Il paese del sorriso ti farà scoprire un modo affascinante e completamente diverso di vivere

La miglior organizzazione è la non organizzazione
Scritto da: fil_saret
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Due settimane per un’esperienza straordinaria, ricca di scoperte culturali, paesaggi mozzafiato e incontri indimenticabili. Il Vietnam rimarrà sempre nel mio cuore come un paese affascinante e pieno di sorprese. Càm ón Vietnam, per avermi dato la possibilità di vivere un’avventura unica e di capire cosa mi rende veramente felice nella vita.

Diario di viaggio

Giorno 0: Vietnam arrivo! Forse

Il 4 Agosto sera sono partito da Venezia in direzione Ho Chi Minh! Volo n. 1, ritardo di 1 ora; Volo n. 2 ritardo di 1 ora; Volo n. 3, mannaggia, troppi controlli di sicurezza: volo perso! Dopo un’ora passata a capire cosa fosse della mia vita ho deciso di sfruttare l’occasione e scoprire la bellissima Singapore, città in cui avevo fatto scalo, un mio sogno nel cassetto! La definirei una piccola Dubai molto più verde e ricca di acqua. Si vede che è un mix di culture asiatiche ed europee.  Durante questa nottata singaporiana ho deciso quale sarà il motto del viaggio: cerca gli imprevisti, l’avventura e la felicità!

Giorno 1: benvenuti in Vietnam!

Dopo 36 ore trascorse tra aeroporti e voli, finalmente sono arrivato in Vietnam! Non avrei potuto sperare in un inizio migliore per questa avventura.

Il mio primo approdo è nella vibrante Ho Chi Minh, città che mi accoglie in un’atmosfera unica e affascinante. Arrivo in ostello e scopro che c’è un corso di cucina vietnamita la sera: dovevo iscrivermi per forza! Ho cucinato la pizza vietnamita, gli involtini primavera e altre prelibatezze che si basavano su un cencetto di cucina molto semplice e ricca di verdure. Qui i vegetali presentano dei profumi e dei gusti incredibili!

Ho Chi Minh (o Saigon per gli amici) è molto simile strutturalmente alle altre città del Sud-Est asiatico (Bangkok, Kuala Lumpur, ecc.) e, purtroppo, è sempre troppo inquinata! Però che sorpresa alla sera: ho scoperto che oggi vi era la più grande festa vietnamita degli ultimi anni con fuochi d’artificio, droni che volavano in maniera sincronizzata e migliaia di turisti vietnamiti (di Europei ce n’erano pochissimi)!

Giorno 2: esplorando Ho Chi Minh

La mattina seguente, mi avventuro nel turistico Delta del Mekong. Nonostante le aspettative, devo ammettere che mi ha lasciato una leggera delusione rispetto ad altre destinazioni come la Thailandia e la Malesia. Tuttavia, l’esperienza di navigare nella barchetta a remi è stata unica e indimenticabile. Successivamente, visito il museo della Guerra a Ho Chi Minh, dove vengo colpito da immagini forti e commoventi che testimoniano gli orrori del conflitto. È un’esperienza che mi tocca profondamente e mi fa riflettere sulla storia e sulle conseguenze delle guerre.

Per riprendermi, partecipo a un tour gastonomico della cucina vietnamita. Il cibo è una parte fondamentale della cultura vietnamita e non posso fare a meno di deliziarmi con i sapori autentici e le spezie aromatiche della cucina locale. Alla sera prendo il mio primo autobus notturno che mi porta a Da Lat, la città romantica dove tradizionalmente i vietnamiti si sposano immersa nelle montagne e nelle cascate vietnamite.

L’esperienza dei bus notturni è molto particolare. Ci sono 3 tipi di bus: quello VIP in cui hai una cabina per conto tuo, sedili larghi 1 metro e solo 2 file e, a parte le buche, riesci a dormirci ed avere un minimo di privacy; quello “povero” in cui hai 3 file di sedili, zero privacy, sedili larghi quanto un uomo e adatto a persone di statura fino a 1.70 m e ti ritrovi i piedi dei vicini in testa; infine c’è quello intermedio, simile al livello “povero” ma con la tendina che ti fornisce un minimo di privacy.

