Questo sentiero è il percorso ideale per scoprire l’Alto Adige in autunno tra foglie, meleti e castagne
Partiamo in un uggioso week end di Novembre con destinazione Südtirol e con l’intenzione di riuscire a percorrere almeno una tappa del famoso “Sentiero del castagno“. Questo bellissimo sentiero, detto in Altoatesino “Keschtnweg“, si snoda per 90 km da Novacella a Vilpiano, lungo mulattiere, boschi e piccoli borghi nello spettacolare scenario autunnale tra castagni e vigneti. Ed è proprio in questa stagione che prende vita il periodo del “Törggelen” (deriva etimologicamente da “torggl” ,il torchio usato per pigiare l’uva), quando ci si dà appuntamento nelle tradizionali osterie contadine chiamate “Buschenschänke” (da prenotare in anticipo, si trovano quasi tutte lungo il sentiero) tra visite guidate ai masi contadini, agli apicoltori e degustazioni di vini. Vengono offerte in assaggio anche le grappe e l’apprezzato mosto d’uva, detto Sußer, mentre chi ama i sapori decisi può visitare l’affumicatoio e assaggiare lo Speck Alto Adige. Di seguito viene acceso il fuoco, Keschtnfeuer, su cui i contadini e gli ospiti arrostiscono le castagne.
Il percorso, essendo abbastanza lungo, viene suddiviso in tappe che prevedono numerose escursioni in più giorni.
Tappe
- 1° tappa : Novacella – Velturno
- 2° tappa : Velturno – Chiusa
- 3° tappa : Chiusa – Barbiano
- 4° tappa : Barbiano – Bolzano
- 5° tappa : Bolzano – Vilpiano
Come prima tappa abbiamo scelto di fermarci a Barbiano ormai a pomeriggio inoltrato,d’altronde si sa,con un Fiat 238 camper ci vuole pazienza…
Arrivati nel minuscolo centro parcheggiamo, superiamo la torre pendente della chiesa parrocchiale di San Giacomo e facciamo un breve pit stop nel ristorante Gasthof Traube dove assaggeremo uno strudel stratosferico. Se penso ancora a quel profumo di cannella che mi ricorda l’atmosfera natalizia mi vengono i brividi! Dal ristorante proseguiamo verso una ripida salita, vorremmo percorrere almeno un pezzettino del sentiero (sarebbe la tappa n.3 ma presa al contrario), incontriamo anche delle simpatiche mucche e arriviamo ad un bivio, qui si prosegue nella stradina centrale in salita che si inoltra nel bosco. Il sentiero prosegue per qualche chilometro seguendo i segnavia 3 e 11, tra i boschi attraversando due ponticelli tra i colori meravigliosi dell’autunno. Ogni tanto riusciremo anche a scovare qualche castagna rimasta abbandonata a sè stessa (ormai ben poche). Oltrepassiamo il campo sportivo dall’alto ed arriviamo dopo una lunga salita nella località Tre chiese, dove spiccano la chiesa di Santa Gertrude, di San Nicola e di Santa Maddalena. La prima pare risalga addirittura ai primi del 1200, per cui tra le più antiche. Ormai si sta facendo buio e ci dispiace un pò dover abbandonare il percorso, ma decidiamo di tornare sui nostri passi, anche perchè oltrapassare il bosco con la torcia del cellulare ammetto non sia stato proprio così divertente!
Nota: Dal paese di Barbiano percorrendo il sentiero “Wasserfallweg” si arriva fino alla cascata inferiore per salire poi fino a quella superiore (indispensabili scarpe antiscivolo e passo sicuro). Seguire il segnavia n.34 fino alla cosidetta “Katzenleiter” e ancora fino a Briol, poi il segnavia n. 4 fino a Trechiese. A questo punto camminare in direzione “Schlernbank” (segnavia 6), poi fino a Feistegg (segnavia 3) e in discesa (sempre segnavia 3) fino al Paese Barbiano.
Lasciamo Barbiano per dirigerci verso Chiusa, non prima di aver fatto un pò di spesa a base di speck e formaggio alla Despar (l’unico alimentari aperto di sabato pomeriggio), e scegliamo il parcheggio vicino al centro storico di Chiusa come base per la notte avendo l’opportunità di poter rimanere a gratis dalle 19 alle 8 del mattino dopo. Prima di cenare, però, facciamo un giretto nel piccolo centro di Chiusa, definito uno tra i borghi più belli d’Italia, che comunque rivisitermo il giorno dopo di ritorno dal sentiero.
Oggi per fortuna splende il sole e sono super felice perchè non oso immaginare i colori che mi regalerà questa giornata. Arriviamo con il camper al parcheggio dietro castel Velturno ed iniziamo la camminata proprio da qui. Il percorso è ben segnalato e chiaro, con noi oggi ci sarà un bel pò di persone a farci compagnia, complice sicuramente la giornata stupenda. Dopo pochi metri si lascia il piccolo paesino di Velturno e ci si inoltra tra le stradine di campagna, tra mulattiere, boschi e vigneti. Non so se sia favorevole il sole ma credo che questo sentiero sia meraviglioso! Un tripudio di colori caldi e panorami mozzafiato, dall’inizio alla fine. Il percorso dura circa 2 ore, ma tra una foto e l’altra noi siamo stati in giro quasi 3 ore, impossibile non fermarsi ed ammirare questa meraviglia di paesaggio. Inoltre sarà possibile trovare svariate panchine piazzate un pò ovunque. Ad un certo punto sarà possibile degustare la mela sotto ogni forma al distributore automatico che l’azienda ha messo a disposizione sul percorso, proprio a ridosso della stessa, e devo dire che hanno avuto veramente un’ottima idea! Subito dopo aver passato questa azienda, ci si troverà verso l’abitato di Pardell, dove ci si può fermare per una pausa e per pranzare dato che sono presenti dei ristori. Proseguendo la stradina a destra dell’osteria “Huber” si lascia alle spalle l’abitato e si apre uno spazio ampio e aperto sui vigneti con una vista sul colle di Sabiona con il suo Monastero.
Discendendo per un pò tra i vigneti ci si avvicinerà sempre di più al monastero, da qui si può scegliere o di proseguire un pò in salita fino al monastero (secondo me ne vale la pena), oppure di scendere verso Chiusa. Proseguendo verso il monastero è possibile entrare e visitare la piccola chiesa ed i cortili esterni, mentre poco più avanti si erige la Chiesa di Nostra Signora, un impianto barocco a pianta ottagonale. A questo punto del percorso ci troveremo ad affrontare una lunga discesa acciottolata (una gioia per i piedi e le ginocchia) fino a sbucare dopo una piccola scalinata, prima alla torre del Capitano ed infine nel piccolo borgo, proprio di fronte al grazioso bar Gassl Bräu nel centro della Altstadt (Città Vecchia) di Chiusa. Dopo aver fatto una piccola pausa caffè al bar e un ultimo giretto nel centro, oltrepassiamo al fiume e raggiungiamo lo stazionamento dei pullman per prendere il bus 343 direzione Snodres di Sopra, che ci porterà proprio davanti al parcheggio vicino a Castel Velturno.
Nota: i biglietti si possono fare sia nelle macchinette apposite (non era funzionante in stazione) o sui bus (meglio se con importo giusto) o convalidando online l’Alto Adige Pass. I cani di taglia grossa possono salire con museruola e pagando biglietto. Ogni singola corsa costa 15 centesimi/chilometro. Per maggiori informazioni si può consultare il sito altoadigemobilita.it.