Sempre più squali nei mari italiani, ma c’è davvero da avere paura? Ecco cosa dicono gli esperti

Anche quest'anno gli avvistamenti degli squali in Italia aumentano: ecco perché e se è necessario preoccuparsi
Claudia Giammatteo, 25 Lug 2023
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Questa estate sembra essere, oltre che all’insegna del grande caldo, anche degli squali. Ebbene sì, come tutti sanno, sono diversi gli avvistamenti a largo del nostro mare che hanno destato non poca preoccupazione. 

Un esemplare è stato avvistato vicino alla spiaggia di Olivieri, in provincia di Messina scatenando il terrore nei bagnanti, ma nel mese di luglio sono stati molti gli avvistamenti in Sicilia e in altre zone del paese, come a Livorno (addirittura a pochi metri del porto), in Sardegna, Puglia (zona del Salento), Capri, Ischia e Procida. L’allerta oltre in Italia è stata lanciata per tutto il Mar Mediterraneo. Ma davvero c’è da temere o è possibile fare il bagno in tranquillità?

Quali specie di squali sono presenti nei nostri mari

Nel Mar Mediterraneo nuotano gli squali, ma la loro presenza è generalmente limitata rispetto ad altre parti del mondo. I mari italiani, in particolare, ospitano diverse specie di squali, alcune delle quali sono più comuni rispetto ad altre.

Tra queste ci sono:

  1. Squalo volpe: relativamente comune nel Mar Mediterraneo, è riconoscibile per la sua lunga pinna caudale a forma di frusta.
  2. Squalo martello: le specie di squali martello sono presenti anche nel Mediterraneo, ma sono generalmente meno frequenti rispetto ad altre aree.
  3. Squalo bianco: lo squalo bianco è presente nel Mediterraneo, ma gli avvistamenti sono rari, e la sua popolazione è considerata relativamente piccola.
  4. Squalo grigio: questa specie è stata osservata nel Mediterraneo, ma è meno comune rispetto ad altre parti del mondo.
  5. Squalo pinna nera: si tratta di uno squalo delle barriere coralline che può essere occasionalmente avvistato nel Mediterraneo.
  6. Squalo blu: conosciuto anche come  Verdesca, sembra essere proprio quello avvistato a largo delle nostre spiagge. Questo squalo frequenta soprattutto il Mar Adriatico centrosettentrionale.

Gli squali in Italia sono pericolosi? 

La presenza di squali in Italia è generalmente considerata sicura per i bagnanti.

Gli squali, infatti, raramente si avvicinano alle coste e, quando lo fanno, non sono aggressivi nei confronti degli esseri umani. Tuttavia, è assolutamente normale temere degli incontri ravvicinati che sembrano più probabili rispetto al passato. Ma perché? Gli esperti ci dicono che ad influire sul loro comportamento ci sono il riscaldamento globale e la pesca eccessiva che diminuiscono le loro possibilità di trovare cibo al largo. Di conseguenza, si avvicinano sempre di più alla costa e vengono avvistati dalla riva. 

Fortunatamente però, come già accennato, la maggior parte delle specie presenti nei mari italiani sono del tutto innocue, nonostante il loro aspetto fisico dica il contrario!

Tra i più presenti in Italia c’è lo squalo blu o verdesca che, rispetto ai suoi simili come lo squalo bianco, il tigre e il mako, non è considerato pericoloso per gli esseri umani. Attenzione comunque, perché se spaventato attacca (i casi sono molto rari). Inoltre, è una specie a rischio estinzione a causa delle sue pinne che vengono utilizzate in alcune ricette orientali.

 A largo delle coste di Livorno potrebbe essere stato avvistato, invece, lo squalo Bianco, il pesce predatore più grande della Terra, ma non vi è certezza.

In generale, gli esperti ci rassicurano: la maggior parte degli squali in Italia che è più probabile incontrare sono innocui e scappano, a meno che non ci sia un comportamento dell’uomo che lo induca ad avere paura e, quindi, ad attaccare.



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