Giorno 3: alla scoperta delle Cascate e delle Tradizioni di Da Lat

Stamattina sono arrivato alle 6.30 in hotel e mi sono iscritto al primo tour disponibile che iniziava alle 8 di mattina. Qui l’inglese comincia ad essere una lingua difficile per gli abitanti e anche per i proprietari di hotel: vi consiglio di usare sempre Google Translate, aiuta sempre!

Ho iniziato il tour in un allevamento di Luwak (un mix tra una scimmia e un cane) che sono i famosi animali che mangiano e defecano i chicchi di caffè. Il risultato è un caffè molto particolare e costoso che presenta un retrogusto di cioccolato; questo è dovuto al fatto che gli enzimi presenti in questi animali eliminano il guscio esterno del chicco che è quello che fornisce l’amaro al caffè, e lasciano il gusto dolce che assomiglia molto al gusto del cioccolato. È uno dei miei caffè preferiti al mondo!

Poi sono andato a vedere delle cascate incredibili, che ti lasciavano a bocca aperta e sono finito ad arrampicarmi dentro un Buddha alto 70 metri. Infine ho avuto il coraggio di mangiare il cibo del futuro, ovvero i Grilli e devo dire che non sono così male.

Giorni 4 e 5: verso nuove mete nel Nord

Due giornate di trasferte per accelerare il ritmo e spostarmi verso il Nord. Nel mezzo ho trovato un bellissimo villaggio con una propria spiaggia privata e per un giorno mi sono dedicato completamente al relax: si chiama Life’s Beach ed è a Qui Nhon, è gestito da un inglese e se si vuole staccare un attimo la testa è il posto ideale!

P.s.: curiosità che mi ha sconvolto – qui non si trovano pesci in spiaggia poiché ci sono decine di migliaia di pescherecci che li pescano ogni notte.

Giorno 6: esplorando Hoi An e la cucina vietnamita

Questa giornata inizia con un’esperienza unica: l’osservazione dell’alba post bus notturno. Mi trovo in un luogo privilegiato per ammirare lo spettacolo della natura che si risveglia, un momento di grande bellezza e serenità.

Successivamente, partecipo a un altro corso di cucina vietnamita, questa volta a Hoi An. Mi immergo nella cultura culinaria locale, facendo la spesa e preparando piatti deliziosi. Per arrivare alla location dove si teneva il corso ho preso le barche turistiche “tradizionali” a forma circolare che hanno rallegrato la giornata. Questi tipi di tour sono facilmente accessibili e prenotabili in giornata direttamente da Hoi An. La serata si conclude con una visita al centro di Hoi An, famoso per le sue lanterne e l’atmosfera incantevole.

Giorno 7: alla scoperta delle rovine e dei luoghi storici

Il settimo giorno mi porta alla scoperta delle rovine del Santuario di My Son, un luogo ricco di storia e di fascino. Le rovine testimoniano il passato glorioso e la cultura antica del Vietnam, ma ricordano anche i tragici eventi della guerra. Durante il mio viaggio di ritorno, faccio un giro in barca lungo il fiume Hoi An, ammirando la bellezza della natura circostante. È un momento di pace e serenità che mi permette di riflettere sulla bellezza e la fragilità del nostro pianeta oltre che sulle potenzialità e sulla crescita che sta avendo questo Paese incredibile!

Giorno 8: Hanoi e Ha Giang Loop

Grazie ad un volo interno la mia avventura prosegue verso la capitale del Vietnam, Hanoi. Mi colpisce l’atmosfera frenetica e caotica della città, ma allo stesso tempo mi rendo conto della sua ricchezza culturale e storica. È una città che merita sicuramente una visita approfondita.

Ora però mi dirigo per il vero motivo per cui mi trovo al Nord ovvero Ha Giang Loop! È il tour in moto nelle montagne del Nord del Vietnam al confine con la Cina più famoso ed adrenalinico. È un tour creato appositamente per scoprire la realtà vietnamita con i villaggi locali e non so minimamente cosa aspettarmi. Per fare questo tour mi sono affidato al Buffalo Hostel che ha una propria agenzia viaggi dedicata e ho richiesto l’aiuto di un EasyRider perchè ovviamente non mi fidavo a guidare da solo in mezzo alle montagne impervie.

