Un ponte tra generazioni: questa capitale europea è la meta perfetta per un viaggio in famiglia

mia nipote ed io alla scoperta di Budapest!
Scritto da: valmura87
un ponte tra generazioni: questa capitale europea è la meta perfetta per un viaggio in famiglia
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Un viaggio zia e nipote è un’esperienza unica e indimenticabile. È un’occasione per creare ricordi che dureranno una vita. A questo ho pensato quando ho proposto a mia nipote Francesca di partire per un viaggio per i suoi diciotto anni. Scontato dire che ha accettato all’istante! Dopo aver vagliato diverse destinazioni di viaggio (non tantissime in realtà dato che la partenza era prevista da Cagliari), la scelta è caduta su Budapest.

Budapest è una città affascinante e ricca di storia e cultura. È una destinazione ideale per un viaggio zia e nipote, perché offre qualcosa per tutti. Per prima cosa pianifichiamo il periodo migliore per il nostro viaggio: inizio di settembre, io sono più tranquilla col lavoro e lei non ha ancora ripreso con la scuola. Dopodiché iniziamo un’intensa attività di ricerca delle varie attrazioni che vorremmo vedere per cercare di mettere su un itinerario che andasse bene ad entrambe (per fortuna abbiamo interessi e gusti molto simili!). Di comune accordo abbiamo deciso di includere una visita alla cattedrale di Santo Stefano. Le chiese spesso riflettono la storia e la cultura del luogo in cui si trovano; possono essere costruite in diversi stili architettonici, che possono indicare l’influenza di diverse culture, possono anche ospitare opere d’arte e manufatti che forniscono informazioni sulla storia locale ed essendo mia nipote una patita d’arte era impossibile pensare di non visitarla. Tra le altre cose imperdibili: il Parlamento, il Castello di Buda, i vari ponti e per me tappa obbligatoria alle terme! Inoltre abbiamo fatto un po’ di ricerca per capire come funziona la valuta e abbiamo scoperto che la valuta locale è il Fiorino Ungherese (Huf). 1 Euro corrisponde a circa 350/370 Huf; ovunque è possibile pagare con carta ma per le piccole cose preferisco pagare con i contanti. Io adoro scoprire le banconote estere! Mi piace vedere come i diversi Paesi rappresentano la propria cultura e storia attraverso le proprie valute. In ogni caso un buon ufficio per cambiare dei soldi è in via Raday, proprio di fronte alla biblioteca mobile!

Comunque alla fine l’itinerario che riusciamo a programmare è il seguente:

  • Giorno 1 – Partenza da Cagliari e arrivo a Budapest, passeggiata sul bel Danubio blu;
  • Giorno 2 – Biblioteca Metropolitana Szabò, Mercato Centrale, Ponte della Libertà, Funicolare e Castello, Chiesa di Mattia e Bastione dei Pescatori;
  • Giorno 3 – Basilica di Santo Stefano, Viale Andrassy, Piazza degli Eroi, Castello Vajdahunyad, Bagni Termali Széchenyi e Metro M1;
  • Giorno 4 – Parlamento e dintorni, statua Attila Jozsef, le scarpe sulle rive del Danubio, Isola Margherita e Crociera sul Danubio;
  • Giorno 5 – Cafè Gerbeaud, Quartiere Ebraico, Sinagoga Dohany, partenza da Budapest e rientro a Cagliari.

Volo a/r diretto Cagliari-Budapest + treno a/r Abbasanta-Elmas Aeroporto.

Diario di viaggio

5 Settembre – Giorno 1

Oggi è il grande giorno! Il primo del nostro viaggio in Ungheria! Io e mia nipote, Francesca, siamo emozionatissime! Abbiamo programmato questo viaggio da mesi e non vediamo l’ora di esplorare questa affascinante città. Siamo emozionate all’idea di trascorrere cinque intensi giorni insieme e di scoprire una nuova cultura.

Budapest è una città incantevole e cosmopolita che offre qualcosa per tutti i gusti. Capitale dell’Ungheria dal 1873 è nota principalmente per le sue bellezze naturali, come il Danubio, il fiume che l’attraversa e che divide la città in due parti: Buda e Pest. Buda, situata sulla riva occidentale del fiume, è la parte più antica della città e ospita il Castello di Buda, il Bastione dei pescatori e la Chiesa di Mattia. Pest, situata sulla riva orientale del fiume, è la parte più moderna della città e ospita il Parlamento di Budapest, Piazza degli Eroi e il Ponte delle Catene.  Ma torniamo a noi.

