Da vivere, sentire, gustare ed esplorare: Terramàne, le Colline Verdi d’Abruzzo si scoprono a 360 gradi
Un territorio che abbraccia la molteplicità in modi originali, insoliti e perfetti per coniugare tutte le ricchezze che ha da offrire. Siamo in Abruzzo, e più precisamente nella settentrionale provincia di Teramo: una terra dove si incontrano la spiritualità degli eremi e delle abbazie, l’abbondanza delle tavole con ingredienti di terra e di mare, la cultura nelle sue variegate declinazioni e i colori di una natura che in ogni stagione cambia abito. Terramàne, Colline Verdi d’Abruzzo non è solo una destinazione che si sta affacciando sul mercato ma un nuovo concetto di accoglienza turistica e di proposta al visitatore che unisce ben ventuno Comuni della provincia: da Alba Adriatica a Tortoreto, ripercorrendo man mano un alfabeto che passa per Ancarano, Bellante, Castellalto, Cellino Attanasio, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Morro d’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Nereto, Notaresco, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Silvi e Torano Nuovo.
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Sembra uno sterile elenco di toponimi, ma ognuna di queste realtà è un pezzo dell’identità di Terramàne, una cartina tornasole sotto forma di spiagge a misura di famiglia, di splendidi affreschi e architetture giunte perfette fino a giorni nostri, di uliveti e vigneti che danno vita a prodotti dal sapore inimitabile. Dal Gran Sasso all’Adriatico, il territorio si divide idealmente in quattro possibilità di sperimentazione legate a: vivere, sentire, gustare ed esplorare. E per ciascuno di essi, c’è qualcosa di interessante da raccontare e scoprire.
Una terra da esplorare
L’esplorazione di Terramàne è come vivere quattro stagioni in un giorno, oppure provare un intero menù in un solo pasto. Basti pensare alle diverse località di mare che da sempre sono una meta privilegiata di un turismo stagionale dai ritmi rilassati: Alba Adriatica, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi. Non solo sabbia e mare limpido, ma splendide dimore di rappresentanza dallo stile Liberty oppure l’imponente cinquecentesca Torre del Cerrano. L’essenza di queste zone è catturata dalle spiagge protette, come la Spiaggia del Fratino e del Giglio di mare nella splendida Alba Adriatica mentre gli eleganti borghi medievali di Montepagano, Mutignano e Silvi Paese, da cui ammirare un panorama che si perde all’infinito tra il mare e le colline, sono la ciliegina sulla torta del teramano.
I sapori delle Terramàne
Siamo in Abruzzo, terra di grandi vini e in particolare del Montepulciano. Definirlo vino e basta sarebbe riduttivo: la sua è una storia millenaria, che viene mostrata in tutta la sua importanza a Torano Nuovo, la Capitale del Montepulciano d’Abruzzo, dove si produce l’omonima DOC e il Colline Teramane DOC/DOCG, vino dal particolare bouquet aromatico, ricco al palato, perfetto abbinamento nel calice ai gusti decisi della salsiccia, dei maccheroni e del formaggio fritto, prodotti che vengono promossi quotidianamente nei menù locali e anche elevati a richiamo per i visitatori delle sagre locali. Un buon vivere che dà sfoggio di ricchezza a Controguerra: contemporaneamente città dell’olio e del vino, con la sua DOC, è il balcone panoramico su una Val Vibrata che è scrigno di sapori antichi. Un po’ come Nereto, dove l’olio dal colore verde intenso richiama le sfumature più belle delle colline circostanti. Il tutto, senza dimenticare la trippa alla corropolese o le verze saltate (dette fuje strascinite) di Corropoli, la ventricina teramana di Sant’Egidio alla Vibrata, i cingoli al sugo di papera di Cellino Attanasio e li tailì de la Madonna de la Pace, tagliolini finissimi in brodo preparati in ogni famiglia per il giorno della festa della Madonna della pace ad Ancarano. E tanti altri sapori che esprime il territorio, da apprezzare e scoprire in ogni angolo di Terramàne.
A tutta cultura tra le colline
Terramàne non è solo cibo per il corpo, ma anche nutrimento per l’anima e per lo sguardo. Quello che ci deriva dalla vista attenta del pregiato patrimonio storico-culturale di questa terra, dove scoprire le forti influenze che famiglie e potentati hanno avuto su quest’angolo del Bel Paese. Come gli Acquaviva, a cui si deve l’originale assetto urbanistico del borgo di Bellante. Più rinascimentale è invece l’impatto scenico di Giulianova, più o meno la stessa epoca a cui risale la Torre di Carlo V a Martinsicuro. Ancora più suggestiva è invece la Chiesa di Santa Maria a Vico a Sant’Omero, ritenuta la più antica di tutto l’Abruzzo. Il patrimonio religioso della provincia di Teramo si fa straordinario nel Convento dei Santi Sette Fratelli a Mosciano Sant’Angelo, rivive l’epopea artistica medievale nella Chiesa di San Clemente al Vomano di Notaresco e sfiora il periodo delle Crociate con l’Abbazia di Santa Maria di Propezzano a Morro d’Oro. Da vedere, inoltre, anche Colonnella con la sua splendida Torre dell’Orologio, a cui si giunge percorrendo una imponente scalinata e Castellalto, tra i borghi più panoramici di tutto il territorio e, per questo, denominato “balcone d’Abruzzo”.
Digitale e innovativa: la realtà di Terramàne è aumentata
Il progetto di Terramàne – Colline Verdi d’Abruzzo non è solo il modo migliore, e tematizzato, per scoprire una zona che va visitata oltre i tradizionali itinerari. La sua forte attenzione alle nuove forme di turismo viene anche valorizzata dalla scelta di avvalersi di un sistema di QR Code che, disposti in ciascuno dei 21 comuni consorziati, permette di accedere a informazioni presentate grazie alla realtà aumentata. Lo smartphone non è più solo uno strumento per rimanere in contatto con i propri amici o condividere lo scatto più bello sui social network, ma si fa esso stesso guida turistica disponibile in qualsiasi momento. Grazie a una web app, inoltre, è possibile conservare i ricordi più belli o ricevere consigli sugli hashtag migliori per postare la foto su Instagram. Il tutto, senza dimenticarsi di taggare @terramane.abruzzo. Perché il divertimento è maggiore se lo condividono in tanti!