Per arrivare ad Ha Giang indovinate cosa mai avrò preso? Esatto, un bus notturno, ma questa volta mi costringo a dormire perchè da domani inizia l’avventura più bella e difficile di tutto il viaggio!

Giorno 9: emozioni forti nell’Ha Giang Loop

Inizia ufficialmente l’Ha Giang Loop, il tour in moto più figo ed adrenalinico del Vietnam. Mi trovo ai confini con la Cina con il mio EasyRider e con una natura incredibile: pura giungla e villaggi di tribù locali! Dopo pochi chilometri capisco chè un’avventura semplicemente indescrivibile, è il posto più pazzesco che abbia mai visto negli ultimi anni, sembra di essere dentro il film di Avatar. Le montagne, i villaggi e le cascate mi regalano emozioni forti e uniche, che mi lasceranno un segno indelebile. Mi dispiace che fatico ad entrare nei dettagli ma bisogna Viverlo, le foto non raccontano abbastanza.

Oggi è stato senz’altro il giorno con le emozioni più forti e si, sono felice. Ma quella felicità che c’è e che non sai come descrivere, semplicemente unica! Non sono in grado di descrivere nulla di ciò che ho visto se non natura, giungla, villaggi, bambini, uomo bianco, immensità, moto, protezioni, spazi, incredibilità!

Giorno 10: Ha Giang Loop, mi fai commuovere

Che giornata incredibile! La natura è troppo bella per essere descritta nell’ Ha Giang Loop. È pazzesco vedere la giungla che si sviluppa in verticale su questi faraglioni di pietra nera. Ho percorso circa 100 km con il mio EasyRider, di cui 30 su strade sterrate. Su queste strade, più che scattare foto, conviene tenersi stretti e godersi il panorama, i colori dei vestiti delle popolazioni locali e tutto ciò la natura può offrire. Tutte le strade hanno strapiombi di almeno 500 metri e i panorami sono sorprendenti: non è un tour per chi soffre di vertigini!

Alla fine della giornata ho fatto un giro in barca al confine con la Cina e sempre di più sono rimasto senza parole! Per non parlare poi delle emozioni quando si passa per i villaggi in cui si vedono bambini e locali indossare i loro abiti tradizionali. E per finire la giornata, essendo Ferragosto diciamo che l’Happy Water non è mancata, e chi frequenta queste zone sa a cosa mi riferisco.

Giorno 11: fine dell’Ha Giang Loop

È stata una delle esperienze più belle ed incredibili che mi siano mai capitate nella vita e che credo mai dimenticherò. La natura, i villaggi, le tribù, i colori dei vestiti, i bambini, la giungla, i boschi, le infinite cascate, le risaie, le canne da zucchero in posti assurdi, gli strapiombi, i dolori alle gambe, alle mani, al Lato B (e per noi maschietti anche A) e potrei continuare all’infinito. 

È un Must che deve essere secondo me inserito all’interno di ogni itinerario vietnamita, almeno fino a che non diventa iper-turistico. Sono stati 3 giorni molto intensi, ho percorso 350 km come passeggero del mio EasyRider Tai e le mie gambe, la schiena e le mani stanno chiedendo pietà. Dopo aver corso durante il giorno, alla sera si canta il classico Karaoke Vietnamita, si beve Happy Water e si mangia sempre riso, pollo, maiale, tofu, involtini primavera e anguria. L’ultimo giorno abbiamo percorso 150 km passando dalla giungla ai boschi, un bambino mi ha pettinato da unicorno e abbiamo visitato la casa di un vecchio re cinese (da quel che ho capito, qui si comunica solo con Google Translate).

In generale è un’esperienza che è difficile raccontare, ma bisogna viverla!

Giorni 12, 13, 14 e 15: Relax a Phu Quoc e Conclusioni

Dopo l’intensa avventura nell’Ha Giang Loop, decido di dedicare qualche giorno al relax sull’isola di Phu Quoc. Nonostante le giornate piovose, riesco comunque a godermi dei tramonti spettacolari e a esplorare la zona con la funivia più lunga al mondo. Con il cuore pieno di emozioni e ricordi indelebili, concludo il mio viaggio in Vietnam.

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beautiful rice terraces at sunset in mu cang chai, vietnam.



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