Siamo partite da Cagliari nel tardo pomeriggio; il volo è durato circa due ore e mezza ma siamo arrivate a Budapest in serata a causa di un ritardo dell’aereo. Dopo aver ritirato i bagagli, abbiamo preso il Bus 100E che ci ha portate dritte in centro in nemmeno di un’ora al costo di 900 fiorini a testa (che io ho acquistato online quando ci hanno comunicato del ritardo!). Una volta arrivate in hotel, abbiamo lasciato i bagagli nella nostra stanza e siamo uscite ad esplorare la città. Abbiamo iniziato con una passeggiata lungo il Danubio. Il fiume è molto bello e offre una vista mozzafiato della città. Abbiamo anche visto il Ponte delle Catene, uno dei ponti più famosi di Budapest. Dopo la passeggiata, siamo andate a cena in un ristorante locale e abbiamo mangiato del cibo ungherese delizioso: il gulasch per la zia, il classico stufato di carne e patate, e un langos per la nipote, una focaccia fritta con formaggio, panna acida e aglio, tantissimo aglio!

Oggi abbiamo avuto solo un assaggio di Budapest, ma ne siamo già innamorate.  Siamo davvero felici di essere qui e siamo pronte a scoprire cosa ha da offrirci nei giorni seguenti!

6 Settembre – Giorno 2

Oggi è il nostro secondo giorno a Budapest, e siamo pronte per un’altra giornata di esplorazione. La sveglia è suonata presto e alle 08:30 siamo già a Kelvin Ter; qui ci fermiamo al Cafe Intenzo per una colazione veloce prima di partire alla ricerca della Biblioteca Metropolitana Ervin Szabo. È una delle più belle biblioteche di Budapest e si trova nel palazzo Wenckheim, un edificio neobarocco del XIX secolo. La biblioteca è sede di una vasta collezione di libri, manoscritti, mappe e altri materiali. È anche sede di un museo e di un centro di ricerca. Il costo del biglietto d’ingresso alla Biblioteca Metropolitana Ervin Szabo è di 1.700 Huf (circa 5,50 euro) per gli adulti. Mi raccomando: fate silenzio per non disturbare chi è lì in una veste diversa dalla nostra.

Uscite dalla biblioteca ci siamo lasciate condurre lungo il quartiere di Terézváros, molto carino e curato. Il tempo di due foto e ci siamo ritrovate nella Piazza del Mercato. Il Mercato Centrale di Budapest è il mercato coperto più grande d’Europa. Si trova nel centro di Pest, alla fine della famosa via dello shopping Váci utca in corrispondenza del Ponte della Libertà. E’ stato costruito alla fine del XIX secolo in stile neogotico ed è caratterizzato da una splendida facciata in stile Art Nouveau. Il mercato offre una grande varietà di bancarelle su tre piani dove è possibile trovare prodotti freschi, prodotti alimentari e souvenir. Al piano terra si trova il mercato ortofrutticolo con bancarelle di frutta, verdura, carne e altri prodotti freschi. Al primo piano si trova il mercato dei souvenir con bancarelle che vendono prodotti tipici ungheresi come salame, paprika, porcellane, oggetti d’artigianato e si trovano poi i ristoranti, dove è possibile gustare piatti tipici ungheresi. Al piano interrato ci sono invece i venditori di pesce. Inutile dire che ho iniziato subito l’acquisto dei souvenir e che il mercato sarebbe diventata tappa fissa per tutta la durata del viaggio! Io adoro i mercati, credo che visitarli sia un ottimo modo per immergersi nella cultura locale e sperimentarne l’atmosfera.

