Due settimane scoprendo la Tunisia in auto, i consigli giusti per un viaggio privo di sorprese

Un racconto sulle particolarità di questo popolo e di questa terra: curiosità, strane situazioni e consigli per viaggiare in Tunisia
Scritto da: Monic16
due settimane scoprendo la tunisia in auto, i consigli giusti per un viaggio privo di sorprese
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Voglio raccontarvi cosa mi ha colpito e affascinato di questo paese e dei suoi abitanti, persone generose e molto accoglienti. Racconti su come altri turisti si sono spostati per il paese, cosa hanno visto e quanto hanno speso ne avete vari, ma questo diario vuole farvi conoscere qualche dettaglio curioso e diverso e aiutarvi nella preparazione del vostro viaggio.

Prima di tutto le persone sono state tutte disponibili e molto buone con noi: un popolo con un gran cuore! Quasi mai abbiamo trovato gente che ci spingeva a guardare le loro bancarelle o insisteva perché comprassimo. E poi definirei queste persone particolarmente generose: in tante occasioni mi sono accorta che arrotondavano in difetto quando ti dovevano fare il cambio, con un atteggiamento come se ti conoscessero da tutta una vita. E in vari alloggi ci hanno lasciato un regalo. Le persone sono molto oneste e in veramente poche occasioni abbiamo sentito che se ne approfittassero di noi per il fatto di essere turisti.

È un paese che ha visto diminuire il turismo dopo gli attacchi terroristici, ed è stato ovviamente anche danneggiato dal calo di viaggiatori dovuto alla pandemia del Covid. E purtroppo questo ha rallentato la crescita del paese. Era la prima volta che viaggiavo in Tunisia, ma si nota che c’è stato uno sviluppo che si è improvvisamente fermato: tante case e condomini lasciati a metà o palazzi non ristrutturati da tanto tempo.

Pagare in Tunisia

E per molti aspetti si nota che ancora non si sta adattando ai tempi, alla tecnologia che si evolve: sembra che a livello politico non si faccia molto per far crescere il paese. Ad esempio, quasi nessuno accettava pagamenti con bancomat: nella maggior parte degli alloggi e alberghi, si poteva pagare solo in contanti. Alcuni commercianti accettano anche Euro. Vi consiglio di organizzarvi un po’ per tempo quando dovete prelevare, perchè spesso gli sportelli bancomat non funzionano, e, specialmente nel sud, possono essere molto distanti uno dall’altro.

Quello che mi ha sorpreso di più è che la maggior parte dei distributori di benzina non accettavano il bancomat o ti facevano pagare un 3% in più. Abbiamo osservato anche una notevole differenza tra il nord ed il centro-sud del paese a livello di modernità e tecnologia: nel nord e nella capitale l’uso per esempio del bancomat è più comune, e si trova più gente che parla inglese e un po’ di italiano.

Se parli francese parti avvantaggiato, perchè in vari casi è stato difficile farci intendere e capire quello che dicevano, anche se comunque hanno pazienza e aspettano tranquillamente che tu apra il traduttore.

Fast food ovunque

Una piacevole scoperta: i fast food. Quasi ogni paesello medio grande aveva almeno un fast food e la qualità del cibo mi è apparsa ottima: piatti più sani e prodotti  in casa, a differenza dei fast food europei. Piatti simili al kebab o sandwich caldi, preparati e cucinati al momento, generalmente accompagnati da patate fritte caserecce e impiattati spesso con qualche salsa, ben presentati, e per pochi euro.

Consigli utili su abbigliamento e hotel

Qualche consiglio pratico: noi siamo stati in hotel e camere economiche, ma quasi da nessuna parte c’era l’asciugacapelli. Vicino al deserto puoi farne sicuramente a meno: l’aria è così secca che i capelli mi si asciugavano in poco tempo.

Abbigliamento: per entrare nelle moschee, obbligatorio per le donne essere coperte dalle caviglie ai polsi e coprire la testa. Gli uomini possono entrare con t-shirt e pantalone che copra almeno le ginocchia. In generale consiglio alle donne di non andare troppo scoperte, se non in spiaggia o in località molto turistiche. Con una t-shirt un po’ scavata dal collo, nei paeselli meno turistici, mi sono sentita a disagio in quanto additata dalle ragazzine.

Ci sono molte donne locali, specialmente più giovani, che non indossano il velo e sono vestite in modo abbastanza moderno, ma quasi tutte sono coperte fino alle caviglie e con camicie o maglie a maniche lunghe.

Mangiare, bere e muoversi in Tunisia

Già si sa che è consigliato bere sempre acqua imbottigliata, evitare l’acqua del lavandino, ma se avete stomaci delicati o vi fermate vari giorni, farei anche attenzione all’acqua con cui vi lavate i denti e magari eviterei verdure fresche, lavate sicuramente con l’acqua del pozzo. Vi assicuro che l’acqua che veniva dal pozzo non aveva una goccia di cloro, ma un forte odore di fango.

Un avvertimento: Google Maps non è totalmente aggiornato ed in certi posti ci dava indicazioni sbagliate, come andare controsenso. Abbiamo fatto un totale di circa 1.500 km, con una spesa di 85€ in benzina.

Buon viaggio in Tunisia! E spero che vi piacciano i gatti, perché qui sono sacri e li vedrete veramente ovunque, incluso dentro a ristoranti e SPA. E speriamo che in Tunisia inizino a gestire meglio i rifiuti e a ridurre l’uso della plastica, perché distese di buste ed altri oggetti imbruttivano molto i paesaggi, per non parlare di tutti i danni che provocano all’ambiente. 

Le tappe del viaggio in Tunisia

Questi sono stati i posti dove abbiamo dormito:

  • 27-28 ottobre – Tunisi
  • 29-30 ottobre – Sousse
  • 31 ottobre-1 novembre – Isola di Kerkennah
  • 2 novembre – Matmata
  • 3 novembre – Oasi Ksar Ghilane
  • 4 novembre – Douz
  • 5 novembre – notte nel deserto
  • 6 novembre – Douz
  • 7-8 novembre – Tozeur
  • 9 novembre – Yasmine Hammamet 
  • 10-11 novembre – La Marsa
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