure burocratiche, possono infatti automatizzare questi processi, risparmiando tempo prezioso e riducendo al minimo gli errori umani. Inoltre, Vikey offre una modalità di self-check-in intuitiva ed efficiente, eliminando le attese inutili e offrendo agli ospiti un’esperienza di arrivo senza stress.

La piattaforma all’avanguardia calcola in automatico la tariffa della tassa di soggiorno in base a vari fattori, come il numero di ospiti, la durata del soggiorno e la stagione e ne richiede all’ospite il pagamento online, durante il check-in online. In questo modo l’host potrà richiedere e quindi ricevere il pagamento della tassa di soggiorno, ancor prima che l’ospite arrivi in struttura.

In base alle regole comunali applicate al calcolo della tassa di soggiorno, grazie a Vikey potrai:

Prezzo per Persona per Notte: specificare il prezzo della tassa di soggiorno per persona per notte. Questo ti dà il controllo completo sul costo, consentendoti anche di applicare esenzioni o riduzioni basate su fasce di età o residenza. 

Prezzo Fisso: Se preferisci un approccio semplice e diretto, Vikey ti permette di impostare un importo fisso per la tassa di soggiorno. Questo significa che l’importo da pagare non dipenderà né dal numero di notti né dagli ospiti. Questa opzione è ideale per coloro che vogliono mantenere la tassa di soggiorno costante per ogni prenotazione.

Percentuale sulla Prenotazione: La tassa di soggiorno può anche essere calcolata come una percentuale del costo totale della prenotazione. Questo metodo è particolarmente utile per chi offre sistemazioni di lusso o servizi extra, in quanto la tassa aumenterà proporzionalmente al valore della prenotazione.

Periodi di Validità: Vikey ti consente di impostare diverse tariffe in base ai periodi di validità. Questa funzione è fondamentale per i luoghi turistici soggetti a variazioni di prezzo in alta e bassa stagione. Puoi stabilire tariffe differenti per i mesi estivi affollati rispetto ai mesi invernali più tranquilli, garantendo che la tassa di soggiorno sia sempre adeguata alla stagione corrente.

Oltre alla gestione online e personalizzata della tassa di soggiorno, Vikey semplifica ogni fase del check-in, dall’apertura smart del portone e delle porte all’invio automatico dei documenti degli ospiti al Portale Alloggiati. Il servizio offre anche la possibilità di proporre ai tuoi ospiti servizi extra ed esperienze durante il soggiorno, consentendoti di aumentare le vendite e migliorare l’esperienza complessiva degli ospiti.



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