Arraffati un po’ di souvenir, mia nipote mi ha trascinato fuori e abbiamo proseguito lungo il Ponte della Libertà. Il Ponte della Libertà fu inaugurato nel 1896, in occasione del Millennio dell’Ungheria. Originariamente era dedicato all’imperatore Francesco Giuseppe, che pose l’ultimo chiodo d’argento sul ponte. Gli fu dato l’attuale nome nel 1946, anno della sua ricostruzione. Questo importante esempio di architettura metallica, ha quattro piloni, in cima ai quali svetta il Turul, uccello mitico della tradizione ungherese. Il Ponte della Libertà, si racconta, è da attraversare a piedi ed esprimere un desiderio mentre lo si attraversa. Cosa che naturalmente abbiamo fatto! Stavolta sono io a dover trascinare via mia nipote che vuole fotografare assolutamente l’attraversamento dei tram caratteristici di Budapest.

Fatte le foto di rito ai tram gialli, peraltro molto carini e caratteristici, proseguiamo il cammino. Passeggiare lungo il Danubio ci fa scoprire la bellezza di questa città, si apre davanti al visitatore uno spettacolare scenario con viste mozzafiato degli edifici storici, dei ponti e dei paesaggi circostanti: la maestosità del Parlamento, l’iconico Ponte delle Catene e via dicendo. Mentre camminiamo col naso all’insù arriviamo alla funicolare, in ungherese Budavari Sikló. Perché ok che siamo delle ottime camminatrici, ma meglio non esagerare. La funicolare è un modo facile e divertente per salire sulla collina di Buda e raggiungere il suo Castello. La corsa dura circa 3 minuti e offre una vista panoramica della città. Costo: 3.000 Huf a testa (circa 8 euro). La funicolare ci lascia proprio davanti al Palazzo Sandor, residenza ufficiale del Presidente dell’Ungheria e qui, senza neanche capire cosa stesse succedendo, assistiamo al cambio della guardia! Un esperienza affascinante da non perdere per chi si trova nei pressi del Castello; il tutto dura circa 20 minuti.

Terminata la cerimonia e scattate diverse foto dalla collina che offre paesaggi spettacolari sulla città, siamo pronte per visitare il Castello. Non prima di una breve pausa, per fortuna ci sono numerose panchine proprio sulla terrazza. Inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco nel 1987, il Castello di Buda è in realtà un palazzo, residenza reale dal XIII secolo, che venne edificato sulle fondamenta di un antico castello. Si tratta di un grande edificio, circondato da ampi giardini, che domina la collina di Buda. Edificato grazie a Re Sigismundo, ospita oggi il Museo Storico, che illustra la storia del palazzo sino ai giorni nostri, la Galleria Nazionale, la più grande collezione d’arte del Paese, e la Biblioteca nazionale Széchenyi. L’ingresso ai giardini del Castello di Buda è gratuito, mentre per visitare gli edifici che lo compongono ci sono varie opzioni.

Lo stomaco inizia a farsi sentire e quindi iniziamo la discesa, sempre ammirando le bellezze paesaggistiche che Budapest ci offre. Decidiamo di fermarci fronte Danubio e tirare fuori il pezzo forte dei miei acquisti al mercato: panini con kolbàsz, la salsiccia tipica ungherese super speziata! Mi sembra di sentirne il profumo anche adesso che ne scrivo; non vi dico il sapore! Ottima, a dir poco!

Il tempo di rifocillarci e riprendere le forze e zia e nipote sono di nuovo in marcia! Prossima meta: Chiesa di Mattia e Bastione dei Pescatori. Pian piano giungiamo infatti a Piazza della Santissima Trinità, nei pressi della quale si erge la fastosa Chiesa di San Mattia, restaurata alla fine del 1800 in stile neogotico. Travagliati sono i suoi trascorsi: trasformata in moschea dai Turchi nel 1500, passò poi in mano ai Gesuiti. L’interno è un’apoteosi di decorazioni, affreschi, vetrate colorate e altari. Qui si possono vedere anche i sarcofagi di Re Bela e di sua moglie. Nonostante sia chiamata Chiesa di San Mattia, il suo nome ufficiale è Chiesa di Nostra Signora. Oltre che per il fatto che sono stati incoronati qui Sissi e Franz, noi abbiamo voluto visitare questo gioiello per la sua architettura gotica e i suoi meravigliosi tetti: decorati con piastrelle multicolore chiamate Zsolnai. Ahinoi non è stato possibile visitare le torri: sì, la chiesa in questione ha due meravigliose torri, una di 80 metri, dedicata al Re Mattia e l’altra, un po’ più bassa, dedicata al Re Bela. L’ingresso alla Chiesa di Mattia è a pagamento ma ne vale assolutamente la pena: 2.200 Huf (circa 6 Euro).

Ancora stralunate dalla bellezza mozzafiato della Chiesa, torniamo in piazza della Santissima Trinità e ci sediamo ad ammirare Santo Stefano a cavallo: c’è infatti un’enorme statua di 4 metri che domina la piazza sopracitata. Abbiamo deciso di prendercela comoda e di goderci il Bastione dei Pescatori: al tramonto è spettacolare! Quindi, attirate dal profumo di kurtoskalacs, abbiamo acceduto al Bastione. I kurtoskalacs sono dei dolcetti tipici della pasticceria ungherese: si tratta di piccoli cannoli di sfoglia lievitata, arrotolata a spirale intorno a un cilindro di legno, e cotti sul fuoco. Una vera goduria! Impossibile andare via da Budapest senza averne assaggiati un paio!

L’imponente Bastione dei Pescatori è un grande complesso di colore bianco e dalle forme rotondeggianti che ricorda le sembianze di un castello incantato. Salendo sulle torri e percorrendo il belvedere il colpo d’occhio su Budapest e il Danubio è mozzafiato. Costruito al posto di antiche mura difensive, il Bastione in realtà non ha mai avuto una funzione di difesa, al contrario è diventato luogo di interesse turistico. Il Bastione ha sette torrette, ciascuna simboleggiante un capo tribale ungherese. Inutile dire che l’abbiamo percorso in lungo e in largo! Diciamo che è uno dei posti più instagrammabili di Budapest! In alcuni momenti c’era la fila per riuscire a scattare una fotografia da certi angoli! Un po’ stanche ma con gli occhi pieni di meraviglia, ci apprestiamo a lasciare Buda per tornare al nostro hotel. Con la Metro raggiungiamo velocemente Deak Ferenc Ter, ceniamo e stasera a letto presto!

7 Settembre – Giorno 3

Riposate e fresche, zia e nipote sono pronte per ripartire alla scoperta di Budapest! Anche oggi sono previsti come minimo 25.000 passi!

Prima tappa della giornata sarà la Basilica di Santo Stefano. Sosta breve ma doverosa per colazione sulla strada che ci porterà a destinazione: la caffetteria 9Bar ha saputo deliziare i nostri palati per benino e ora si parte! La Basilica di Santo Stefano è la chiesa più grande di tutta l’Ungheria. Alta quasi 100 metri, la sua grande cupola può essere vista da gran parte della città e al suo interno si trova uno dei tesori più importanti del Paese: la mano mummificata di Re Stefano, che le dà appunto il nome. La facciata principale è completata da due campanili gemelli; in quello di destra c’è la campana più pesante e grande di tutta l’Ungheria (9 tonnellate). L’interno è enorme, può ospitare fino a 8500 fedeli! Merita dentro e fuori! L’ingresso è a pagamento: 2.000 Huf (circa 5 Euro) il biglietto standard, 4.500 Huf completo di visita alla torre, tesoro e terrazza panoramica.

Decidiamo di proseguire il nostro cammino sul Viale Andrassy, la via emblematica di Budapest definita da molti gli Champs-Elysées ungheresi. Il viale è lungo 2310 metri e collega Piazza degli Eroi con Piazza Erzsébet. È stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 2002. La zona più vicina al centro è ricca di negozi, mentre l’ultima parte è ricca di ville ed è fiancheggiato da eleganti palazzi in stile neoclassico, art nouveau e liberty. Lungo il cammino non sono mancate le soste degne di nota come quelle per ammirare il Teatro dell’Opera. Dicono che se corona del viale Andrássy è la piazza degli Eroi, allora il Teatro dell’Opera di Budapest ne è l’anello nuziale. Una cosa è certa: Il Teatro dell’Opera è un sontuoso edificio sulla cui facciata trionfano le statue di due grandi compositori, Listz ed Erkel. E’ possibile fare visite guidate all’interno, assistere ad uno dei numerosi concerti in programma ma anche entrare solamente nell’atrio come abbiamo fatto noi. Una strana caratteristica della città è che è piena di strane statue e in questa zona in particolare ne troverete un bel paio come l’abbraccio della morte e la statua del comico Hofi. Lungo la strada abbiamo poi incontrato il Museo Casa del Terrore, un museo dedicato ai periodi di totalitarismo in Ungheria nel XX secolo. Terrificante già dal di fuori, avevamo già deciso che non ci saremo entrate e così è stato. Abbiamo proseguito fino ad arrivare alla famosa Piazza degli Eroi, una vastissima piazza progettata per commemorare il millenario dell’Ungheria. Al centro si erge una colonna di 36 metri in cima alla quale è posto l’arcangelo Gabriele e ai piedi della colonna sono raffigurati i capi delle sette tribù magiare che conquistarono il Paese. In un’unica parola: magnifica! Ai lati della piazza troviamo il Museo di Belle Arti e la Galleria Nazionale Ungherese. Bene, è giunta l’ora di fermarsi per uno spuntino dato che abbiamo ancora un bel po’ di cose da vedere. Troviamo un locale molto carino, stile turco ma molto molto accogliente: il Kara Cafè. Ordiniamo 2 toast e un’insalata e poi finalmente un buonissimo caffè! E chi l’avrebbe mai detto?! Adesso sì che siamo pronte per il Castello Vajdahunyad.

Poco distante dalla Piazza degli Eroi vi è infatti un grande parco che fa da cornice al Castello Vajdahunyad. Non è niente di eccezionale, soprattutto se paragonato ad altri castelli già visti in altre città, ma ha comunque il suo fascino: la mescolanza di stili, il lago e i giardini creano un’atmosfera d’altri tempi! Se arrivate a Piazza degli Eroi non fermatevi, ma fateci assolutamente un salto!

È ora di trovare un compromesso: siamo a due passi dai Bagni Termali Széchenyi ma per mia nipote passare un paio d’ore lì dentro è uno spreco di tempo. Meglio un bel museo! Ed eccola accontentata: vi ricordate che di fianco alla Piazza degli Eroi c’erano sia il Museo di Belle Arti che la Galleria Nazionale? Zia e nipote firmano un accordo che renderà entrambe felicissime! Mentre io starò a bagno in totale relax alle terme, lei ammirerà estasiata i capolavori dell’arte ungherese e vedrà una mostra che la interessa particolarmente. Dopodiché ci ritroveremo in piazza. Meglio di così! 

I Bagni Termali Széchenyi sono i più grandi bagni termali d’Europa. Il complesso è composto da 15 piscine, di cui 10 all’aperto e 5 al coperto. Le piscine sono alimentate da sorgenti termali naturali che hanno una temperatura di circa 38 gradi Celsius. La struttura è in un meraviglioso stile rococò con diverse statue e balconi. C’è anche un bar nella parte esterna. Forse non ho scelto la giornata giusta: è pieno di gente! Purtroppo le norme igieniche sono lontane anni luce da quelle italiane a cui forse siamo abituati noi ma non voglio assolutamente rovinarmi il pomeriggio. Trovo un angolino nella grande piscina esterna e come un vero leone marino mi spiaggio. Una goduria infinita! Ci voleva proprio! Francesca non sa cosa si perde! O sono io a perdermi qualcosa?!  Il tempo scorre veloce e a malincuore lascio quell’oasi di pace: Francesca mi sta aspettando.

Per tornare in centro prendiamo la metro M1 (linea gialla). La linea M1 di Budapest è la più antica linea della metropolitana della città e la seconda più antica d’Europa, dopo quella di Londra. Lunga 4,4km, ha 11 stazioni tutte decorate in stile Art Nouveau, lo stile architettonico dominante a Budapest all’epoca della costruzione della metropolitana. Le stazioni sono caratterizzate da soffitti a volta, colonne e lampade in ferro battuto, ma non mancano anche i mosaici che raffigurano scene della storia e della cultura ungherese. La linea M1 è un’importante attrazione turistica e un monumento nazionale dell’Ungheria pertanto non perdetevi qualche tappa di questa fantastica metro!

Noi intanto siamo tornate nei pressi del nostro hotel e cerchiamo un localino tipico per continuare la degustazione dei piatti tipici di questo meraviglioso Paese che ci ospita. Lo troviamo in una via poco distante: il Pùder Bàrszìnhaz. Oggi finalmente assaggeremo il pollo paprikash; come si sa gli ungheresi adorano la paprika e sinceramente, dopo questo viaggio, anch’io ho iniziato a consumarne tantissima! Voto 8,5! Per oggi abbiamo dato; ora a nanna e domani altro giro, altra corsa!

8 Settembre – Giorno 4

Anche oggi sarà una giornata abbastanza piena. Le cose da vedere sono tante e vogliamo cercare di vederne il più possibile. Quindi in marcia! Abbiamo prenotato la visita al Parlamento per le 9 e abbiamo deciso di arrivarci con il famoso Tram n°2,  il turistico che passa per le principali attrazioni della città. Fantastico! E’ davvero un modo curioso e diverso per scoprire la città, senza contare che lo si fa comodamente seduti. Il tram ci lascia davvero a un passo dal Parlamento e siccome siamo leggermente in anticipo (io odio i ritardatari e quindi spesso e volentieri sono in anticipo!), ci fermiamo in un cafè per una colazione al volo. Placata la fame ci dirigiamo all’ingresso. Vedere il Parlamento di Budapest per la prima volta è un’esperienza che rimane impressa nella memoria. L’edificio è così grande e imponente che è difficile non rimanere sbalorditi dalla sua bellezza. È un capolavoro di architettura neogotica con le sue guglie slanciate e le sue decorazioni elaborate mentre la facciata è decorata con mosaici che raffigurano scene della storia ungherese. L’interno del Parlamento è altrettanto impressionante quanto l’esterno. L’edificio è pieno di opere d’arte. Non appena si entra c’è un modello dell’edificio e di fronte delle magnifiche scale che conducono alla sala della corona, saloni e gallerie molto decorate e una sala semicircolare dove si tengono le sessioni parlamentari. Sbalorditivo! La visita guidata dura 45 minuti e il biglietto costa 5.000 Huf (circa 14 Euro). Abbiamo girato intorno al Parlamento per vederlo da ogni angolazione perché eravamo esterrefatte da tanta bellezza! Non vi dico la miriade di foto che abbiamo scattato.

Girovagando per la piazza ci imbattiamo poi in un monumento costituito da un blocco di marmo con una colonna centrale che sorregge un leone nell’atto di sottomettere un serpente, mentre alla base si trova la statua bronzea di István Tisza (ex Primo Ministro ungherese) affiancata da altri soggetti raffiguranti l’arte, il lavoro, la guerra e la maternità.  Nelle vicinanze si trova poi il Palazzo di Giustizia, un sontuoso edificio in stile neoclassico con una facciata imponente decorata con colonne, statue e sculture. Terminato il giro sulla parte Nord della piazza, decidiamo di scendere verso il fiume ed è così che troviamo sulla scalinata la triste statua del poeta Attila Jozsef, simbolo della lotta per la giustizia e la libertà. Secondo le nostre ricerche, non dovremmo essere lontani da un altro simbolo importante: le scarpe sulle rive del Danubio. Si tratta di un memoriale dell’Olocausto che consiste in una fila di 60 paia di scarpe in bronzo, disposte lungo il ciglio della banchina del fiume. Le scarpe sono di diverse dimensioni e modelli, e rappresentano le vittime ebree del regime collaborazionista ungherese durante la seconda guerra mondiale. Commovente e toccante, serve come monito contro ogni forma di discriminazione e di intolleranza. Siamo felici di essere passate in questo luogo di riflessione e di memoria, che invita a riflettere sull’orrore della guerra, oggi più che mai.

Ci incamminiamo piano verso la fermata del nostro Tram preferito, il 2 che ci porterà, insieme al Bus 26, alla nostra prossima meta: l’isola Margherita. Si tratta di un’oasi verde nel cuore della città, nel bel mezzo del Danubio. Lunga 2,5 chilometri e larga 500 metri, è un vero e proprio polmone verde cittadino, apprezzato dai locali e dai turisti per la sua tranquillità, le sue attrazioni e la sua bellezza naturale. La prima cosa che abbiamo notato non appena abbiamo messo piede sull’isola è veramente la sua tranquillità: i viali alberati sono silenziosi e tranquilli; c’è un senso di pace incredibile! La seconda cosa è la bancarella del cibo! Eh già, si è fatta ora di pranzo e prima di partire alla scoperta delle meraviglie di Margherita dobbiamo rimetterci in forze. Non ci fermiamo al primo posto che troviamo e facciamo bene; poco dopo la Fontana Musicale, che offre uno spettacolo di luci, musica e acqua che affascina grandi e piccini, troviamo un bel locale che ci convince ad accomodarci: lo Steg Pub. Abbiamo apprezzato i langos che vengono proposti in vari modi e poi ottima la scelta delle birre. Approvato! Finita la siesta, ci rimettiamo in cammino. È possibile noleggiare bici e simili ma noi, lo sapete, siamo delle vere camminatrici e decidiamo di proseguire a piedi. È così che si gode veramente il panorama! L’isola è un susseguirsi di paesaggi mozzafiato e attrazioni incredibili: resti di un convento domenicano, la vecchia cisterna dell’acqua ossia una torre ottagonale di 57 metri costruita in stile Art Nouveau, un giardino giapponese con tanto di stagno popolato da pesci, un giardino in pietra, alberi nani e una cascata artificiale ma anche un un meraviglioso roseto con 800 specie diverse! Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Tra una sosta e l’altra si è fatta ora di tornare alla base: dobbiamo prepararci. Stasera cena e crociera sul Danubio! Non vediamo l’ora. Scorrendo lentamente lungo le rive del Danubio, la città si mostra in tutta la sua bellezza. Budapest di notte è una città magica e suggestiva. I suoi monumenti storici, illuminati a giorno, brillano di luce e colore, creando una atmosfera da sogno. Una crociera sul Danubio è il modo migliore per ammirare Budapest di notte. Dal fiume si può vedere la città da una prospettiva diversa e si può godere di una vista panoramica mozzafiato. La crociera inizia al tramonto, quando il cielo inizia a tingersi di colori caldi e romantici. Il battello naviga lentamente lungo il fiume, offrendo a noi passeggeri la possibilità di ammirare i monumenti più iconici di Budapest, come il Parlamento, il Castello di Buda e la Basilica di Santo Stefano. Man mano che la notte avanza, la città si illumina sempre di più. I palazzi, i ponti e le chiese si trasformano in opere d’arte luminose, che creano una atmosfera fiabesca. Credo di non aver mai visto mia nipote tanto emozionata come durante questa magnifica esperienza! Devo ammettere che lascia veramente a bocca aperta. Noi abbiamo prenotato online al costo di nemmeno 15 Euro a testa, ticket + drink di benvenuto. I soldi meglio spesi di tutta la vacanza!

Scesi dal molo ci siamo ritrovate su una piazza piena di artisti di strada e un’atmosfera vibrante e coinvolgente. Ci siamo  godute il momento e ci siamo  lasciate trasportare dalla musica ma, visto che iniziava a farsi tardi e non avevamo ancora cenato, abbiamo iniziato a girovagare senza meta. Giuro che non ho riportato mia nipote in hotel senza cena! Che giornata: tutto incredibilmente meraviglioso! Il pensiero ora è che la vacanza è agli sgoccioli. Domani dovremo salutare Budapest: si torna a casa e, con un po’ di malinconia, andiamo a letto.

9 Settembre – Giorno 5

Oggi è il nostro ultimo giorno a Budapest e siamo un po’ tristi di dover andare via. Questa città ci ha conquistato con la sua bellezza, la sua storia e la sua gente, ma d’altra parte non vediamo l’ora di tornare a casa e raccontare tutto ciò che abbiamo vissuto!

Come al solito sveglia presto, vogliamo goderci al massimo la città prima di partire. La prima tappa stavolta è la caffetteria Gerbeaud, una storica pasticceria molto amata anche dalla Principessa Sissi. Potevamo mica perdercelo?! Ovviamente no. Il cafè, elegantissimo e raffinato, offre una vastissima scelta di dolci e bevande ma noi abbiamo optato per il pezzo forte: la Dobos! Un vero tripudio di dolcezza; la dobos è composta da 6 strati di pan di spagna, crema al burro e cioccolato e sopra un sottile strato di caramello. Credo non ci sia bisogno di aggiungere altro! Ah, per quanto riguarda i prezzi, nonostante la sontuosità del luogo erano adeguati, niente di esagerato. Ma bando alle ciance: ci aspetta il Quartiere Ebraico, un insieme di vicoli, botteghe e palazzi vecchi dall’atmosfera un po’ retrò e dai colori tenui. Passeggiando tra le sue viuzze si ha la malinconica sensazione di essere in un film del dopoguerra, mi sono sentita come se fossi stata trasportata indietro nel tempo, in un’altra epoca e in un’altra cultura. In quasi tutte le città in cui sono stata non ho mancato una visita al quartiere ebraico, mi sembra un qualcosa di educativo e stimolante che mi ha dato la possibilità di conoscere culture diverse e, perché no, a volte mi ha infuso un senso di pace e tranquillità. Mia nipote non aveva mai visitato una sinagoga e mi è sembrato doveroso farle fare quest’esperienza. Ne avevamo parlato al tempo dell’organizzazione del nostro viaggio e quindi ha avuto modo di documentarsi per bene a riguardo. Tra le tante sinagoghe presenti in città, le principali sono: la Sinagoga grande detta Dohany, la Sinagoga Kazinczy e la Sinagoga Rumbach. Noi abbiamo optato per la Sinagoga Dohany, la più grande sinagoga d’Europa e la seconda più grande al mondo. Si tratta di un edificio imponente con una facciata in stile moresco caratterizzata da due torri alte 43 metri. L’interno, a tre navate, contiene quasi 3000 posti a sedere: il settore centrale per gli uomini, le navate laterali e i matronei sovrastanti per le donne. Riccamente decorata di pitture e marmi, presenta in fondo alla navata centrale un rialzo nel quale vengono custoditi i rotoli della Torah. Visita imperdibile a mio parere. Il biglietto costicchia, mi pare sui 9.000 Huf (circa 23 Euro) e una durata di circa 45 minuti ma, a mio parere, è una tappa imperdibile. La visita inizia all’interno della sinagoga con la guida che ne illustra la storia per poi passare alla visita al Monumento Commemorativo all’Olocausto, detto anche Albero della vita (un monumento commemorativo a forma di salice piangente che riporta i nomi delle vittime dell’Olocausto), al cimitero e al Museo Ebraico.

Terminata la visita, decidiamo di restare ancora un po’ nel quartiere e girovagare come piace a noi, un po’ senza meta! All’improvviso l’illuminazione: perché non pranzare in uno dei tanti ristoranti del quartiere ebraico?!  Abbiamo scelto di mangiare cibo kosher, in modo da poter conoscere la cultura ebraica e sperimentare la loro cucina tradizionale. Ci siamo imbattute in un ristorante chiamato Carmel, che è specializzato in piatti ebraici tradizionali. Il ristorante è molto accogliente con un’atmosfera familiare. Menù alla mano abbiamo ordinato un piatto di Shakshuka: uova strapazzate in salsa di pomodoro, peperoni e spezie per me mentre mia nipote ha scelto Falafel, le classiche palline di ceci fritte e Latkes, frittelle di patate che sono un popolare piatto festivo ebraico. Abbiamo mangiato con gusto e siamo rimaste soddisfatte della nostra scelta: Il cibo era ottimo e il servizio è stato cortese e attento.

Dopo questa bella mangiata è arrivato il momento di proseguire, il tempo passa veloce e dobbiamo tornare in hotel a ritirare i nostri bagagli che gentilmente ci hanno permesso di depositare. Ci dirigiamo verso il Danubio per fare un’ultima passeggiata lungo il fiume. Il tempo è bello e il cielo è azzurro. Il Danubio scorre placido e noi non possiamo che pensare a tutti i ricordi che abbiamo creato qui, e ci rendiamo conto che questa vacanza è stata davvero speciale.

Budapest, ti salutiamo con un po’ di tristezza, ma anche con un po’ di nostalgia. Abbiamo visto i tuoi monumenti più famosi e abbiamo passeggiato per le tue strade. Abbiamo assaggiato la tua cucina deliziosa e abbiamo incontrato persone gentili e ospitali. Ci siamo divertite molto qui, abbiamo imparato molto sulla tua storia e sulla tua cultura come per esempio che non è possibile riuscire a terminare completamente una delle vostre enormi porzioni! Ti ringraziamo per averci regalato così tante emozioni.

Ti porteremo sempre nel cuore e chissà, magari un giorno torneremo a visitarti!

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  • Anna80 Anna80
    .... Con il racconto e le vostre foto ci avete reso partecipi della bellezza di Budapest ... Grazie ❤️"
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